L'Irlanda, terra del mistero
Se è vero che l'Irlanda conta su un'antichissima tradizione - orale e letteraria - di leggende, miti e credenze soprannaturali e stregonesche è anche vero che il cinema irlandese non ha mai approfondito e alimentato visivamente questa tradizione. A eccezione di pochi titoli, tra i quali gli indie Dead Meat e Isolation, l'horror è poco frequentato dai registi dell'Isola verde e questo è uno dei motivi per i quali Paddy Breathnach ha deciso di dirigere Shrooms. "Qualche anno fa sembrava che l'horror fosse fuori moda" ha dichiarato il regista. "In ambito cinematografico si avvertivano forti dubbi in merito all'affidabilità di questo genere di film, ma i tempi sono cambiati ed ora l'horror sta vivendo un momento di rinascita. Ciò sembrerebbe dipendere dalla situazione politica del mondo e dal livello di ansia delle persone. Trovo inoltre molto interessante il fatto che, rispetto al passato, il numero di donne appassionate di horror è cresciuto enormemente. Forse è per questo che i film giapponesi ottengono ottimi risultati ai botteghini. Nei loro film le donne hanno dei ruoli principali, cosa che poi ha iniziato a verificarsi anche nei remake americani".

Un trip orripilante
Ambientato in una foresta irlandese, Shrooms è la storia di un gruppo di amici americani che raggiungono l'Irlanda del Nord per provare i migliori funghi allucinogeni in circolazione e vivere la più folle esperienza della loro vita. "L'idea del film risale ad un periodo in cui ho fatto uso di funghi insieme ad alcuni amici", ha spiegato lo sceneggiatore Pearse Elliott, già al servizio di Breathnach nella commedia Man About Dog. "Ho raccontato la parte divertente di quell'esperienza e la gente non riusciva a credere alla mia reazione. Ho pensato che fosse una buona storia e che sarebbe stato interessante trarne spunto per un film horror, poiché tratta di un aspetto molto importante all'interno della cultura giovanile. Nel contesto di Shrooms la foresta rappresenta un terreno naturale che ci ha fornito tutti gli elementi di cui avevamo bisogno. I giovani protagonisti del film non devono vedersela solo con gli elementi sovrannaturali ma anche con quelli naturali".

L'ispirazione
Sebbene Paddy Breathnach non avesse mai diretto un horror, visivamente sapeva esattamente quali aspetti rimarcare e per ricrearli ha studiato le inquadrature di Sexy Beast - L'ultimo colpo della bestia, Toro scatenato e Allucinazione perversa. "Quanto ai thriller/horror che amo", ha aggiunto il regista, "tra i miei preferiti c'è sicuramente Le verità nascoste, perché è diretto in maniera fantastica ed è decisamente oscuro. Ho amato molto anche The Others mentre sul versante orientale mi hanno colpito positivamente Two Sisters di Kim Jee-woon e Dark Water di Hideo Nakata. C'è chi dice che Shrooms si ispiri a The Blair Witch Project. Non è così, anche se capisco la connessione. Tuttavia, forse proprio perché qualche similitudine c'è, ho evitato di vederlo per non lasciarmi influenzare. Con il mio film voglio che gli spettatori si spaventino a morte" ha proseguito Breathnach. "Voglio anche che avvertano un senso di mistero e che apprezzino il senso di diversità che proviamo quando andiamo in posti come questi. L'orrore espande il senso della consapevolezza personale e intensifica le sensazioni. Voglio che il pubblico faccia esperienza di tutto questo".