Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Fariborz Kamkari |
Attori | Giuseppe Battiston, Maud Buquet, Mehdi Meskar, Hassani Shapi, Giovanni Martorana Gaston Biwolé, Esther Elisha, Monica Zuccon, Hafida Kassoui, Paola Glaucia Virdone, Leonardo Castellani, Alessandro Bressanello, Andrea Pergolesi, Daniela Foà, Hamarz Vasfi, Emilio Campanella, Michele Modesto Casarin, Guido Cerasuolo, Patrizia Lovato, Bilal Memmi, Fathi Mohamed, Christian Renzicchi, Omar Souleiman, Gianmarco Trevisanello, Vittorio Hamarz Vasfi. |
Uscita | giovedì 28 maggio 2015 |
Distribuzione | Bolero Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,75 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 settembre 2015
Una divertente storia di integrazione multiculturale ambientata a Venezia, storico incrocio tra Oriente e Occidente. In Italia al Box Office Pitza e Datteri ha incassato 106 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Una piccola comunità islamica con sede a Venezia deve fronteggiare una crisi imprevista: il suo luogo di culto è stato evacuato dalle forze dell'ordine e ha lasciato posto ad un hair stylist unisex, gestito da una mussulmana turco-francese progressista che tiene "collettivi femministi". In aiuto alla piccola comunità arriva un giovanissimo imam di origini afghane cresciuto in Italia: sarà lui a guidare il nucleo (anche "armato") composto, fra gli altri, da un veneziano abbandonato dal padre e inseguito dalle autorità e da un curdo "che non può tornare ma solo e sempre andare".
Dopo I fiori di Kirkuk, il regista e sceneggiatore iraniano di origine curda Fariborz Kamkari si cimenta con una favola multietnica ambientata in una Venezia lontana dagli stereotipi turistici, usando luci e colori per illuminare interni fatiscenti e fast food etnici, il negozio della parrucchiera come le calli della Serenissima. La colonna sonora, firmata dall'Orchestra di Piazza Vittorio, fa da ulteriore collante e la lingua italiana è un esperanto fra stranieri nel Bel Paese (compreso l'unico italiano). Il ritmo comico non è all'altezza di quello musicale, ma la narrazione è ricca di grazia e affronta tematiche scottanti, come il trattamento delle donne da parte degli integralisti islamici, in maniera ironica e gentile (ma mai condiscendente). Di ottima qualità la fotografia che vede la bellezza in ogni angolo senza diventare eccessivamente estetizzante.
Resteremmo comunque nell'ambito della commedia multietnica vagamente buonista se la parabola del veneziano Vendramin, convertito all'Islam e rinominato Mustafa, non rendesse le cose più interessanti e meno politically correct. Il suo smarrimento identitario, dovuto più alla "protesta contro il sistema capitalistico corrotto", le banche e le agenzie di riscossione che alla convinzione religiosa, è quello di un Paese che ha perso i propri punti di riferimento insieme alle proprie radici, ed esige "rispetto per tutti, senza umiliazioni". Il che, avverte Kamkari, rischia di condurre ad un epilogo "violento".
PITZA E DATTERI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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Attrae lo spunto e il modo originale, cioè paradossale, sorridente, spregiudicatissimo, di affrontare un tema spinoso (una piccolissima, eterogenea comunità islamica a Venezia smania per conquistare la sua moschea per la preghiera e trova ostacoli dove meno se li aspetterebbe, e aiuti dove mai se li aspetterebbe...). Ma -eravamo in coppia a vedere questo film - "L'idea era buona, ma ci sarebbe voluto [...] Vai alla recensione »
Flm che tratta temi importanti come la religiosità, la convivenza fra culture, i rapporti fra Islam e resto del mondo, mettendo in burla situazioni e personaggi che oltrepassano il limite del caricaturale, senza però nemmeno riuscire a suscitare una risata. Gli errori diegetici sono addirittura marchiani: se si pensa che il giovane imam afgano, che non conosce l'arabo (il [...] Vai alla recensione »
Qualsiasi pellicola, che sia comica o drammatica, in cui compare Giuseppe Battiston, risulta un sicuro successo e pertanto anche "Pitza e Datteri" si conferma come tale. Ambientata presso la comunità multi razziale della città di Venezia, la vicenda ruota tutta intorno alla ricerca da parte di un gruppo di musulmani di una Moschea stabile dove poter pregare e riunirsi [...] Vai alla recensione »
Guidati dalle bollicine dell'ironia, si attraversa un racconto inaspettato eppure 'della porta accanto', collegato strettamente alle tematiche della coscienza quotidiana di questi anni. Operazione davvero originale, trasporta con la leggerezza di una favola e, come le favole lascia pieni di idee fresche e di informazioni. Una scommessa molto intelligente e riuscita.
