Revanche - Ti ucciderò

Film 2008 | Thriller, 121 min.

Regia di Götz Spielmann. Un film Da vedere 2008 con Johannes Krisch, Ursula Strauss, Andreas Lust, Irina Potapenko, Johannes Thanheiser. Cast completo Titolo originale: Revanche. Genere Thriller, - Austria, 2008, durata 121 minuti. Uscita cinema venerdì 5 marzo 2010 distribuito da Fandango. - MYmonetro 3,37 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 maggio 2010

Una prostituta ed il suo amante mettono in atto una rapina in un remoto villaggio austriaco, ma molte cose non vanno come previsto... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, In Italia al Box Office Revanche - Ti ucciderò ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 53,2 mila euro e 25,4 mila euro nel primo weekend.

Revanche - Ti ucciderò è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,37/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 3,10
CONSIGLIATO SÌ
Un poliziesco classico, ricco di colpi di scena, che indaga sul senso della vendetta e del peccato.
Recensione di Gabriele Niola
mercoledì 24 febbraio 2010
Recensione di Gabriele Niola
mercoledì 24 febbraio 2010

In città o si diventa arroganti o farabutti: con queste parole viene descritto Alex a pochi minuti dall'inizio il quale, occorre dirlo, di certo stando a Vienna non è diventato arrogante. Uscito di galera qualche tempo prima dell'inizio del racconto, ora fa l'autista per il padrone di un bordello e ha commesso il terribile errore di innamorarsi, ricambiato, della prostituta più richiesta. Insieme meditano la fuga per la quale gli occorrono però parecchi soldi, lei infatti è seriamente indebitata. C'è solo un modo per Alex di procurarsi quella cifra e in fretta: una rapina ben fatta. Purtroppo un piccolo ingranaggio del meccanismo non va per il verso giusto influendo sulla fuga dei due amanti dalla città e dando alla storia una seconda parte radicalmente diversa. Nel passaggio da città a campagna (dove il dolore si rimugina tagliando la legna e ha la forma della gigantesca catasta di ciocchi che ne risulta), il silenzio della seconda si contrappone al caos della prima e il noir diventa una dramma a due: la lentissima caccia che l'autoproclamato giustiziere dà al colpevole, suo ignaro vicino di cascina.
Prostitute, malviventi e poliziotti in cerca di redenzione. Non occorre essere americani per girare degli ottimi noir e non occorre copiarli per riuscire a farlo in Europa. Revanche è al tempo stesso un poliziesco classico, in cui si racconta di malviventi e prostitute in fuga da una vita in cui è impossibile amare grazie ad un ultimo crimine, e un film di vendetta che inizia là dove il poliziesco solitamente termina. Il regista Götz Spielmann (poco noto da noi ma pieno di premi sui suoi scaffali) non si diverte per nulla a mettere nelle mani di un uomo violento e già condannato la possibilità di farsi giustizia da solo senza che nessuno lo scopra, anzi in ogni momento è attento a mettere in evidenza le contraddizioni insite in un simile atto viscerale con il timore di chi crede che in ogni uomo (compreso se stesso) ci sia un potenziale assassino.
Non si fanno sconti a nessuno, i protagonisti hanno tutti uno o più peccati da confessare e sulla necessità della loro espiazione si fonda il senso stesso del racconto. L'unica etica che fa capolino (ognuno vedrà poi se concordare con essa o meno) è quella dei molti simboli cristiani che incombono sui peccati cittadini da scontare in campagna e delle bibliche opposizioni logiche (peccato/pena, colpevole/giustiziere, città/campagna, nascita/morte e via dicendo).
Revanche è un film che indaga il senso della vendetta e la responsabilità delle nostre azioni utilizzando personaggi e situazioni estreme, un'opera in grado di sorprendere in ogni momento contando su una quantità impressionante di colpi di scena, ognuno dei quali ha ragione d'esistere per come mescola nuovamente le carte smontando le certezze dello spettatore al quale, al pari del protagonista, non resta che chiedersi quale sia il fine ultimo delle nostre azioni e fino a dove arrivi la nostra responsabilità su di esse.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 2 marzo 2010
laulilla

