Titolo originale | Le grand bal |
Anno | 2018 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Francia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Laetitia Carton |
Uscita | giovedì 2 maggio 2019 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Barz and hippo |
MYmonetro | 3,29 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 maggio 2019
Nelle campagne francesi, ogni anno, si ritrovano persone di tutte le età e da tutta Europa per ballare assieme e sentirsi vivi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office Le Grand Bal ha incassato 83 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Ogni estate a Gennetines, paesino dell'Alvernia, duemila persone arrivano da ogni parte del mondo per ballare, per sette giorni e otto notti di fila. Non è un rave, e non è una gara di resistenza come quelle ai tempi della Grande Depressione: è il Grand Bal de l'Europe, festival di danza popolare dove chiunque, giovani e anziani, francesi e non, si lanciano in polke e mazurke, quadriglie e gironde, valzer impari e circoli circassiani. Un fiume umano il movimento che la mattina riceve lezioni da esperti provenienti da tutta Europa (sì, anche l'Italia, con insegnanti di pizzica a taranta) intenti a mostrare loro i passi base delle danze tradizionali, e la sera balla fino allo sfinimento, per poi lasciare posto ai giovanissimi protagonisti del "boeuf", la versione notturna del Grand Bal, o unirsi a loro non stop.
Sotto i grandi tendoni allestiti ad hoc si svolgono le lezioni e gli incontri serali: ogni ora e mezza si cambia stile di danza e musica, eseguita da instancabili suonatori di violino e clarinetto, contrabbasso e cornamusa, e soprattutto fisarmonica, il più francese e il più nostalgico degli strumenti - perché il Grand Bal è anche un'operazione nostalgia che ci ricorda quando i nostri nonni e bisnonni ballavano insieme fino all'alba sull'aia, durante matrimoni e feste di paese.
La documentarista francese Laetitia Carton ha scelto il Grand Bal del 2016 per raccontare questa esperienza collettiva e si è piazzata in messo ai danzatori, ma anche sopra di loro o ai loro piedi, filmando ogni secondo di questa interminabile kermesse. A poco a poco i partecipanti si abbandonano completamente alla musica perdendo la nozione del tempo, in coppie improvvisate e con continui scambi di partner, uomini con donne ma anche uomini con uomini e donne con donne, ballando in gruppo, qualche volta cantando insieme alle orchestrine. La cinepresa sta tanto sui loro corpi quanto sui loro visi, raccontandone le emozioni, il divertimento, l'estasi, la sensualità, e filma le loro scarpe consumate, pensate per un ballo di resistenza: scarpe logore ed esauste, eppure ancora in movimento.
Ma Le Grand Bal non è solo il documentario su una kermesse di danza popolare: è anche il resoconto della convivenza dei danzatori nell'enorme tendopoli improvvisata condividendo bagni, grandi bevute e street food, tutti disciplinati da una macchina organizzativa capillare. Che cosa porta questa comunità danzante verso Gennetines? Il desiderio di lasciarsi andare ed entrare in contatto con gli altri, ritrovando quel senso della collettività accantonato dall'individualismo quotidiano, quel ritmo della natura schiacciato dalla frenesia cittadina. "Senza ballare sarebbe troppo dura", afferma un ragazzo che per campare fa l'idraulico.
Le Grand Bal entra a pieno diritto fra i film sulla gioia della danza, da Ballando ballando a Lezioni di tango, da Ballroom - Gara di ballo a Shall We Dance?, e si accosta a documentari recenti come Vai col liscio o Sagre balere. Ma è anche uno studio sulla ricerca di una connessione umana e di quella "bellezza insostenibile" generata dall'incontro fra corpi e musica. E Carton racconta i momenti di massima esultanza e intimità azzerando il sonoro, a riprova che la danza e il ritmo musicale sono il volano, ma ciò che prende il volo è l'anima.
Laetitia Carton entra con la sua camera instancabile e discreta, notte e giorno, nel piccolo mondo cosmopolita che si raduna a Gennetines. Tra stage e concerti improvvisati, ballerine e ballerini esperti o alle prime armi si conoscono, si ritrovano, si osservano e discutono a margine dei parquet, svelandosi all'occhio della regista. Attraverso le loro parole e quelle della stessa Laetitia (molte [...] Vai alla recensione »
Gennetines è un paese che conta poco più di 600 anime, situato nella regione dell'Alvernia (nel cuore della Francia, circa 300 km a sud di Parigi). Ogni anno, nel mese di luglio, più di 2000 persone si recano in questo luogo "sacro" per Le grand bal de l'Europe: 7 giorni e 8 notti danzerecci in cui ogni singolo individuo dà sfogo alla gioia della condivisione comune, all'abbattimento di barriere sociali [...] Vai alla recensione »
Non dico che vengano in mente le drammatiche sequenze di Non si uccidono così anche i cavalli?, l'angosciante e bellissima maratona ambientata da Sidney Pollack negli anni della Grande Depressione, anzi Le grand bal di Laetitia Carton è un inno al potere gioioso della danza, che è fatto individuale e collettivo, fisico e psicologico, e soprattutto può favorire un'immediata socializzazione tra persone [...] Vai alla recensione »
Una maratona di ballo fa subito venire in mente" Non si uccidono così anche i cavalli?" di Sydney Pollack. Coppie di disperati che nell' America degli anni Trenta ballano fino allo sfinimento, potevano durare quaranta giorni. Per 1.500 dollari, se resistono fino alla fine come tentano di fare Jane Fonda e Michael Sarrazin. Per un po' di cibo da mangiare sulla pista senza fermarsi, se crollano prima. [...] Vai alla recensione »
Ogni estate da quasi trent'anni migliaia di sconosciuti si riuniscono per una settimana intera nel cuore della Francia, in località Gennetines, per partecipare a un festival di ballo con musica dal vivo: il Grand Bal de l'Europe. Cosa spinge tutta questa gente ad andare in mezzo al niente, con le scomodità del campeggio, soltanto per ballare? Fuori dal tempo, dal mondo, dallo stress, la regista Laetitia [...] Vai alla recensione »
Una lunga maratona di danze ininterrotte: come nel film di Pollack, ma senza ferocia e disperazione da Grande depressione. D'estate, in occasione del Grand bal de l'Europe, convergono sul paesino francese di Gennetines oltre 2.000 persone, ansiose di smarrirsi in sette giorni di balli senza tregua, dimenticando tempo e fatica ai ritmi di valzer, polke e circoli circassiani: un mondo a tanti ignoto, [...] Vai alla recensione »