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The Nice Guys, il coming back della buddy comedy

Shane Black torna alla regia con un lavoro divertente, sfrontato, bizzarro e scorretto che sembra quasi una sfida personale a Paul Thomas Anderson. Al cinema.
di Roy Menarini

The Nice Guys

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In foto Ryan Gosling e Russell Crowe, protagonisti di The Nice Guys di Shane Black.
lunedì 6 giugno 2016 - Focus

Se l'espressione "Shane Black è un genio" a qualcuno appare esagerata, meglio scordarsi degli anni Settanta e Ottanta, del cinema in pellicola, delle coppie di poliziotti mal assortiti, dei film americani prodotti da Joel Silver, e di quel genere - l'action comedy - che è tanto difficile da far rivivere (tanto che ci devono pensare coloro che lo inventarono).

Quando uscì Arma letale, nel 1987, i critici si divisero in due schieramenti. Uno di questi odiò il film, e si chiese se quella era la deriva finale di un genere che poteva contare solo nel decennio precedente su capolavori come Il braccio violento della legge. Un altro gruppo, meno nostalgico, tributò alla sceneggiatura di Shane Black, prima ancora che alla regia di Richard Donner, un plauso per aver compiuto una rivoluzione morfologica sotterranea, capace di trasformare il genere dalle fondamenta. Il divario si acuì con L'ultimo boy scout, vera e propria cattedrale ironica di Black e del suo apparente "disimpegno", e con i restanti film firmati dallo sceneggiatore.
Roy Menarini

The Nice Guys è un perfetto "coming back". Non tanto di Shane Black, che aveva già dimostrato di poter cavalcare anche gli strani anni Duemila con la sua versione (la migliore) del supereroe di ferro, Iron Man 3, quanto della buddy comedy in salsa poliziesca. Il tentativo di rianimare questo tipo di sottogenere era in verità già stato affrontato dal più "anni '80" dei registi hollywoodiani, Michael Bay, con Bad Boys, anche se la versione più cinefila e godibile della commedia d'azione l'hanno poi realizzata nel 2008 Seth Rogen e Judd Apatow, con il soggetto di Strafumati.


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Una scena del film The Nice Guys.
Una scena del film The Nice Guys.
Una scena del film The Nice Guys.

Ora Shane Black torna in pista con un film divertente, sfrontato, bizzarro e scorretto, cui non basta imporre il ritorno di una ricetta che - se fatta bene (vedi 48 ore di Walter Hill) - funziona in maniera entusiasmante, e se fatta male (vedi Una perfetta coppia di svitati) irrita e annoia.

In effetti, lo sceneggiatore e regista moltiplica le piste, visto che aggiunge nostalgia a nostalgia e racconta da par suo il 1977 californiano, attraversato dalla formidabile coppia protagonista in modo folgorante e ironico.
Roy Menarini

A dire il vero, vedendo The Nice Guys, si ha quasi l'impressione che Shane Black abbia inteso il suo film anche come una sfida personale a Paul Thomas Anderson, cui sembra contestare intellettualismo e approccio autoriale, e di cui pare voler sostituire in un solo colpo Boogie Nights e Vizio di forma con il suo, assai meno artisticamente ambizioso, progetto (il primo, dedicato all'industria del porno di San Fernando Valley, cominciava proprio nel 1977; il secondo, noir lunare ed emotivo, era ambientato nella Los Angeles del 1970).


Una scena del film The Nice Guys.
Una scena del film The Nice Guys.
Una scena del film The Nice Guys.

A parte questo, The Nice Guys è un film quasi commovente per la capacità di costruire un mondo al tempo stesso esilarante e malinconico.

Il film ci offre - oltre a due caratteri davvero riusciti - una figura di ragazzina tredicenne che (si spera) rimarrà negli annali, alcune bellissime figure femminili, una serie di sequenze d'azione eccezionali (a cominciare da quella che apre il film) e alcuni dialoghi da antologia, marchio di fabbrica di Shane Black (per esempio, una ragazza a un party di cui si carpisce solo il seguente brandello di dialogo: "Se lui ci teneva tanto a fare con me quella cosa, poteva almeno evitare di mangiare asparagi": geniale).
Roy Menarini

Negli Stati Uniti, su alcuni siti di discussione tra cultori, si lamenta lo scarso successo del film e l'incredibile pigrizia di spettatori che - dopo aver criticato la monotonia dei prodotti hollywoodiani - disertano proprio il film che avrebbe schiuso loro nuovi orizzonti e fatto scoprire vecchie ricette. Peccato, anche se è presto per dire che non ha funzionato. The Nice Guys ha tutta l'aria del film che una nicchia di fandom trasformerà in culto.


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