A testa alta

Film 2015 | Drammatico, +13 120 min.

Regia di Emmanuelle Bercot. Un film Da vedere 2015 con Catherine Deneuve, Rod Paradot, Benoît Magimel, Sara Forestier, Diane Rouxel. Cast completo Titolo originale: La Tête haute. Titolo internazionale: Standing Tall. Genere Drammatico, - Francia, 2015, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 19 novembre 2015 distribuito da Officine Ubu. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,98 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 23 novembre 2015

Il film è stato il titolo d'apertura della 68a edizione del Festival di Cannes: per la prima volta una regista donna ha aperto il festival. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 2 Cesar, In Italia al Box Office A testa alta ha incassato 65,4 mila euro .

A testa alta è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,98/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,17
PUBBLICO 2,76
CONSIGLIATO SÌ
Un ritratto più che verosimile di un percorso di formazione costantemente minato e rimesso in discussione da chi dovrebbe portarlo avanti.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 13 maggio 2015
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 13 maggio 2015

Malony è stato abbandonato da sua madre alla età di 6 anni e da allora fa dentro e fuori da istituti e la giudice dei minori Florence viene costantemente chiamata a decidere del suo futuro. Il ragazzo viene affidato al tutoring di Yann, un educatore che comprende le sue difficoltà avendo avuto un'infanzia difficile. Il ragazzo ha una bassissima autostima e neppure le attenzioni che gli rivolge Tess, figlia di una insegnante di un istituto, sembrano inizialmente rassicurarlo.
Raccontare un ragazzo 'difficile' non è un'impresa facile soprattutto sul grande schermo. Perché se non sei i Dardenne o Gus Van Sant (che si sono conquistati da tempo sul campo il riconoscimento critico per poterlo fare) il rischio del mancato consenso è sempre in agguato. Come sembra essere successo per questo film selezionato per l'apertura del Festival di Cannes 2015 ed accolto con il silenzio alla proiezione per la stampa internazionale. Perché in questi casi finisce con il verificarsi uno strano (e preoccupante) fenomeno. I critici più conservatori e parte di quelli più progressisti finiscono con il ritrovarsi sullo stesso fronte, che è poi quello della reazione negativa. I primi perché fanno una lettura ideologica e ritengono che per certi 'casi' non si debba poi provare troppa comprensione. I secondi perché, se la sceneggiatura lascia intravedere una possibile soluzione positiva, attivano in automatico la definizione 'buonismo' e con quella risolvono la questione.
Emmanuelle Bercot fortunatamente sembra non preoccuparsi per questo tipo di reazioni e ci offre, grazie anche alla straordinaria prestazione del giovanissimo Rod Paradot, un ritratto più che verosimile di un percorso di formazione costantemente minato e rimesso in discussione da chi dovrebbe portarlo avanti. Qualche volta si tratta di adulti che non comprendono o si limitano ad 'applicare' la legge ma spesso è chi dovrebbe essere recuperato che rifiuta le attenzioni, le opportunità e talvolta anche l'amore che gli vengono offerti ritenendosi non in grado di gestirlo anche se solo a livello inconscio. È quanto accade a Malony in questa vicenda che è frutto di un lungo lavoro di ricerca al fianco di giudici minorili e di educatori. Se è buona regola vedere qualsiasi film dall'inizio, in questo caso la stessa diventa cogente. Quel bambino di 6 anni che assiste al difficile confronto tra sua madre (che ha in braccio il fratellino) e la giudice sta completando l'introiezione di innumerevoli sensi di colpa e di inadeguatezza che saranno alla base della sua adolescenza tumultuosa in cui risultati che sembrano definitamente acquisiti possono essere rimessi totalmente in discussione da una frase o da un gesto. Spesso dietro a quelle reazioni ci sono delle richieste inespresse di un aiuto a cui non sempre è umanamente facile corrispondere. Emmanuelle Bercot ci invita a fare almeno lo sforzo di capirne il senso.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 1 dicembre 2015
FabioFeli

Sembra molto quieto Malony a sei anni, quando la madre Séverine (Sara Forestier), già alle prese con un compagno irresponsabile e un secondo marmocchio urlante, lo lascia nelle mani del giudice minorile Florence (Catherine Deneuve), ma è subito evidente che non è così. L’adolescenza di Malony (Rod Paradot) è una sequela di esplosioni di violenza negli [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 settembre 2021
figliounico

