Anno | 2016 |
Genere | Commedia, Drammatico, Musical, |
Produzione | Irlanda |
Durata | 106 minuti |
Regia di | John Carney |
Attori | Lucy Boynton, Maria Doyle Kennedy, Aidan Gillen, Jack Reynor, Kelly Thornton Ferdia Walsh-Peelo, Lydia McGuinness, Kyle Bradley Donaldson, Mark McKenna, Ian Kenny, Ben Carolan, Percy Chamburuka, Don Wycherley, Des Keogh, Kian Murphy, Dolores Mullally, Marcella Plunkett, Vera Nwabuwe, Conor Hamilton, Karl Rice, Tony Doyle, Keith McErlean, Peter Campion, Paul Gibbons, Eva-Jane Gaffney, Paul Roe. |
Uscita | mercoledì 9 novembre 2016 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,55 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 aprile 2024
Un ragazzo di Dublino decide di formare una band musicale e partire in cerca di fortuna a Londra. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a London Critics, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Sing Street ha incassato 507 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Conor vive nella Dublino di metà anni '80, ha 16 anni e un talento nella scrittura di canzoni. L'incontro con l'aspirante modella Raphina, di cui s'innamora perdutamente, lo spinge a fondare una pop band per attirare la ragazza come attrice di videoclip. Nel frattempo il matrimonio dei genitori va in frantumi: saranno la musica, l'amore e l'inossidabile rapporto col fratello maggiore a dare al ragazzo un coraggio che non credeva possibile.
Mentre il Brit pop esplodeva nel mondo e Londra era the place to be, gli adolescenti e i giovani irlandesi si sentivano inevitabilmente periferici. L'unico sogno era salpare verso la costa inglese e farsi inghiottire dalle bancarelle e dai pub affollati di Camden Town. In quell'atmosfera decadente ma sognatrice, il dublinese John Carney aveva pressappoco la stessa età di Conor. Facile credere che quella chitarra acustica che il ragazzo armeggia ancora insicuro come strumento per non sentire i genitori litigare fosse simile alla sua, così come sua fosse la passione consapevole per il rock esibita da Brendan, il fratellone "filosofo".
Regista dal pedigree musicale, Carney l'abbiamo amato nell'opera Once, apprezzato in Tutto può cambiare ma é con Sing Street a sfiorare il paradiso, naturalmente nel genere teen-musical-romance-dramedy. Difficile infatti è trovare simili equilibri di levità e profondità nel pur ricco panorama contemporaneo del cinema su/per adolescenti. Rielaborando il proprio know-how sugli '80 a tutto tondo e la vibrante tradizione anglosassone del romanzo di formazione unita al musical, Carney riesce nel piccolo grande miracolo di comporre un ensemble divertente ed intelligente, ricco di trovate musicali-narrative che fanno il verso a band di culto dell'epoca di cui imita sound e look adattati alla freschezza di simpatici e ingenui teenager. Non a caso il gruppo da loro creato si chiama Sing Street, laddove la strada diventa lo stage primigenio, la loro palestra umana ed educativa.
"I am a Futurist" (Sono un futurista) si ostina a ripetere Conor nelle sue misere "brown shoes", totalmente ignaro delle connotazioni culturali che si auto-attribuisce, ma è chiaro che lui e i suoi amici pensano oltre e malgrado se stessi a un futuro altrove, certamente diverso dalle famiglie da cui provengono. Sing Street scorre nel suo tempo come meglio non potrebbe, e mostrandoci amori acerbi ma sinceri, speranze intatte e sogni folli, naviga sicuro attraverso le turbolente acque dell'adolescenza. Lodevole il cast, specie il giovanissimo protagonista Ferdia Walsh-Peelo.