Come spesso succede, i titoli tradotti in italiano sono più attenti all'effetto sensazionale che alla verità dei film, il che sarà magari utile al botteghino, ma non allo spettatore. Il titolo Ti ucciderò, infatti, crea l'aspettativa di un film duro, cattivo, incentrato sulla violenza, mentre la pellicola in questione è in realtà la storia della lenta maturazione di Alex, della presa di coscienza [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 marzo 2010
gadoraid

Revanche è stato definito da più parti, anche autorevoli, un film “noir”, altre volte un poliziesco, altre volte addirittura un thriller o tutti e tre i generi contemporaneamente. Revanche non è però niente di tutto ciò o almeno potrebbe tingersi di noir ma rimane sostanzialmente un film drammatico. Il film noir, in particolare come sottogenere cinematografico di film giallo, nasce negli States negli [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
Kronos

L'influenza di Haneke si fa sentire sul nuovo cinema austriaco e Revanche ne è un evidente esempio. Il canovaccio Thriller è solo un pretesto per affrontare tematiche più prettamente esistenziali: il dolore per la perdita della persona amata, il trauma indescrivibile di un assassinio (sia pure 'legale'), la maternità negata, l'istinto della vendetta.

martedì 2 marzo 2010
Paola Di Giuseppe

Spielmann costruisce questo noir nel solco di quella tradizione, in prevalenza francese, che da Duvivier a Rénoir,da Carnè a Chenal,ha dato al genere un carattere europeo così inconfondibile e diverso dal filone americano. Gli ingredienti sono i classici: una coppia di amanti dannati in fuga (lui ex galeotto, lei prostituta dell’Est), l’amore nonostante tutto, l’inguaribile e insostenibile ricerca [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
jafanello

Vi è una sorta di dicotomia temporale. La prima parte del film è piuttosto veloce, la seconda lenta e struggente, in cui si accompagna il personaggio in uno strano viaggio verso l'elaborazione del dolore.Fotografia veramente interessante. In generale un bel film.

lunedì 1 novembre 2010
Reservoir Dogs

Alex lavora come buttafuori in un night club s'innamora ricambiato di una prostituta che lavora con lui, lei ha molti debiti e per sanarli deve continuare a fare quel lavoro quallido ma remunerativo. Lui invece medita una rapina per scappare con lei, lei accetta il fatto che lui compia il reato solo se lei lo accompagnerà...ci sarà uno scontro con un poliziotto che mirerà [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 marzo 2010
PaolaP

Alex, ex galeotto alle dipendenze di un boss della prostituzione, si innamora di Tama la più richiesta delle prostitute. Per salvare la ragazza dai debiti e da quella vita pericolosa decide di fare una rapina in banca.Ma l’uomo,come afferma lo stesso boss una sera, è un debole che si atteggia a fare il duro.Infatti non avrebbe dovuto dichiarare il suo piano alla ragazza facendola entrare in uno stato [...] Vai alla recensione »

martedì 12 ottobre 2010
doni64

Film intenso, crudo, reale, scandaloso, drammatico, toccante, che colpisce sin dall'inzio per perdersi un po'....... solo nel finale.Nel complesso un film  piu' che simpatico e godibile anche se vietato ai minori per le tante scene di sesso ma sicuramente da vedere.Voto 7+

martedì 2 marzo 2010
chriss

" Revanche-io ti ucciderò" è un noir, un romanzo nero cinematografico di Gotz Spielmann, nonché un thriller austriaco nominato all' Oscar come miglior film straniero. Alex frequenta clandestinamente Tamara, una giovane prostituta ucraina con cui vorrebbe cambiar vita, in quanto i due si amano senza vergogna. Già, senza vergogna.

lunedì 1 marzo 2010
Giorgio Postiglione Giorpost

Austria, oggi. Siamo a cavallo tra la metropoli Vienna e le campagne lussureggianti dei dintorni. Alex è un poco di buono, prigioniero di una vita di stenti, autista e tuttofare di un magnaccia che ha tra le sue "dipendenti" Tamara, prostituta ucraina amante segreta di Alex. I due sembrano amarsi per davvero, una storia difficile, debiti, clienti violenti, prospettive zero ed ecco l'idea: classica [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
Giuseppe Marino - slowfilm

