Giulia non esce la sera

Film 2008 | Drammatico, 105 min.

Regia di Giuseppe Piccioni. Un film Da vedere 2008 con Valerio Mastandrea, Valeria Golino, Sonia Bergamasco, Domiziana Cardinali. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2008, durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 27 febbraio 2009 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,98 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 giugno 2010

Il finalista di un prestigioso premio letterario si innamora di una misteriosa e affascinante. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 3 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Giulia non esce la sera ha incassato 875 mila euro .

Consigliato sì!
2,98/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 2,95
CONSIGLIATO SÌ
Storia di un amore abortito e assoluto dentro l'acqua e fuori dal mondo..
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 27 febbraio 2009
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 27 febbraio 2009

Giulia è un'istruttrice di nuoto in libertà vigilata e compromessa col mondo, Guido uno scrittore con una debole vocazione che cerca un coinvolgimento col mondo. Si incontreranno ai bordi di una piscina: lui vuole imparare a nuotare, lei non vuole affondare. Giulia ha una figlia adolescente che rifiuta il suo affetto e non le perdona di averla abbandonata, Guido una ragazzina introversa che si accompagna a Filippo, un coetaneo compassato che legge Kafka e ascolta Richard Anthony. Autore di libri che nessuno conclude, Guido proverà a dare senso e intenzione ai personaggi di un romanzo soltanto abbozzato e alle persone che abitano la sua vita mai spesa.
Sono passati cinque e lunghissimi anni dall'ultimo film di Giuseppe Piccioni, autore di un cinema sommesso e sempre discreto, luce degli occhi in una produzione nazionale (s)finita e prevedibile. È certamente ingiusto definire il valore di opere cinematografiche sulla base dello scarto che evidenziano nei confronti di altri film, eppure non si può negare che Giulia non esce la sera si imponga per la sua capacità di guardarsi attorno, di comprendere meglio ciò che accade (soprattutto) in Italia, di mettere in discussione l'identità dei personaggi e di uscire "dalla chiusura domestica".
Giulia e Guido sono personaggi possibili che oscillano tra apertura e chiusura, sembrano sempre sul punto di aprirsi e di aprire ma poi ricadono nella "sicurezza" abitudinaria di una routine carica di solitudini e ostruzioni. Piccioni prova ad agevolare i rapporti e ad aprire varchi scegliendo, non a caso, un luogo-soglia liquido in bilico tra pubblico e privato. Le sue inquadrature privilegiano punti di vista che incorniciano Giulia e Guido davanti o dietro i vetri, fuori o dentro l'acqua, mettendo in contatto interno ed esterno. Ma la relazione si rivelerà per entrambi come un'occasione perduta, una tensione verso l'altro che si ripiega su se stessa e sul proprio inevitabile scacco.
Il Guido in sospeso di Valerio Mastandrea non riesce a intervenire sul mondo con la sua arte, è insofferente alle pratiche dell'editoria ma ugualmente le asseconda. Il suo scrivere è fine a se stesso e produce un surrogato di esperienza, non riproduce mai la sostanza delle cose. Giulia sopravvive come antidoto a una perdita di libertà e di maternità. Due vite lontane, le loro, eppure adiacenti ai bordi di una piscina. Il caso, in forma di lezioni di nuoto, costringe i loro corpi nello stesso elemento e le loro anime a fare i conti con tutto ciò che non hanno mai saputo o immaginato.
Piccioni scava con precisione e senza nessuna enfasi dentro la complessità della privazione (di maternità da una parte e di creatività dall'altra) di Giulia e di Guido, differentemente percepita, elaborata, disprezzata. Il film si insinua nei segni che dicono la difficoltà di una vita da vivere ancora e nonostante tutto. A raffreddare l'emozionalità calda del frangente e l'attimo della definitiva costrizione dei protagonisti a un destino che hanno volontariamente scelto per loro c'è l'acqua, l'acqua che fluidifica il rapporto dopo un lungo corteggiamento. Ma la loro storia, abortita o assoluta, non andrà oltre l'istantaneità dell'attimo e non si dibatterà contro la propria dissoluzione.
L'unico movimento possibile è il moto oscillatorio, avanti e indietro, dentro (Giulia) e fuori (Guido), senza nessuno spostamento reale. Senza la capacità di uscire dal proprio io e dal proprio disagio, senza la volontà di aprirsi al contatto col mondo fuori e con l'altro.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 24 ottobre 2014
darkglobe

Giuspeppe Piccioni è uno dei pochi registi italiani capaci di condurre la rappresentazione dei sentimenti e delle relazioni umane alle vette del lirismo cinematografico intimista ed esistenziale. In questo film, in cui il suddetto è sia regista che co-sceneggiatore, si sviluppa il racconto di uno scrittore "per caso", Guido (Valerio Mastrandrea), che si lascia vivere nel continuo [...] Vai alla recensione »

martedì 9 giugno 2009
alessio altieri

Ovattato film di Giuseppe Piccioni nel quale i due attori protagonisti, Mastandrea e Golino rendono il tutto più speciale. Guido(Mastandrea) è uno scrittore apatico, che affronta con apparente disinteresse la vita. Vive con distacco anche fatti teoricamente molto importanti come la possibilità di vincere un premio letterario e il trasloco tanto invocato dalla moglie.

