Barbarossa

Film 2008 | Drammatico, +13 139 min.

Anno2008
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata139 minuti
Regia diRenzo Martinelli
AttoriRutger Hauer, Raz Degan, Kasia Smutniak, Hristo Shopov, Cécile Cassel, Antonio Cupo Angela Molina, F. Murray Abraham, Gian Marco Tavani, Enzo Saponara, Christo Jivkov, Elena Bouryka.
Uscitavenerdì 9 ottobre 2009
Distribuzione01 Distribution
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 1,77 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Renzo Martinelli. Un film con Rutger Hauer, Raz Degan, Kasia Smutniak, Hristo Shopov, Cécile Cassel, Antonio Cupo. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2008, durata 139 minuti. Uscita cinema venerdì 9 ottobre 2009 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 1,77 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 24 novembre 2017

La vicenda si svolge nelle terre dell'Italia del Nord soggette al dominio dell'Imperatore tedesco Federico detto Barbarossa. In Italia al Box Office Barbarossa ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 835 mila euro e 402 mila euro nel primo weekend.

Consigliato assolutamente no!
1,77/5
MYMOVIES 1,50
CRITICA 1,20
PUBBLICO 2,62
CONSIGLIATO NO
Dietro le eccellenti abilità di produttore di Martinelli non si ritrova la capacità di scrivere una sceneggiatura originale.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 7 ottobre 2009
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 7 ottobre 2009

Anno 1158. Nelle campagne intorno a Milano un ragazzino, Alberto da Giussano, salva la vita a un cavaliere che gli donerà un pugnale: è l'imperatore Federico I di Hohenstaufen. Il giovane Alberto torna dalla famiglia mentre Federico si sente dire da una veggente che la falce gli procurerà la sconfitta e l'acqua la morte. Alberto, cresciuto, si innamora di Eleonora considerata una fanciulla strana e in grado di 'sentire' ciò che accadrà. Federico invece porta all'altare la sposa bambina Beatrice di Borgogna e avverte come ineludibile l'esigenza di sottomettere i liberi comuni italiani a partire da Milano che verrà assediata e rasa al suolo anche grazie al tradimento del milanese Siniscalco Barozzi. Alberto vede morire i fratelli e tenta di uccidere l'imperatore che, riconosciuto in lui il suo salvatore di un tempo, lo lascia libero. Alberto però non demorde.
Il recensore nell'affrontare questo film si trova dinanzi a un bivio: leggerlo politicamente o sul piano cinematografico? Non è possibile esimersi dall'affrontare entrambi i percorsi. Perché è vero che Martinelli ha cercato in extremis di farne un manifesto di libertà tout court ma l'apparato 'politico' messo in essere per la prima mondiale (con tutti gli esponenti della Lega e il Presidente del Consiglio presenti non 'in sala' ma nel più evocativo Castello Sforzesco) oltre a un raffinato volume edito dalla Regione Lombardia erano lì a smentirlo. Non poteva quindi mancare un certo sentore da film di regime (alla Scipione l'Africano tanto per intenderci) in cui alle glorie dell'antica Lega Lombarda si intendeva associare quelle dell'odierna. Il tentativo si è rivelato però di cortissimo respiro perché se la Compagnia della Morte combatté a Legnano contro Federico I Von Hohenstaufen (il nome è ovviamente tedesco e nel film se ne rimarca l'origine) l'odierno movimento politico si trova ad affrontare 'nemici' che parlano la sua stessa lingua anche se non i suoi stessi (innumerevoli) dialetti padani. Quindi il panorama storico-politico è da considerarsi totalmente non omologabile anche se è un peccato che la Compagnia della Morte vestisse di nero. Il verde le avrebbe donato di più.
Detto ciò veniamo al film che si avvale di quello che è ormai una sorta di marchio autoriale: un film di Renzo Martinelli. Chi scrive aveva apprezzato il coraggio controcorrente di Porzus. Progressivamente però il regista brianzolo ha affinato le proprie innegabili doti tecniche convogliandole nel più tranquillo ma assolutamente meno creativo alveo del conformismo narrativo.
Perché Barbarossa avrebbe potuto diventare al contempo un Braveheart padano e l'occasione di riscossa per il kolossal made in Italy. Ma il film di Gibson viene emulato solo sul piano di una battaglia che si protrae con la sola finalizzazione di mostrare il maggior numero di scorrimenti di sangue possibili. Il kolossal invece viene soffocato nella culla (anche se le potenzialità ci sarebbero state) da una sceneggiatura nei confronti della quale Elisa di Rivombrosa diventa un classico. Perché il Luca Ward della serie tv diretta da Cinzia Th. Torrini era un cattivo infinitamente più sfaccettato del digrignante Murray Abrahams la cui iperbolica e proterva libidine viene seguita, anche nel sottofinale, a danno del nucleo centrale della storia. Se a Federico I viene concesso qualche spiraglio di umanità (anche se ci risulta che nella sceneggiatura il personaggio avesse molti più margini di sviluppo svaniti nel montaggio) Alberto da Giussano (già di per sé personaggio probabilmente leggendario) evolve (o involve?) in un modo che lascia perplessi (per usare un eufemismo). Di inquadratura in inquadratura si fa sempre più 'libero', selvaggio ed esagitato con lo sguardo truce di chi quando grida la parola "Libertà" la confonde con "Vendetta". Ovviamente Roma, quando Federico la raggiunge, non può che essere 'debole e malata' tanto che vi scoppia la peste mentre l'eroina non può esimersi dall'amare e sposare (con rito celtico?) il 'capo' ed affrontare per lui il martirio.
Insomma il deja vu domina e poco conta sottolineare, come fa il regista, che per la prima volta si è utilizzato in Italia il sistema di "crowd replication" per espandere il numero delle comparse virtuali. Vista l'abilità di Martinelli nel far confluire capitali sui suoi progetti (a proposito, domanda a chi propone gli scioperi del canone: Rai Cinema ha investito solo denaro padano o di tutti?) gli si può riconoscere un'eccellente qualità di produttore. Come sceneggiatore finisce con il rendere ormai un pessimo servizio (non dimentichiamo Il mercante di pietre) alle cause che abbraccia.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 7 gennaio 2011
marco romani