SING STREET disponibile in DVD o BluRay |
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Torna nelle sale cinematografiche, e fortunatamente di nuovo in forma smagliante dopo il mieloso flop americano di "Tutto può Cambiare", John Carney con il suo ultimo film intitolato "Sing Street". Ritornato, pertanto, per ciò che concerne la vicenda sul proprio suolo natio, l'Irlanda e, più precisamente, nella città di Dublino, il regista racconta una storia ambientata negli anni '80 in cui protagonista [...] Vai alla recensione »
Dublino, 1985. Conor è un quindicenne che, costretto con il fratello e la sorella a subire ogni giorno i litigi dei genitori sull'orlo del divorzio, cerca rifugio alla dura realtà quotidiana nel mondo della musica, seguendo la grande passione del fratello. Costretto dalla precaria situazione famigliare a cambiare scuola, un giorno si imbatte in Raphina, ragazza di un anno più grande che afferma di [...] Vai alla recensione »
Sing Street e' un bel film, pieno di ideali e di speranze, pervaso da puri sentimenti giovanili, poetico ed emotivamente molto coinvolgente. Nella cattolicissima e puritana Dublino degli anni 80 ecco la storia del timido e sensibile quindicenne Conor,il quale, alle prese con una famiglia in frantumi, con un fratellone maggiore sempre chiuso in casa, ma sempre assiduo dispensatore di consigli di vita, [...] Vai alla recensione »
Che ci fa un adolescente dublinese di metà anni ’80 sugli schermi cinematografici di un nuovo millennio, il quale si presenta con paesaggi e scenari completamente diversi da quelli dell’epoca narrata? Per quanto assurdo possa sembrare ci sta parlando proprio del nostro presente, se non addirittura del nostro futuro. E ne sta parlando a tutti: ragazzini, adolescenti, giovani, adulti [...] Vai alla recensione »
Una commedia sentimentale di teenagers, ma non solamente una commedia sentimentale, e, soprattutto, non una stupida commedia sentimentale. La collocazione in un luogo ed un tempo precisi, l'Irlanda degli anni ottanta, con le difficoltà economiche che drammaticamente riducono gli standard di vita, esasperano le crisi all'interno del nucleo famigliare, la disoccupazione, la necessità di emigrare, non [...] Vai alla recensione »
Come fatto per l'ottimo esordio con Once, John Carney riutilizza il tema della musica per parlare di giovani speranze. Questa volta però catapultando lo spettatore negli anni '80, quelli dell'eccentricità della musica. Dove l'apparire spesso faceva più della sostanza stessa. Conor è lo studente 15enne di un rigoroso college religioso di Dublino. I genitori litigano sempre, mentre il fratello maggiore [...] Vai alla recensione »
Conor è un adolescente che vive nella Dublino degli anni ’80. Il paese vive una grande crisi, lo stesso la sua famiglia che non ha solo problemi economici ma anche affettivi: il padre e la madre stanno per separarsi. Costretto a iscriversi ad una scuola meno costosa, Conor fa i conti con la difficile accettazione da parte dei nuovi compagni, ma anche con lo stimolo di una ragazza, Raphina, [...] Vai alla recensione »
Sing Street è una fotografia davvero perfetta degli anni ‘80. Sono il decennio in cui ai sogni si credeva davvero. Non ancora infettati dalla disillusione e dall’abitudine al mondo che caratterizza la generazione ‘90, gli adolescenti degli anni ‘80 potevano perdere la testa davanti a un videoclip che oggi farebbe soltanto sorridere per la sua grafica scadente, potevano [...] Vai alla recensione »
Questo film visto per caso mi ha lasciato a bocca aperta. E' un capolavoro allo stato puro. Celebrazione dei meravigliosi, straordinari anni 80 in cui tutto era possibile, anche sognare ad occhi aperti. E' una celebrazione della cultura pop di quegli anni, dei grandi gruppi musicali, dei colori, dei vinili, delle cassette musicali, dei travestimenti.
Conor, un ragazzo che vive nella Dublino degli anni Ottanta, cerca di ottenere le attenzioni di una esuberante fanciulla piu' grande di lui, mettendo a frutto il suo talento di cantante e come scrittore di testi. Decide così di fondare una pop band con un unico scopo, conquistare la ragazza e trovare il suo posto nel mondo. Tra canzoni dei Duran Duran, The Clash, The Cure, Spandau Ballet il film declina [...] Vai alla recensione »
Parliamo di Carney , ovvero di “Once”, il suo primo film musicale, con Glen Hansard, il cantante dei Frames, a cui sono molto affezionata. Siamo a Dublino, negli anni duemila, gli anni del boom economico, della tigre celtica. L’Irlanda si trasforma, in pochi anni, da paese povero a paese ricco e, grazie alla politica di agevolazioni fiscali del decennio precedente, che aveva visto [...] Vai alla recensione »
Avere 15 anni e sapere già cosa vorresti dalla vita. Pochi possono vantarsi di aver coronato, almeno nel desiderio, il sogno più importante in così tenera età. Soprattutto poi in un'Irlanda lontanissima da tutto e povera e senza speranze. La grande avventura per Conor comincia a Dublino, nella sua città, dove immagina di poter cominciare a cambiare il mondo [...] Vai alla recensione »
La patria di Bono, di Bob Geldof e della O’Connor deve avere nella musica una via di fuga da una realtà in parte marginale, in parte claustrofobica, ma soprattutto fatta di grande povertà. Ce l’ha descritta con affetto e con stile naif il grande e un po’ sottovalutato Alan Parker col bel film The Commitments: forse ricordate la famosa frase nel film, Gli Irlandesi [...] Vai alla recensione »
Essendo di poco più vecchio dei protagonisti, ho vissuto appena uscito dall’adolescenza la stagione difficile piazzata nel mezzo degli anni Ottanta; in compenso, ho sempre cordialmente detestato i Duran Duran, gli Spandau Ballet e tutto il sedicente movimento ‘new romantic’. Non si tratta di un attacco di protagonismo, bensì di precisazioni necessarie a chiarire che [...] Vai alla recensione »
Film un po’ ingenuo, un po’ ruvido, un po’ goffo, ma con una sua forza e un suo ritmo, come gli adolescenti marginali di cui narra con partecipazione una tranche de vie. La musica offre ad un gruppetto di ragazzini dublinesi che si aggregano intorno al protagonista Conor un orizzonte di futuro e di speranza. Attraverso la creatività e la rottura di schemi di una musica totalmente improvvisata e battezzata [...] Vai alla recensione »
Questo film per i spettatori in avanzato stato di età ,ma non troppo,è un ritorno alle origini,tra sogni e amori di quello che sicuramente sono stati gli anni ottanta influenzati moltissimo dai favolosi anni settanta. Ambientato nella bellissima Dublino,peccato che si vede poco,dove giovani sognatori trasformano in realtà un loro ideale,creare un gruppo musicale,in un ambiente scolastico dove un [...] Vai alla recensione »
Film adolescenziale ma non certo in stile Moccia, qua c’e’ poesia e il giusto dosaggio di romanticismo. I protagonisti sono splendidi, da cartolina, e quasi e giustamente non ti accorgi, in quanto la musica ti distrae amorevolmente, di certi temi trattati, vedi la cattolicissima Dublino, il bullismo, discordie coniugali. Questo film e’ un inno alla genuinita’ creativa.
