Un ragazzo cambia vita e si trasferisce in città. Questo però lo farà molto ammalare. Espandi ▽
La Paz, circa 3600 metri d’altitudine. Un gruppo di minatori sta manifestando nella capitale della Bolivia. Arrivano da Huanani e hanno camminato a piedi per una settimana. Tra loro c’è Elder che cerca di essere reintegrato in miniera. Decide poi di restare in città e trova lavoro al mercato. Le sue condizioni di salute però peggiorano. Un’anziana donna, conosciuta come Mama Pancha, lo mette in contatto con Max, un senzatetto che è anche uno stregone ed eremita che trascorre gran parte del suo tempo nella foresta e potrebbe trovare la cura adatta per salvargli la vita. Guerra è abile a bilanciare il film tra un disperato realismo segnato da una sconfitta esistenziale imminente e una componente magica e visionaria che introduce in un potenziale aldilà, un universo oscuro sospeso tra la vita e la morte. Non tutto il film è equilibrato ma mostra il coraggio di un cineasta capace di inabissarsi in una dimensione dove il cinema può mettere a fuoco quello che nel movimento quotidiano della metropoli è nascosto.