L’austriaco Götz Spielmann scrive e dirige un film su temi più letterari che cinematografici, scegliendo di raccontare la colpa, rispetto alla rabbia, e l’espiazione, invece della vendetta. Alex, uscito da poco di prigione, lavora per il padrone di un bordello, si innamora di una prostituta ucraina, e progetta una rapina per poter fuggire con lei da Vienna.

mercoledì 3 marzo 2010
Francesco2

Le prime inquadrature di questo film potrebbero e dovrebbero sintetizzare ciò che(parzialmente) non sarà.In una distesa d'acqua cade un sasso, non sono sicurissimo se una volta o ripetutamente;agli occhi di scrive essa potrebbe simboleggiare l'Austria, che Seidle in "Canicola" ci descriveva come un paese solo apparentemente tranquillo, in realtà terra dove le tensioni sono quotidiane e rischiano di [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
G. Romagna

Alex, malvivente, progetto un colpo in una banca al termine della quale potrà fuggire ad Ibiza per farsi una nuova vita con la sua amata ragazza Tamara, una prostituta che sta subendo consistenti pressioni da parte dei suoi superiori nel locale in cui lavora. Purtroppo durante la rapina qualcosa va storto e la donna viene uccisa per sbaglio da un poliziotto.

sabato 6 marzo 2010
Domenico A

“ Revanche “ è un film non del tutto riuscito, dalle premesse e potenzialità interessanti ma dalla scrittura indecisa nella direzione da prendere. Per cui, oltre alla lentezza che può far pensare a due film in uno, le tante tematiche esposte sono mal sviluppate e restano solo potenziali: il concetto di vendetta, il conflitto tra due uomini diversi socialmente ma simili [...] Vai alla recensione »

sabato 20 marzo 2010
fabruss

concordo con altri che è più di un noir, è un film che fa riflettere sui grandi temi esistenziali, senza annoiare ma anzi avvince con una trama ben congegnata e inusuale. io ci rivedo anche la contrapposizione città-male e campagna-bene tipica di un certo cinema tedesco e non solo degli anni 20/30, come il grande muto "aurora". peccato che per vederlo ho dovuto fare i salti mortali, ma ne valeva la [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
Marv89

Sarà che mi aspettavo un film diverso per la candidatura all'oscar e i vari premi vinti in giro per i festival internazionali, ma personalmente questo film non mi è piaciuto. O meglio, non dico che è totalmente da buttare, anzi trovo la trama originale, la fotografia buona, bravo il protagonista e i temi toccati interessanti.

mercoledì 3 marzo 2010
gina barretta

Sia la regia che gli attori sono incredibilmente intensi. Paradossalmente l’andamento sereno delle scene e  i suoni della natura  creano  una intensa atmosfera e suspense.  Il film mostra il modo reale di essere delle persone. L’ intreccio di vari mondi quello perverso della citta` e quello del piccolo paese dove le cose seguono il loro ordine naturale: le mele mature [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 giugno 2010
tears77

Quel che mi ha colpito del film è la tanta realtà presente nelle sue immagini. Non c'è spettacolarizzazione, non c'è romanzo, non c'è invenzione, ma una storia narrata come se accadesse a chiunque, a noi, ai nostri vicini. Grande il crescendo di emozione che porta all'epilogo. Tremendo, come nel 90% dei casi, il titolo italiano.

martedì 2 marzo 2010
Il Monco

Sinceramente il sottotitolo italiano(Io ti ucciderò) e il trailer mandato in tv facevano pensare a tutt'altro tipo di film:Poco Noir poco Thriller ,molto più psicodramma.  Gotz Spielmann  attinge dalla tradizione cinematografica francese ,così distante da quella delle grandi produzioni americane, tirando fuori dal cilindro una pellicola che si fa rispettare per la [...] Vai alla recensione »

sabato 7 agosto 2010
enotar56

Lho visionato ieri in dvd,pensavo peggio invece si è dimostrato un film diverso dagli altri e godibile. E' una storia che puo' succedere nella vita ordinaria. Quella che faceva la prostituta lo era meno della moglie del poliziotto...