devo dirlo, ho visto questo Barbarossa con tutte le buone intenzioni, senza alcun pregiudizio l'ho visionato con l'aspettativa di gustrami un film ben realizzato, nonostante la brutta fama di essere infarcito di retorica leghista spicciola (ma in realtà è molto peggio di così). La pellicola inizia subito male proponendoci sequenze lente, confuse e pacchiane nel tentativo [...] Vai alla recensione »

martedì 25 febbraio 2020
ROSMERSHOLM

Rivisto anni dopo l'uscita, se possibile si accresce lo stupore per la mediocrità del film. Resta come una sorta di memento, di un'epoca in cui bastava essere nelle grazie di una ben riconoscibile politica, per farsi finanziare simili trombonate con i soldi della comunità. Il film è talmente mal fatto da non sapere nemmeno da dove cominciare a parlarne.

martedì 13 ottobre 2009
massimo49

Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa fu imperatore del Sacro Romano Impero. Il giorno di Pentecoste, il 17 giugno 1156 Federico sposò a Würzburg Beatrice di Borgogna, figlia unica, del conte di Borgogna Rinaldo III e di Beatrice di Lorena. L'assedio di Milano è un fatto reale. L'esecuzione della distruzione di Milano fu affidata ai nemici tradizionali di Milano: Pavia, Lodi, Como, Cremona. Vai alla recensione »

sabato 10 ottobre 2009
miry83

sono appena tornata e sono ancora emozionata! il film è davvero forte, degan è meraviglioso... altro che sono solo fatti miei! raz è diventato un grande attore e qui ne ha dato prova tenendo testa a rutger hauer. una ricostruzione storica interessante, girato bene, costumi molto belli e curati. ma quando mai in italia si è visto un film così??? lo consiglio vivamente a tutti. buona notte!

sabato 10 ottobre 2009
miry83

penso che questo zappoli ha qualcosa di personale contro martinelli! che recensione orrenda! non rispecchia assolutamente il film! il mio parere è NON FIDATEVI! d'altronde se uno finisce col fare il critico... un tantino frustrato deve essere! Bravo Martinelli!