giovedì 14 maggio 2009
costcla

Diciamo che il film è noioso,decisamente inverosimile,falsamente filosofeggiante...però il mondo di oggi in fin dei conti non è così? tra gli attori ottima la recitazione della famiglia Montani,compreso lo spettacolare fidanzatino della figlia...pessima quella della famiglia di Giulia (sempre troppo sopra le righe,compresa la sempre brava Golino...

mercoledì 13 maggio 2009
dario adamo

Il nuoto è sempre stato considerato uno sport completo: tonifica i muscoli del corpo in maniera omogenea, fa bene alla schiena, ottimo per il cuore ed è un eccellente antidoto contro l'antiestetica cellulite. Ma forse doveva ricomparire Giuseppe Piccioni, dopo cinque anni d'assenza dal suo ultimo La vita che vorrei (2004), per farci scoprire le possibilità nascoste della piscina come luogo non solo [...] Vai alla recensione »

martedì 4 giugno 2013
Filippo Catani

Guido è uno scrittore introverso e insicuro. Candidato a un premio letterario, l'uomo si trova a fronteggiare una situazione familiare che lo sta portando alla separazione dalla moglie. L'uomo ha una figlia adolescente con cui fatica a comunicare e che è fidanzato con un ragazzo intelligente ma introverso. La strada dello scrittore si intreccerà a quella di Giulia insegnante [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 dicembre 2012
gianleo67

Scrittore quasi per caso e senza qualità, Guido attraversa una crisi professionale e coniugale che lo vede padre e marito distratto e assente. Il suo incontro con la problematica istruttrice di nuoto della figlia, una detenuta con permesso di lavoro diurno, sembra ridestare in lui un rinnovato entusiasmo per la vita ed il lavoro. Ma le reciproche indecisioni e diffidenze faranno divergere [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 agosto 2012
ultimoboyscout

Film decisamente sui generis, in cui l'azione è molto meno importante dei personaggi e si svolge quasi per intero all'interno di una piscina. Perchè proprio in acqua la sospensione dal mondo che sta fuori è totale ed è ciò che serve ai due protagonisti: splendida Valeria Golino, Giulia, istruttrice di nuoto in semilibertà che la sera non esce perchè [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 luglio 2010
balcazar

Bel film, ben confezionato, ottimi attori, bella e brava la protagonista (come sempre), trama coinvolgente ma... c'è qualcosa che non convince, è un film che non riesce ad andare avanti, s'inceppa, la trama è troppo lenta; è molto introspettivo ma non convince fino in fondo. Forse vuol essere un film "impegnato", sarebbe meglio non lo fosse, potrebbe scorrere [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 luglio 2010
Gaara

Il protagonista, Guido Montani, interpretato da un compassato Valerio Mastrandrea, è un affermato scrittore di nicchia, riconosciuto come tale da un pubblico maturo, a causa del suo modo di scrivere e di plasmare personaggi. . Non sa com'è diventato scrittore ed in maniera poco consueta, ma al contempo affascinante, dichiara di iniziare a scrivere a partire dai suoi personaggi, cercando di attribuirgli [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 marzo 2010
Francesco2

Una delle critiche mosse a molto cinema italiano contemporaneo è di aver guardato solo al suo "Ombelico",perdendo il contatto con la realtà che lo e ci circonda per costruire "gruppi di famiglia in un interno" noioso ed autoreferenziale. Da questo punto di vista l'operazione di Piccioni, che fra l'altro sfrutta forse una delle migliori Golino che abbia mai visto, è una pseudo-trasgressione rispetto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 gennaio 2010
Fulvia

La trama era ben imbastita, ma i dialoghi e i personaggi hanno reso questo film, secondo il mio parere, molto noioso.Mi sono persino addormentata! Peccato, poteva essere di gran lunga migliore, i contenuti c'erano. Voto un 4

sabato 19 settembre 2009
brownie

Finalmente u bel film italiano, come se ne vedono pochi ultimamente. Grandi attori come la Golino e MAstandrea riescono bene nel descrivere il profondo dell'essere umano. Un film che colpisce i più ottimisti e speranzosi per dare una visione più realistica della vita, fatta anche di disagi e falimenti. Dite no al lieto fine.

lunedì 14 settembre 2009
lucio

Perchè i cosidetti "film d'autore" devono essere lenti, noiosi e con una trama piatta? Questo film sembra non saper dove andare, i personaggi hanno poco da dire e le storie che li circondano sono insipide. La golino brava, ma poco interessante, Mastandrea monocorde, non interpreta mai, non recita è sempre lo stesso qualunque cosa faccia, veramente poco credibile. Che palle, altra due ore perse.