Devo dire che Pitza e datteri mi è piaciuto veramente molto. L'ho trovato molto coraggioso e sono contento che un regista orientale abbia fatto un passo così, sul grande schermo, per avvicinare Oriente e Occidente. Ci sono alcune cose dette nel film che mi hanno fatto molto riflettere sulla situazione attuale. Avevo già letto alcune critiche che dicevano che il film è lento.
Pitza e datteri mi è piaciuto molto, davvero, mi e’ piaciuta molto la Venezia che Fariborz Kamkari racconta con vero amore, non la solita triste grigia autocelebrativa nostalgica senza speranza maestosa e statica ma una piccola meravigliosa città incasinata e piena di problemi ma colorata, dove qualche volta c’è anche un sole bellissimo e un cielo luminoso, circondata da una meravigliosa laguna dov’è [...] Vai alla recensione »
ho visto il film ieri sera , l'ho trovato lento ,lento a tratti noioso .
Film molto lento , dialoghi a volte banali ,scontati già sentiti e visti
Signori miei, il cinema deve essere un piacere non un supplizio, questo film e' decisamente inguardabile.
Partito male, molto male… ma poi, come si fa a non affezionarsi a questa banda di venexian pseudo musulman? Si dira’… non si puo’ prendere in giro la religione, o comunque ridicolizzarla!!??? E chi l’ha detto? Questo film credo voglia ridicolizzare la religione dove e’ giusto ridicolizzarla. Secondo me c’ha preso… chiaro, aiutato anche dalla magia di Venezia, che rende tutto fantastico.
Purtroppo ho trovato il film banale e scontato. Deludente.
Storia carina. Il film risulta spento e noioso. Faticoso arrivare alla fine. Pessima recitazione della comparsa Mina. Dovrebbe cambiare mestiere. Meglio che va a raccogliere pomodori. Vi sconsiglio la visione. Perdita di tempo
Film lento e noioso. La persona che interpreta mina potrebbe fare a meno di fare l’attrice e fare altro nella vita perché recita da schifo. Sconsiglio la visione
In una Venezia sempre affascinante, anche quando vista negli interni più decadenti, si assiste alle vicende di un gruppo di islamici riuniti dalla fede e da varie vicessitudini che li porteranno a chiamare a supporto (via Skype) un Imam. Troppo giovane e non avvezzo al mondo occidentale, l'Imam sarà causa di ulteriori problemi e di soluzioni poco convenzionali.
Si capisce che l'intenzione c'è e l'ambizione pure. Venezia scelta come crocevia storico di culture, fedi, etnie. Il tappeto sonoro fornito dall'Orchestra di Piazza Vittorio. La presenza sempre di qualità di Giuseppe Battiston. Le problematiche messe in campo e le soluzioni semiserie, in chiave di commedia. Un'eterogenea e scombinata comunità islamica veneziana è piegata dalla volitiva Zara che, dopo [...] Vai alla recensione »
In cerca di un nuovo luogo di culto - visto che il precedente spazio è stato trasformato in un hair-stylist da una musulmana progressista - la piccola comunità islamica di Venezia ricorre all'aiuto di un giovane imam afghano, tanto integralista quanto inesperto. Divertente e insolito (almeno nel nostro cinema) lo spunto di partenza di Pitza e datteri che il regista curdo Fariborz Kamkari affronta [...] Vai alla recensione »
Sembra cronaca, è un film, ma con i piedi ben piantati per terra. La pacifica comunità musulmana di Venezia viene sfrattata dalla moschea da una parrucchiera che la trasforma in un salone di bellezza. I soccorsi arrivano nella persona di un giovane imam afgano, Saladino, che dovrà trovare la quadra tra il veneziano convertito all'islam Bepi (Battiston), la progressista Fatmia (Ester Elisha), il presidente [...] Vai alla recensione »