sabato 10 ottobre 2009
Celsi

Che vi devo dire...ho visto oggi pomeriggio il film e mi è piaciuto...sono rientrato a casa e ho detto al mio migliore amico di andarlo a vedere. Mi ha raccontato di tutte le critiche dei giornali, delle quali io non sapevo nulla e vi devo dire che dal film non me ne ero accorto, anzi... Non voglio stare ne da una parte ne dall'altra, quindi vi posso solo dire quello che penso del film: ho visto un [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 ottobre 2009
ValeBond

è un bellissimo film di "barbarossa" è una legggenda che racconta la storia della notra Libertà con il mitico Alberto da Giussiano l'erore per la LIBERTA' W LA LIBERTA' che ha sconfitto il Federico barbarossa che invade nella nostra città milano allora ci pensa Alberto che si diventa la Lega Lombarda ed nella battaglia di Legnano del 29 maggio 1176.

sabato 10 ottobre 2009
vale81

a me il film è piaciuto moltissimo, finalmente un film italiano che punta in alto! attori molto bravi e battaglie spettacolari. DA VEDERE!

sabato 10 ottobre 2009
vale81

mi fanno arrabbiare i commenti inutili e cattivi di questa gentaccia... sono convinto che non l'avete nemmeno visto il film! ne parlate a priori... è evidente! a livello tecnico e di recitazione è inattaccabile, per questo non argomentate le vostre stupide critiche...

sabato 10 ottobre 2009
Justy

I really appreciated. Vivo in Italia da pocco e finlamente un movie veramente come american style. Thanks.

venerdì 9 ottobre 2009
anacoluto.051

Il film non l'ha ancora visto quasi nessuno, eppure i critici di sinistra hanno già ripreso la scontata campagna denigratoria nei confronti del regista Martinelli, e sempre con il solito vario (e falso) assortimento di argomenti pretestuosi. Per quanti decenni ancora in Italia il riconoscimento della qualità continuerà ad essere umiliato di fronte all'antipatia che troppi ottusi provano per un artista [...] Vai alla recensione »

domenica 11 ottobre 2009
Allende

Finalmente una pellicola italiana interessante. Non capisco tutte le critiche che gli sono state mosse. Gli attori molto bravi, la ricostruzione storica perfetta, i costumi curatissimi e, finalmente una storia d'amore che finisce bene ma non in modo banale. Non è il genere di film che sarei mai andata a vedere perchè troppo cruento, invece mi è piaciuto un sacco.

domenica 21 marzo 2010
Kronos

E' difficile trovar aggettivi per definire questa dilettantesca boiata. Non funziona nulla: sceneggiatura, attori, regia, scenografie, scene di massa ... un disastro. Comunque si ride parecchio: chi ama il cinema trash non lo perda.

lunedì 19 aprile 2010
pattie

Film noioso, lento, scritto, diretto e montato male. Colonna sonora scopiazzata e fotografia da cinema amatoriale (non volendo con questo sminuire il cinema amatoriale!). Più che un colossal è una "barba" colossale.

lunedì 19 ottobre 2009
Gavroche

Allora, sono andato a vedere questo film incuriosito dai tanti discorsi che sono stati fatti intorno ad esso. All' uscita della sala la prima impressione che mi è venuta in mente è stata: ma era un film o un telefilm?? ci saranno altre puntate?. Ecco, in effetti si ha l' impressione di assistere ad un prodotto televisivo ben confezionato ma nemmeno tanto originale.

martedì 3 novembre 2009
Faskyo

A prescindere dalle interpretazioni politiche, il film è proprio brutto. Certo, è sempre soggettivo un giudizio di gusto, una volta che c'è la tecnica. Ma qui è proprio la tecnica che manca. Leggo commenti che parlano di "voluta ricerca di ambientazioni accurate"... ma dove? Ogni scena che coinvolge le mura di Milano è girata sempre con lo stesso unico sfondo, sempre la stessa porta murata, sempre [...] Vai alla recensione »

sabato 10 ottobre 2009
pasti

Non capisco perchè in questo paese,in questa "Italietta"(ahimè quanto mi dispiace usare questo termine),si deve sempre ragionare in maniera dicotomica,dividere nord e sud,ciò che è sbagliato da cio che è giusto,giudicare a prescindere:"tu hai fatto,quello ha detto,tu cosi,quello colà....",che palle!!!questo film a mio avviso molto ben fatto,e chi vi parla è un giovane uomo del sud,racconta dei valori [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 ottobre 2010
filippomart