mercoledì 3 marzo 2010
mahleriano

E interpretato da bravissimi attori. La storia è incentrata sul dolore del protagonista per la perdita della compagna amata e sul desiderio di vendetta nei confronti del poliziotto che l'ha uccisa, in una rapina ideata dal protagonista stesso per risolvere i problemi economici della coppia. Tutto il film segue il percorso interiore dell'uomo, in fondo un buon diavolo che ha avuto un'idea disgraziata, [...] Vai alla recensione »

sabato 10 luglio 2010
Buscapè

Dopo una lunga attesa ho finalmente avuto modo di vedere questo film. Ne è valsa la pena, essenzialmente per due motivi. Il primo è che mi aspettavo tutt'altro, ha ben poco a che fare con l'atmosfera noir o di violenza che il titolo ispira. In secondo luogo la caratterizzazione dei personaggi è ben riuscita, ed è fondamentale in un film con pochi dialoghi e che si concentra in due-tre max scene chiave: [...] Vai alla recensione »

sabato 5 giugno 2010
dario

Operazione seria, corretta, incisiva. La storia è portata avanti con ponderazione (anche troppa) ed è a rischio monotonia, specie la parte finale, dove il regista mostra qualche incertezza. Ma è un'incertezza ben mascherata dalla forza della morale di fondo. Interpretazione asciutta, essenziale: tutti bravi. Valido senza esagerare.

giovedì 4 marzo 2010
Paolo-42

Il titolo in italiano non é azzeccato. Mi aspettavo un film all'americata del tipo "tu mi hai fatto questo, allora io prendo e spacco tutto, ammazzo, distrugggo e non mi frega nulla di nulla andate tutti al diavolo", invece é un bel film, con due parti molto diverse fra loro, la prima più di azione (senza esagerare), la seconda più lenta e "psicologica" (quasi quasi mi sembrava un episodio di Derrick [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
DrownedWorld

La prima parte del film scorre veloce, grazie alle varie scene d'azione, i personaggi sono accennati in modo giusto senza svelare troppo... poi si arriva a una parte centrale che cattura lo spettatore fino a scivolare nell'ultima metà del film in cui il noir si trasforma in dramma psicologico dei 3 protagonisti che li porterà verso un finale non altrettanto affascinante come lo sviluppo ma non [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
Luca Scialo

Alex, autista di un padrone di un bordello, prende a cuore una delle prostitute che ivi lavorano, cercando per lei un futuro migliore; anche perchè il suo "protettore" (comunque gentile con lei) vorrebbefarla diventare una prostituta "d'alto borgo". Di qui la fuga dei due, ma anche un terribile episodio avvenuto durante una rapina ad una banca, voluta da Alex per racimolare [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
fantasmino

Si aspetta sempre che accada qualcosa. Talvolta l'attesa è migliore di quello che poi accadrà. Questo è uno di quei casi.

mercoledì 6 giugno 2012
davidecarbone

film splendido, mi ricorda Linch

giovedì 15 aprile 2010
100spindle

Sinceramente un film che non mi ha coinvolto. Ha degli sprazzi di buona cinematografia ed alcune figure di cornice molto ben inserite; ma nel complesso è un film che può essere visto senza rimpiangere i soldi spesi. Aveva ragione chi avrebbe voluto dare 3 stelle e mezzo.

giovedì 11 marzo 2010
fabruss

possibile che non ci sia una, dico una, sala in toscana, che proietti questo film? l'ho già detto: si stava meglio quando si stava peggio!

lunedì 11 ottobre 2010
Vittorio

Film profondo che indaga sull'animo umano..... Ben girato ed interpretato si perde in un finale con pochi colpi di scena.... Da vedere...

domenica 14 marzo 2010
Paolo-42

Quaklche commento più sotto mi lamentavo di non poter mettere le mezze stelel come voto. Avrei voluto votarlo 3,5 ma alla fine ho dovuto votarlo 3 perché 4 mi sembrava troppo... Secondo voi se ora voto quattro e prima avevo votato 3, me li contano entrambi i voti? Così di media é come se avessi votato 3,5..... follia... :-P

lunedì 1 marzo 2010
g_andrini

Appena visto in anteprima qui su Mymovies. E' un film sincero nella trama, molto coinvolgente. Il finale è veramente bello, pieno di poesia. I noir stanno tornando lentamente di moda, e secondo me con ragione. Credevo fosse più movimentato, ma va bene così. Bravo il protagonista, molto espressivo. Buona anche la fotografia. Che dire: complimenti a tutti!

