Diplomato al Conservatorio di Parma nel 1901, svolse una intensa e varia attività di compositore di musica lirica, sinfonica, da camera, vocale, segnalandosi come il maggiore rappresentante italiano della musica ispirata ai canoni estetici di Wagner e di Debussy. Lavorò molto anche per il teatro, componendo musiche di scena per drammi antichi e moderni; fra questi ultimi, spiccano alcune opere di Gabriele D'Annunzio. La sua presenza nel mondo del cinema fu piuttosto saltuaria, ma già ai tempi dei film «muti» scrisse la Sinfonia del fuoco per il film Cabiria (1914, Piero Fosco, pseudonimo di Giovanni Pastrone), per il quale D'Annunzio aveva scritto le didascalie. Dopo i commenti musicali per Scipione l'Africano (1937, Carmine Gallone) e per i Promessi Sposi (1941, Mario Camerini), compose, nel dopoguerra, la musica de Il mulino del Po (1949, Alberto Lattuada) ottenendo risultati di eccezionale efficacia drammatica.