Nel 1160 d.C., i milanesi stanno per essere invasi dal potente esercito di Barbarossa: dovranno iniziare la loro dura battaglia per la libertà. Fortemente voluto dalla Lega Nord, questo film presenta situazioni già viste, mal copiate e prevedibili. Brutti gli effetti speciali, che rendono il film un 300 all'italiana, ma più povero e noioso" LEGHISTA *

mercoledì 14 ottobre 2009
Mik73

Quasi con amor patrio mi reco a gustarmi il barbarossa..racconta un tratto della nostra storia,parla delle nostre terre,e la cosa mi intriga parecchio..ma di gusto ne ho provato davvero pochino..inquadrature mediocri spesso troppo ravvicinate,ke nn hanno mai dato l idea della grandiosita degli scontri,troppi rallenty superflui,effetti speciali di terza categoria.

martedì 13 ottobre 2009
luigilove

Mi astengo dal dare una sola stella, come sarebbe giusto, solo per smarcarmi da quell'universo manicheo fatto di uno e di cinque, che pare essersi dato convegno attorno alla recensione di questo prodotto dai chiacchierati natali. Lascio da parte le considerazioni politiche ed invito gli altri recensori a fare altrettanto: questo è un sito dove si discute di cinema e non di politica.

lunedì 29 marzo 2010
Prof75

Al di là delle sciocche e faziose letture politiche (che solo certa gente riesce a vedere) il film è davvero un prodotto scadente: scarsa regia, povera sceneggiatura e livello di recitazione da film-tv di serie B. La storia non appassiona, non coinvolge, è piena di buchi narrativi, scollegata e superficiale nella sua lettura storica.

martedì 13 ottobre 2009
tinoprat

Noia mortale e attori decisamente meno che mediocri. Personaggi completamente slegati tra di loro.

venerdì 5 marzo 2010
paolorol

Confermato il record negativo del film: a tutt'oggi (5/3/2010)ha sbaragliato la classifica del sondaggio "Il film più brutto dell'anno" organizzato da La Repubblica! Ben il 42%! Il film più brutto Un'estate ai Caraibi4,2% Scusa ma ti voglio sposare30,6% Barbarossa42,4% Natale a Beverly Hills16,1% Iago4,1% I mostri1,2% Ce n'è per tutti0,8% Aspettando il sole 0,7%

domenica 11 ottobre 2009
Klaudio

il film sicuramente non può essere definito un capolavoro, ma certamente non è l'obbrobrio definito dalla maggior parte delle critiche. Spesso nei commenti non si parla di regia , di sceneggiatura, o di fotografia ma solo di politica. Mi riferisco soprattutto ai giornali di sinistra (vedi l'Unità dove non si parla neppure del film, ma solo dell'anteprima a cui ha partecipato Berlusconi etc.

sabato 24 ottobre 2009
luigilove

Flop al botteghino per "Barbarossa". I leghisti nelle sale sfiancati dai titoli di testa.

giovedì 16 settembre 2010
nicfit

un film inutile e palloso , di scarso interesse storico. fa pensare il fatto che un film "padano" abbia come attori principali extracomunitari (tedeschi israeliani ecc...) e tra la comparse un enorme numero di rumeni. fanno i film con le persone che vorrebbero ricacciare "a casa ? " bho!!

venerdì 16 ottobre 2009
luigilove

Leggo qua sotto un tale che si lamenta della censura da Voi esercitata! Tot capita tot sententiae! Guarda caso io sono dell'avviso contrario, dato che ritengo che, per garantire la credibilità di questo ottimo sito, è indispensabile che vengano allontanati quanti palesemente violano le più elementari regole del civile confronto. Forse mai come per questo film si era assistito ad un tale spiegamento [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 ottobre 2009
LoZioJack