sabato 24 aprile 2010
Stexest

Avevo letto i commenti su questo film e mi aspettavo molto altro... si tratta sostanzialmente di un film molto molto lento. Senza picchi, senza tensione... pure il paio di momenti cruciali del film non riescono a strappare emozioni in una storia che pure potrebbe darne. In questo film si incrociano le storie di perdenti che finiranno col perdere, ma lo fanno senza coinvolgere lo spettatore.

mercoledì 3 marzo 2010
cirokisskiss

Noir ovattato e con una enorme venatura europea,che riflette su molti forse troppi temi,prostituzione,amore,solitudine,lutto,vendetta,vecchiaia,tradimento,passione...ma nn lo fa in modo frenetico anzi con una lentezza che quasi ci sorprende pensando alle varie situazioni,la prima parte del film è davvero molto bella, strutturata in modo lodevole con una storia che cmq cambia diverse impostazioni,la [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
Federer85

Film originale ed intenso,all'inizio sembra scorrere lento,ma poi ingrana e ti fa entrare nella storia,o per meglio dire nel paesino di provincia con un paesaggio semplicimente straordinario.Dialoghi brevi ma crudi,ha senza dubbio un ottima regia.In definitiva,da vedere,soprattutto per i veri appassionati.Quindi,per pochi.

martedì 2 marzo 2010
albydrummer

Un film molto noir,vicende che fanno riflettere,molte situazioni che rispecchiano la realtà......da rivedere!!!!

mercoledì 18 maggio 2011
Bruno Leonardini

Mi stupisce il fatto che questo film abbia ricevuto critiche positive. Il film è senza musiche, il che non costituisce un demerito, ma questa scelta avrebbe dovuto far ricercare le atmosfere, attraverso una storia sostanziosa e ben diretta. Benchè i film lenti, possono avere una loro bellezza e profondità, REVANCHE è un film dilatato, un film che sarebbe potuto durare 30 minuti, se il regista avrebbe [...] Vai alla recensione »

domenica 7 marzo 2010
marialop

IL film sembra diviso in due fasi: nella prima c'è la passione di Alex per la prostituta ucraina, la fuga, la rapina, l'omicidio della donna da parte del poliziotto, tutto è azione, l'ambiente e quello metropolitano, convulso e dinamico. Nella seconda parte, che si svolge in campagna, i ritmi suno più lenti, sofferti, rispecchiano la sofferenza psicologica dei personaggi: [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
astromelia

mi attengo alla trama:quando alla fine lei dice "giura che non glielo dirai mai"e lui giura,come pensava di farla franca lei essendo incinta con un marito sterile e avendolo pure detto a sua madre di questo? sembra quasi che il film debba avere un seguito .......

domenica 16 maggio 2010
VAcceeeee

niente di più brutto e noioso.....pellicola da bruciare

mercoledì 17 marzo 2010
Luviana

Non è un thriller nè un noir ma un film con delle pretese psicologiche che si riassumono in una scena con un paio di battute.La regia vuole essere scarna ma risulta solo scarsisissima.Riempire i buchi sta allo spettatore esterrefatto se si aspettava un minimo di storia e non un abbozzo pretenzioso sull'elaborazione del lutto; l'accettazione di una realtà che travalica le buone e razionali intenzoni [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberta Ronconi
Liberazione

Alex e Tamara vivono nel cuore di Vienna, nel quartiere a luci rosse, lei prostituta, lui autista del pappone di lei. Si amano, si incontrano segretamente, vorrebbero fare un'altra vita, ma i soldi sono lì dove entrambi si vendono a qualcuno che li paga. Robert e Susanne invece hanno una casa nuova sul limitare del bosco, due bravi ragazzi, cercano senza riuscirci di avere un figlio, domenica in chiesa [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

È Vienna, ma potrebbe essere una qualsiasi altra città al di là delle Alpi. Anonima, vista dalla finestra di un monolocale appena appena abitabile, oppure dall'ingresso di una casa d'appuntamenti per clienti danarosi. È una città squallida come ce ne sono mille e mille, quella che fa da sfondo alla prima parte di Revanche - Ti ucciderò. Un film che fa arrivare in Italia un soffio di cinema austriaco, [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

Revanche," a darkly compelling film from Austria, can be viewed as either a thriller with psychological overtones or a psychological drama with thriller elements. Either way, its carefully plotted, convincing scenario will leave you with a lot on your mind. That's because writer-director Götz Spielmann has given a lot of thought to the implications of genre material.

