Il regista racconta la genesi del film, le sue fonti di ispirazione e il suo rapporto con la musica. Al cinema.
di Paola Casella
Baby, così viene chiamato, è un giovane che alla guida di un'auto è in grado di compiere le più spericolate evoluzioni. Questa sua abilità viene sfruttata da Doc, un criminale dall'aspetto borghese, con il quale ha un conto aperto che deve saldare. Baby deve anche occuparsi dell'anziano invalido che lo ha fatto crescere e si sta innamorando della cameriera di un fast food. Ciò che ora vorrebbe poter fare è staccarsi dal ciclo continuo di rapine che Doc orchestra.
"La gente chiede: 'Come si fa a trovare il proprio stile? Io credo che lo stile sia un'amalgama di tutte le cose che ti piacciono e tutte quelle che ti riescono bene. E quel mix di entrambe, più il tuo bagaglio di esperienza personale, diventa in sostanza il tuo stile".
Nel giorno d'uscita al cinema di Baby Driver - Il genio della fuga, MYmovies.it presenta una video intervista a Edgar Wright, in cui il regista spiega le sue ispirazioni, i motivi che lo hanno spinto a girare un film come questo, il suo rapporto con la musica e la sua personale idea di cinema.