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Revanche - Ti ucciderò |
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Un film di Götz Spielmann.
Con Johannes Krisch, Ursula Strauss, Andreas Lust, Irina Potapenko, Johannes Thanheiser.
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Titolo originale Revanche.
Thriller,
durata 121 min.
- Austria 2008.
- Fandango
uscita venerdì 5 marzo 2010.
MYMONETRO
Revanche - Ti ucciderò  
valutazione media:
3,39
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Davvero un bel film!
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| mercoledì 3 marzo 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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E interpretato da bravissimi attori. La storia è incentrata sul dolore del protagonista per la perdita della compagna amata e sul desiderio di vendetta nei confronti del poliziotto che l'ha uccisa, in una rapina ideata dal protagonista stesso per risolvere i problemi economici della coppia. Tutto il film segue il percorso interiore dell'uomo, in fondo un buon diavolo che ha avuto un'idea disgraziata, e i suoi rimorsi per aver coinvolto la donna che lo aveva avvertito di non imbarcarsi in una storia più grande di lui. Parallelamente viene descritto il rimorso del poliziotto e il suo rapporto con la moglie da cui non riesce ad avere figli. Le storie si intersecheranno, con vari risvolti. L'umanità di fondo del protagonista, nonostante il desiderio di vendetta, è il leitmotiv del film. Il momento culminante l'incontro dei due uomini nei pressi di un lago della campagna viennese. A differenza di quello che ho letto in una recensione, in quell'occasione nel colloquio fra i due, l'uomo capirà dalla domanda che il poliziotto rivolge idealmente al rapinatore non solo il suo dolore, ma soprattutto il proprio sbaglio, ossia aver coinvolto ed esposto ad un così grande rischio la propria amata, divenendo così altrettanto colpevole della sua morte. Il giudicatore si trasforma in quel momento implicitamente in giudicato e corresponsabile. Il lancio della pistola nel lago e la folata di vento che lo imbianca a coprire metaforicamente ogni proposito omicida è una scena visivamente splendida. Come molto belle sono le scene di rabbia sfogata nel taglio violento della legna, cui l'uomo ricorre in parte per coprire la propria posizione aiutando un vecchio e genuino zio dalla mentalità di altri tempi. Il tutto integrato in una campagna splendida che fa da degno contorno all'elaborazione del proprio lutto. Bella anche l'idea di non inserire assolutamente alcuna musica, lasciando che siano i suoni naturali ad avvolgere la storia, arricchendola di veridicità. Ho trovato anche adeguati i tempi della storia stessa, nella misura in cui un dolore ha necessità di fare il suo corso per essere superato. In sintesi un film davvero da vedere. E ancora grazie a MyMovies per una bellissima iniziativa come quella dello streaming in anteprima.
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