 La Bercot mette in scena un dramma schematico, dal prevedibile sviluppo e con un finale annunciato, dove tutto è chiaro sin dall’inizio. Il film della Bercot è troppo didascalico ed appare come il frutto di un freddo ragionamento diretto a dimostrare una tesi. Per questo motivo è del tutto privo di pathos, a differenza di un altro film con un soggetto simile, uscito [...] Vai alla recensione »

domenica 5 giugno 2016
CineLady

Con "A testa" alta Emmanuelle Bercot ci offre l’acuto ritratto di un adolescente sbandato ed emarginato dalla società con tutte le sue contraddizioni. Grazie all’ottima interpretazione di Zod Paradot, perfetto sia dal punto di vista fisico che espressivo, assistiamo a due anni di vita di Malony, giovane della Normandia dal carattere difficile, cresciuto in una situazione familiare precaria, senza padre [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 novembre 2015
Maurizio.Meres

Film che mi lascia perplesso sul modo di recupero di un ragazzo ai margini della società,lui contro tutti ma soprattutto contro le regole e con una legge che pur di mantenere giustamente,il controllo su di lui anche per l'incolumità degli altri forse lo spinge ad essere più ribelle,purtroppo questo è un problema che qualsiasi giudizio di chi è al di fuori diventa quasi assurdo.

martedì 1 dicembre 2015
Flyanto

Un film prettamente dal punto di vista sociale "A Testa Alta" affronta il delicato e difficile tema del sistema di rieducazione nei confronti dei giovani ritenuti difficili. Il caso che qui viene raccontato è quello del piccolo Malony il quale all'età di 5 anni viene condotto davanti ad un giudice donna (Catherine Deneuve) a causa del suo comportamento difficile e [...] Vai alla recensione »

martedì 23 agosto 2016
LBavassano

Una storia alla Dardenne, priva dell'asciuttezza stilistica e narrativa dei Dardenne, costantemente oscillante fra durezza, sempre estremamente contenuta, e buonismo eccessivo, sbrodolata nell'interpretazione mammista della Deneuve. Convincente viceversa il giovane protagonista.

mercoledì 16 marzo 2016
Aldo Marchioni

Bel film, ben documentato, interpreti bravissimi (Caterine Deneuve è come un buon vino: invecchiando, diventa sempre miglior attrice): però è, in molti momenti, decisamente sgradevole. Certo, dipinge la realtà, ma è una realtà non piacevole.

mercoledì 2 dicembre 2015
davidino.k.b.

storia di un ragazzo cresciuto in un contesto difficile... Speranza finale, forse troppo buonista come la Giudice spesso troppo coinvolta surrealmente.... Bravissimo il giovane interpretre

domenica 22 novembre 2015
anna1

Ben recitato, contenuti importanti, descrizione realistica e allo stesso tempo umanamente intensa delle difficoltà di integrazione...

FOCUS
INCONTRI
martedì 17 novembre 2015
 

L'attrice pluripremiata Catherine Deneuve è il giudice Florence, una dei protagonisti di A testa alta di Emmanuelle Bercot, film d'apertura del Festival di Cannes 2015. Il film racconta la storia di Malony, abbandonato dalla madre all'età di sei anni, che entra ed esce continuamente dal tribunale dei minori. Attorno a questo giovane allo sbando si forma una famiglia adottiva: Florence, un giudice minorile vicino alla pensione, e Yann, un assistente sociale a sua volta reduce da un'infanzia molto difficile.