A. O. Scott
The New York Times

A nominee for best foreign-language film at this year’s Oscars, Götz Spielmann’s “Revanche” is a tidy, glum thriller that aims for a tone of sour humanism, perched just on the near edge of cynical despair. Traveling from a decidedly unromantic Vienna to a weary-looking but still picturesque stretch of Austrian countryside, the film also spans the distance from lower-depths realism to moral fable.

Jean-Luc Douin
Le Monde

"Revanche" : une mise en scène solide pour un thriller implacable Alex travaille dans un bordel du quartier rouge de Vienne, où sa copine, une immigrée clandestine ukrainienne, est prostituée. Elle est harcelée par le patron qui veut la vendre à des huiles et devenir son protecteur privé. Le couple fait ses bagages et braque la banque d'un village.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Intervenendo durante una rapina, un poliziotto uccide con un colpo mal sparato la ragazza del rapinatore. La rivincita, la vendetta del titolo è quella del rapinatore contro il poliziotto omicida, dopo la morte della ragazza che cambierà radicalmente la vita di molte persone. L'indifferente bellezza della Natura (lago, bosco, sentieri, silenzi) contrasta con le emozioni umane.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

A Vienna, oggi. Alex fa da guardaspalla a un boss della malavita che campa soprattutto proteggendo prostitute. Tamara è una prostituta ucraina coinvolta in quel giro e sua amante, a tal segno innamorata di lui da volerlo seguire mentre rapina una banca. Con il risultato, però, che un poliziotto, inseguendoli e sparando, la uccide. Alex, affranto, ripara in campagna sulle rive di un lago, dove suo nonno [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Dramma austriaco pluripremiato (da Berlino a Palm Springs, ad altri 34 festival internazionali). Da consigliare soprattutto a chi, contro la standardizzazione corrente dei prodotti, cerca un cinema di tensione etica che sappia interpellare la coscienza individuale. Due coppie; la città e la campagna. Nel quartiere a luci rosse di Vienna si prostituisce l' ucraina Tamara; che ama, ricambiata, Alex, [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Chissà perché in tutti gli horror c'è qualcuno che taglia l'erba del prato. È questa anche la prima immagine del film di Gotz Spielmann in corsa agli Oscar per il miglior film straniero. Non è la prima volta, il regista austriaco è già stato selezionato con Lo Straniero (1999) e candidato con lo «scandaloso» Antares (2004) che aveva scatenato molte polemiche per le scene di sesso ( poco sensuali a [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Le acque placide di un lago vengono agitate dal lancio di un oggetto misterioso. Cosa sarà? Pazienza: la vendetta è un piatto che si mangia freddo, bisognerà aspettare la seconda parte di Revanche - Ti ucciderò. L'ex detenuto Alex (Johannes Krisch) vuole scappare con l'amante prostituta Tamara (Irina Potapenko), che ha problemi col capo del bordello in cui lavora.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Un goffo rapinatore è migliore di un poliziotto buon tiratore e sterilmente coniugato? È l'interrogativo retorico che regge Revanche (rivalsa) di Goetz Spielmann. Il cinema austriaco continua così a demolire i princìpi borghesi con un astio pari solo a quello del cinema danese e di certo cinema australiano. Il film di Spielmann arriva da noi con tre anni di ritardo, perché ora è «nominato» agli Oscar. [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
giovedì 25 febbraio 2010
Gabriele Niola

La domenica al cinema il lunedì all'inferno Crocefissi, preghiere, messe, peccati e punizioni. Pur non essendo al centro dello svolgimento di Revanche la religiosità e il rapporto con leggi e morali divine costituiscono una chiave di lettura sottolineata [...]

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