Titolo originale | Strictly Ballroom |
Anno | 1992 |
Genere | Musicale |
Produzione | Australia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Baz Luhrmann |
Attori | Paul Mercurio, Tara Morice . |
Tag | Da vedere 1992 |
MYmonetro | 3,19 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 agosto 2016
Scott è figlio di due appassionati ballerini. Un giorno il ragazzo si fissa con dei passi che non erano previsti nella coreografia. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes,
CONSIGLIATO SÌ
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Australia. Città di provincia. Scott è figlio di due appassionati ballerini, Shirley e Doug. La madre è disperata perché il figlio, altrettanto abile in qualsiasi tipo di danza figurata, ha deciso di inserire a sorpresa nelle sue esibizioni dei passi non previsti dalla tradizione provocando le ire degli anziani tutori del regolamento. Rischia così di non essere ammesso all'importantissimo Pan Pacific Grand Prix che le sue doti gli consentirebbero di vincere. Scott però continua per la sua strada e, anzi, fa di più. Decide di accettare la proposta di Fran, ragazza lationoamericana appassionata di danza ma molto introversa: sarà lei la sua partner. Lei o nessuna. La Federazione della danza e la madre fanno di tutto per farlo 'rinsavire'. L'unico che sembra assistere passivamente alle diatribe è il padre che però saprà riservare a Scott più di una sorpresa.
L'esordio sui grandi schermi internazionali di Baz Luhrmann è di quelli che lasciano il segno solo retrospettivamente. All'epoca una critica frettolosa lo liquidò come un'opera basata su stereotipi anche se dotata di qualche guizzo estemporaneo. Giudizio facilissimo da esprimere e che richiedeva davvero poco sforzo. La storia di un lui e una lei provenienti da ambiti socioculturali decisamente diversi, impegnati a diventare coppia nella vita e nella danza (con tutto il deja vu che i film più o meno collegati a scuole e/o gare di ballo portavano con sé) era tra le più ovvie e inflazionate. Ma per chi sapeva leggere oltre il già noto il film non poteva non rivelare una nuova personalità del cinema internazionale che proprio attraverso il personaggio di Scott diceva di sé e della propria idea di cinema.
Il giovane danzatore ha gli strumenti tecnici per 'attraversare' i generi più diversi di cui conosce alla perfezione le regole. Ma proprio per questo sente il bisogno di andare oltre, di ridare nuova linfa a gesti e figure ormai congelati nella ripetitività. Che cosa sarebbe divenuto il cinema del regista australiano se non un'esplorazione negli ambiti più che codificati (i 'romeoegiulietta' shakespeariani, il musical e il mélo spettacolare)? Il suo è sin dalle origini un cinema meticcio che assume un genere per contaminarlo e trasformarlo in qualcosa di uguale e, al contempo, profondamente diverso dall'esistente fino a quel momento. Se a questo si aggiunge lo sguardo affilato su chi rappresenta le istituzioni (siano essi ex danzatori parrucconi, genitori intrappolati dall'odio o conti facoltosi) tutto risulta chiaro. Baz Luhrmann aveva, sin da allora, una visione chiara del proprio fare cinema. Non tutti ce l'hanno..
Presentato a Cannes in una sezione minore ha ottenuto successo in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti dove ha incassato quasi 12 milioni di euro. Di origine australiana e con un regista esordiente di appena trent'anni. Se la regia e il montaggio denotano una spiccata originalità, la storia al contrario è tradizionale. Un ballerino troppo moderno per le gare di ballo a cui partecipa viene eliminato con la sua partner. Quest'ultima è inferocita e il giovane deve cercare una sostituta. Si fa avanti una ragazza ai primi passi ma con tanto temperamento. Di nascosto i due si preparano alla gara più importante. Di estrazione sociale molto differente i due si innamorano. Il giorno della gara di ballo verranno eliminati da una giuria corrotta ma balleranno senza musica guadagnandosi gli applausi del pubblico. C'è anche un enigma paterno che rende più complessa la storia.
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L’australiano Scott Hastings è un fantasioso campione di ballo, ma la sua creatività e il suo carattere determinato lo spingono a inserire nelle sue esecuzioni alcune varianti che irritano e sconcertano i conservatori tradizionalisti, in primis sua madre (campionessa di liscio prima di lui) e poi i maestri della federazione che invocano regole e regolamenti (ma truccano la gara) perché non vogliono [...] Vai alla recensione »