giovedì 17 luglio 2014
Lavie

Film da vedere, toccante e frastornante, con ottime interpretazioni degli attori, in particolare la Golino è fantastica, riesce a rendere reale un personaggio assolutamente marginale. è bello constatare che di buoni film italiani ce ne sono e se ne fanno ancora. Lo consiglio vivamente, tranne a coloro che amano le americanate!

mercoledì 9 settembre 2009
paride86

Senza infamia e senza lode. "Giulia non esce la sera" è un film lieve e interessante, che si distingue per talento registico e narrativo; su questo piano, infatti, la storia procede attingendo al surreale e alle associazioni di idee ma, purtroppo, ha dei grossi limiti per quanto riguarda un vero approfondimento dei temi trattati. Il centro della narrazione è la solitudine e la difficoltà di comunicare, [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 settembre 2009
GiuseppeTraina

Ieri sera ho visto un film che non è tratto da un libro, ma che parla di libri, che si leggono e che si scrivono. S'intitola "Giulia non esce la sera", l'ha girato uno dei miei registi preferiti, Giuseppe Piccioni. E' interpretato da Valerio Mastandrea (straordinario!), da Valeria Golino e Sonia Bergamasco, e da un terzetto di magnifici adolescenti, oltre che da Piera degli Esposti nel ruolo, un po' [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 luglio 2009
Luviana

Vado diritta al succo: fa schifo. Malamente ricco di tutti gli orpelli delle riviste in...di lusso..di arredamento. Brutta copia di spot pubblicitari..anche sportivi. Che dire...non mi limito..UN VERO SCHIFO DI FILM...senza non dico IDEE ma manco lo sforzo di partorirle..e qualcuno ha scritto in questo forum che ha una aurea francese... con tutto il rispetto.

mercoledì 15 luglio 2009
lucepuc

..

FOCUS
INCONTRI
martedì 24 febbraio 2009
Marzia Gandolfi

Ci è mancato Giuseppe Piccioni. Ci è mancato il suo cinema sommesso e sempre discreto. Ci sono mancate le sue scenografie credibili, la sua fotografia coerente alla storia e il suo coraggio di mettere in scena uomini e donne che hanno qualche "mancanza", che non posseggono l'efficienza media richiesta oggi dal mondo e dal mercato. Ci sono mancati, ancora, i suoi personaggi fuori dal mondo e col cuore al verde.

Frasi
la felicità è la tristezza che fa le capriole
Una frase di Guido Montani (Valerio Mastandrea)
dal film Giulia non esce la sera - a cura di giorgio
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Nel faccia a faccia che caratterizza da sempre i film di Giuseppe Piccioni, incontro fugace tra due persone che non sarebbero destinate a frequentarsi (la ragazza dell'amico, la suora...), ora è la volta di uno scrittore in crisi e una detenuta in libertà vigilata. Pur cambiando interpreti e sceneggiatori, la storia che vuole raccontare è sempre quella dell'impossibile affinità, ma non si tratta di [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Giuseppe Piccioni cerca sempre nelle storie e nei personaggi il proprio modo di essere. Da autore alla maniera della nouvelle vague usa il cinema come un diario intimo, scava nei sentimenti e nelle relazioni interpersonali, e "l' inattualità" ricercata di quel che narra e mette in scena lo allontana (è quello che vuole, ma non è mai sicurissimo di volerlo veramente) dai riflettori puntati sui cosiddetti [...] Vai alla recensione »

Alberto Castellano
Il Mattino

Al suo ottavo film, Giuseppe Piccioni continua a parlare di sentimenti e ad esplorare l'animo umano. «Giulia non esce la sera» mette in corto circuito affettivo ed esistenziale un uomo e una donna dalle vite e dalle aspettative molto diverse tra loro. Guido è uno scrittore di successo il cui ultimo libro è entrato nella cinquina dei finalisti di un prestigioso premio letterario.

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Giuseppe Piccioni adotta il microcosmo morettino - l'intellettuale in crisi creativa che sogna di fare un musical, la piscina come liquido amniotico per adulti, un matrimonio stanco, una figlia imbarazzante, un'amante difficile - e ne fa Giulia non esce la sera. Valeria Golino è Giulia, assassina in semilibertà che incontra un romanziere giù di corda.

NEWS
VIDEO
mercoledì 25 febbraio 2009
 

Non ci si impegna più per cambiare il mondo A cinque anni di distanza da La vita che vorrei, torna Giuseppe Piccioni con Giulia non esce la sera, una commedia drammatica e romantica che vede protagonisti un'inedita coppia composta da Valerio Mastandrea [...]

winner
miglior canzone
Nastri d'Argento
2009
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