Frasi
"Noi ci mettiamo i binari, i treni ce li mettono loro!"
La Giudice (Catherine Deneuve)
dal film A testa alta
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Chissà se A testa alta sarebbe piaciuto a Truffaut. Si, probabilmente. La sensibilità contenuta nel film diretto dalla regista e attrice Emmanuelle Bercot deve sicuramente qualcosa allo sguardo di Truffaut. Passano dieci anni dal primo all'ultimo incontro, che segnano rispettivamente l'inizio e la fine del film, tra il giudice minorile Florence (Catherine Deneuve) e Malony (Rod Paradot) prima bambino [...] Vai alla recensione »

Elisa Chiari
Famiglia Cristiana

A tutti quelli che pensano che non ci siano parti adatte a una diva non più ragazza andrebbe suggerito di vedersi Catherine Deneuve in A testa alta, non a caso nelle sale alla vigilia della Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia. Serviva una donna solida, capace di autorevolezza senza perdere empatia, serviva un'attrice vera capace di recitare stando sempre seduta o quasi, in un gioco di [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Autrice di un altro film di mala adolescenza "Mes chères études", afflitto da sociologismo riduttivo intorno a una studentessa prostituta, la Bercot (brava attrice) ripete l'errore, con dolo. Dopo una prima ora coinvolgente, ma non convincente, la cronaca affannosa e chiassosa di un'educazione istituzionale invece che familiare finisce per diventare lo spot a lieto fine del sistema di recupero francese. [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Avvenire

Dieci anni divita di un rabbioso adolescente: Malony, "ordigno" emotivo pronto a esplodere in ogni momento, incapace di amare gli altri e se stesso. Dieci anni vissuti pericolosamente tra abbandoni materni, tribunali e servizi sociali. Emmanuelle Bercot mette in scena una dolorosa via crucis di formazione e traccia un affettuoso ritratto di quei giovani che, minati da famiglie disastrate, un sistema [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Malony Ferrandot ha sei anni, e negli occhi il vuoto. Ha appena finito di ascoltare le parole del giudice tutelare Florence Biaque (Catherine Deneuve): prima quelle dure rivolte alla madre Séverine (Sara Forestier), poi quelle della sentenza. Di colpo, per lui il mondo non c'è più. Ora lo porteranno in un istituto, lontano dalla irresponsabilità di Séverine, e anche da tutto ciò che può dire suo, anzi [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Dodici anni di vita in due ore. Dodici anni di incontri col giudice dei minori e scoppi di violenza, fughe e bravate, provvedimenti giudiziari e discussioni-psicodramma. Sempre così esplosive che quando l'incontenibile Malony arriva con mamma e educatore per un incontro che promette tempesta, il giudice che lo segue fin da bambino - una regale Catherine Deneuve - sgombra la scrivania da tutto ciò che [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Nell'ultima inquadratura Malony, il protagonista, si lascia alle spalle (forse) per sempre il palazzo di giustizia che è stato la sua vera casa, e una vita che in appena sedici anni si è già affollata di file giudiziari, processi, tribunali, giudici e avvocati. Non è andato a scuola, sa scrivere appena, le sue esplosioni furiose di sentimenti negati lo hanno sempre mandato fuori controllo.

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

A testa alta almeno nel titolo: La téte houte di Emmanuelle Bercot ha aperto l'ultimo festival di Cannes, e a mesi di distanza rimane il suo "pregio" maggiore. La storia anche sincera, documentata e appassionata, ma raccontata come una paternale, è quella di un ragazzino problematico, Malony, che seguiamo nelle sue vicissitudini giudiziarie dai 6 ai 18 anni.

Louis Guichard
Télérama

La locandina suggerisce una specie di incrocio tra Momrny di Xavier Dolan e Polisse di Maiwenn. All'inizio del film il personaggio principale ha sei anni ed è alla sua prima visita nell'ufficio del giudice dei minori. Ci tornerà spesso. Malony è orfano di padre, allevato da una madre immatura, povera e perennemente in crisi di nervi. Una disposizione che ha trasmesso a suo figlio.

NEWS
GALLERY
giovedì 14 maggio 2015
 

Si è aperta al femminile con il film della regista Emmanuelle Bercot La Tête haute la 68esima edizione del Festival di Cannes. Con una Catherine Deneuve commossa per l'accoglienza riservatale, è iniziata così la sfilata di dive sul tappeto rosso: Natalie [...]

NEWS
martedì 14 aprile 2015
 

Per la seconda volta nella storia del Festival di Cannes, una regista donna aprirà il festival. La Tête Haute della francese Emmanuelle Bercot sarà il film di apertura mercoledì 13 maggio. Il film racconta il percorso di un giovane delinquente, Malony, [...]

winner
miglior attore non protag.
Cesar
2016
winner
miglior attore esordiente
Cesar
2016
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