Un film dalle aspettative nella norma ma che è riuscito a convincermi anche se fino ad un certo punto . Ambientato in una Dublino fredda , così come lo è la fotografia perfettamente utilizzata nell'ambiente in cui la pellicola era ambientata , in cui un ragazzo si innamora di una ragazza che ogni giorno stava sui gradini del suo collegio a guardare l'uscita della scuola [...] Vai alla recensione »
Un film dalle aspettative nella norma ma che è riuscito a convincermi anche se fino ad un certo punto . Ambientato in una Dublino fredda , così come lo è la fotografia perfettamente utilizzata nell'ambiente in cui la pellicola era ambientata , in cui un ragazzo si innamora di una ragazza che ogni giorno stava sui gradini del suo collegio a guardare l'uscita della scuola [...] Vai alla recensione »
Per tutti gli amanti della musica, ma non solo...film divertente fresco con amvientazione simile a Billy Elliott e una colonna sonora davvero unica! I Brani scritti appositamente per il film sono davvero azzeccati e gli attori naturali e credibili...Consigliato sia a snob intellettuali sia a spettatori meno ricercati perché è un film di nicchia ma xhe scorre e commuove come solo poche [...] Vai alla recensione »
Eccomi qui, a metà vita (ed oltre) , ad ascoltare musica jazz con un occhio malevolo verso i vecchi amanti delle musica anni 80, quelli che vanno a vedere antiquate band che si ripresentano al pubblico proponendo vecchi testi e consumate canzoni. E dir che anch’io ho attraversato i Deep Purple, i Led Zeppelin, i Police, i primi video clip. Poi vado a vedere “Sing Street” e mi par di aver sprecato [...] Vai alla recensione »
Sing Street (dal 9 novembre al cinema) è un film dall'entusiasmo contagioso, destinato a mietere molte vittime. John Carney è riuscito nell'intento tutt'altro che semplice di coniugare le necessità di un coming of age su un ragazzo dall'adolescenza difficile e una scanzonata commedia musicale. Il risultato è destinato a convincere uno spettro ampio ed eterogeneo di spettatori. Categoria a cui appartiene anche Gabriele Corsi, noto anche come un membro del Trio Medusa, da sempre appassionato di rock.
Tra levità e profondità, un ensemble divertente e intelligente che sfiora il paradiso.
Lo avviciniamo per approfondire le ragioni alla base di questa fascinazione per Sing Street e la sua storia di ribellione in musica.
Conosciuto per due operine assai amabili, Once e Tutto può cambiare, l'irlandese John Carney torna con un film che dovrebbe costituire materia obbligatoria d'insegnamento in tutte le scuole di cinema, alla voce "commedia sentimentale". Nella Dublino degli anni 80 il quindicenne Conor, infelice in famiglia e a scuola, forma una band per impressionare la misteriosa Raphina, la ragazza più carina del [...] Vai alla recensione »
Come mi salvo dal bullismo? Con la musica. A dieci anni da quella piccola meraviglia di Once, l'irlandese John Carney torna a quel che gli viene meglio, ovvero il triangolo musica, sentimenti e ricordi personali. Nella Dublino anni 80, affida al l5enne Conor detto Cosmo una missione salvezza estendibile a tutti: bypassare vari problemi scolari, relazionali e familiari e capitalizzare un'assertività [...] Vai alla recensione »
Sedici anni con chitarra e biro in mano agli albori del Britpop, prima di Oasis e Blur. Declassato in una scuola di quartiere per crisi economica familiare, il timido Conor raccoglie gli emarginati, inventa un nuovo sound e diventa l'estroverso androgino frontman di un gruppo. La nascita di una band come romanzo di formazione nella Dublino anni '80 riesce a staccarsi dal modello entusiastico del musical [...] Vai alla recensione »