Lola fa la cassiera in un supermercato. Chelsea lavora invece in ufficio, ha una mente brillante ma è molto timida, nonché trascurata dal suo compagno. Vivono entrambe a Sydney e prendono abitualmente lo stesso bus urbano. Non si conoscono, finché si ritrovano testimoni di un rapimento andato male e finiscono catturate a loro volta e rinchiuse insieme nel bagagliaio di un'auto. Impareranno in fretta a collaborare per liberarsi del loro rapitore e scapperanno con una borsa piena di soldi che però, se da una parte facilita la loro fuga, dall'altra rende chiarissimo che la posta in palio è molto alta. Senza contare che non possono rivolgersi alle autorità, perché sono proprio alcuni poliziotti corrotti i primi a dar loro la caccia.

Inizialmente il mio personaggio era quello di una quarantenne e, come tante altre, sente che sta diventando invisibile ma decide di non esserlo. La serie racconta di come superare le ferite del proprio passato, è sempre stato una sorta di mio mantra personale quello di imparare dagli errori e andare oltre, perché è l'unico modo per avanzare nella vita. Ma Wanted è anche una grande storia d'avventura con protagoniste due donne.

Interpretata da Geraldine Hakewill nei panni di Chelsea, la serie è soprattutto una creatura di Rebecca Gibney, che è l'altra protagonista, Lola, oltre che ideatrice e producer insieme al marito. È un thriller on the road australiano che per certi versi si avvicina a Thelma & Louise ma che ha uno spirito più ottimista ed evita il totale rifiuto del patriarcato che finiva per imbottigliare Sarandon e Davis in un vicolo cieco. Wanted è poi una serie attenta anche alla rappresentazione della violenza: cerca di non allontanare il pubblico con scene troppo forti, ma neppure vuole apparire timida e priva di rischi.

Si tratta di una produzione costosa per gli standard della Tv "down under", ripagata però da enorme successo. Su Netflix sono già arrivate le prime due stagioni e una terza è stata confermata in Australia per il 2018.