Titolo originale | Seoulyeok |
Anno | 2016 |
Genere | Animazione |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Sang-ho Yeon |
Attori | Ryu Seung-Ryong, Franciska Friede, Joon Lee, Sang-hee Lee, Shim Eun-kyung Jang Hyuk-jin, Sang-hee Lee. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 8 maggio 2017
Stazione centrale di Seul, dopo il tramonto: vediamo un anziano senzatetto, uno dei tanti, divorarne un altro. Presto le strade lì attorno si riempiono di folli come lui.
CONSIGLIATO SÌ
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Un clochard anziano procede lento e sofferente per le strade di una Seoul notturna, tenendosi una mano sul collo per coprire una ferita che sanguina copiosamente. I sintomi di un dolore acuto si leggono sul suo volto, ma la gente che passa vicino a lui non si preoccupa di aiutarlo, fino a quando cade a terra nei pressi della stazione ferroviaria della città. Solo un uomo comprende la situazione e prova ad avvertire le autorità che, come il resto della popolazione, mostrano un'assoluta indifferenza verso le condizioni del senzatetto malato e degli altri sfortunati vagabondi che girano in quella zona. Poco dopo però la situazione precipita con un'orda di zombie affamati che invadono la città in cerca di vittime, moltiplicandosi in seguito alla diffusione di un virus letale che si diffonde attraverso il classico morso. Intanto una giovane prostituta è in fuga dopo aver litigato con il suo fidanzato, che insieme a suo padre, cerca di rintracciarla per salvarla dalla furia omicida di quelle creature infette.
Seoul Station è il film di animazione scritto e diretto da Yeon Sang-ho, prequel del live action Train to Busan, presentato in anteprima alla 69° edizione del Festival di Cannes.
Sang-ho ha un rapporto ben consolidato con l'animazione (The Fake e The King of Pigs), e ha scelto di portare al cinema questa avventura horror che prende come riferimento il classico zombie movie, seguendo pochi personaggi principali appartenenti ad un basso ceto sociale. L'outbreak infatti in questo film parte dal basso, con la diffusione dell'infezione tra i senzatetto nascosti nelle zone limitrofe della stazione centrale di Seoul, denunciando un realismo sociale che il regista utilizza per una visione politica precisa, che sottolinea la sua rabbia nei confronti dell'egoismo e dell'intolleranza che la società contemporanea del suo paese dimostra attualmente.
Seoul Station si svolge tutto in una notte come il cult di George A. Romero, La notte dei morti viventi, anche se la trama non propone nulla di nuovo rispetto ad altri film horror sugli zombie infetti che hanno popolato il grande schermo, come World War Z, Io sono leggenda o 28 giorni dopo. La scelta di contenere l'epidemia all'interno dei vagoni di un treno in Train To Busan invece ha reso il live action più coinvolgente e originale, raccontando una storia avvincente con un ritmo dinamico e serrato che diverte ed intrattiene. Seoul Station invece si può considerare uno zombie movie politico dai toni violenti e pulp, con un' estetica accattivante che richiama la graphic novel moderna, anche se per le atmosfere si rifà alla New Hollywood degli anni '70 con richiami a Robot Taekwon V.
Il prequel animato di "Train to Busan" è nettamente superiore al film precedente.Se temi e situazioni restano gli stessi(oltre che Romero si cita chiaramente anche Carpenter per l'idea dell'assedio)la vicenda,ambientata nell'arco di un'unica notte,assume i toni di una tragedia apocalittica con una forza davvero lancinante e inusitata,e ancor più inaspettata consideran [...] Vai alla recensione »