Come si può commentare un NON-FILM?! Inesistente, frammentario, RIDICOLO! Dove hanno studiato recitazione gli "attori"? Al teatrino delle marionette?! Dove hanno speso i 30 milioni di euro?! I cavalli erano 10, i costumi li facevo io con "il piccolo sarto", non hanno pagato gli "attori", non hanno costruito un muretto a secco, non hanno aspettato neanche una giornata di pioggia per recitare (visto [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 ottobre 2009
Scerbanenko

Renzo Martinelli,è ,parafrasando il titolo di un suo film,un mercante di cinema. Riesce,infatti a vendere in modo accattivante ogni suo film. Anche qui,con questo film sul "Barbarossa" compie un'operazione geniale,politica,furba,fuori da ogni logica. Poi,tutto un altro discorso è quello che si vedrà sullo schermo,ma l'idea è che comunque molti saranno incuriositi e accorrerranno.

venerdì 2 ottobre 2009
Gus da Mosca

Minculpop!

domenica 7 marzo 2010
franco1944

Non ho potuto trattenermi ad evocare la straodinaria lettura di MESTIERE DELLE ARMI !!  Olmi conosce bene il suo mestiere, aritgiano onesto e serio,  e il suo lo rivedo per piacere filologico visivo-  MAGNIFICO- e la coerenza e onestà storica, mai alla ricerca di spettacolare imitazione, di americanate. L'unico possibile riscatto lo tenta  Hauer  -  lo si sentiva [...] Vai alla recensione »

domenica 3 agosto 2014
Kanep

L'ho visto stanotte e già rimpiango i dieci euro spesi per il blu ray. Qui la politica non c'entra nulla, il film è veramente mediocre, a tratti addirittura comico ma di una comicità involontaria e non voluta. Mi è spiaciuto proprio per Hauer e Abraham, due grandi attori coinvolti in un progetto che lascerà una macchia sulla loro carriera.

venerdì 23 ottobre 2009
stefano73

mancherà di sceneggiatura o bravura di alcuni attori ma mi da fastidio come questo film venga associato ai leghisti attualmente schierati nell'Italia di oggi. Il film racconta di uno scontro realmente accaduto senza far riferimenti alla situazione di oggi. Il film si può vedere e non annoia. Spettacolare e scenograficamente valido per essere di Italiano in tutto. Stefano73.

sabato 17 ottobre 2009
stefano73

Martinelli e cast bravi a mettere insieme un film tecnicamente e scenograficamente spettacolare. Quasi all'altezza dei film americani. Qualche punto in meno al doppiaggio e alle interpretazioni. Raz De Gan (Alberto da Giussano) avrebbe dovuto mantenere la sua parlata come gli altri interpreti...non ho mai sopportato il doppiaggio per attori italiani.

domenica 11 ottobre 2009
Paolo T.

Oltre a non avere una gran cultura cinematografica, vedo che i giovani leghisti non hanno nemmeno un gran senso della correttezza (vabbè, questo lo avrei dovuto dare per scontato). Votare due volte è un modo per supplire all'intelligenza mancante? Sono davvero scontento che il sistema lo consenta.

sabato 26 gennaio 2013
g_andrini

I tempi cambiano... Le ambientazioni sono belle, e, anche se è storia passata, rimane piacevole. Questa volta assegno due stelle, ma ho passato due buone ore.

sabato 24 ottobre 2009
merzyana

“Premio Oriana Fallaci” anno 2009 al regista Renzo Martinelli ”Per la professionalità e il coraggio nell’affrontare temi che contribuiscono mantenere vive le coscienze su argomenti considerati politicamente scorretti”. Filmografia - Nel 1993 realizza “Sarahsarà”, film ambientato in Sudafrica che racconta la vicenda, realmente accaduta negli anni ’60, di una bambina diversamente abile che dimostra un’attitud [...] Vai alla recensione »

domenica 18 ottobre 2009
merzyana

""Davanti al cinema "Adriano" di Roma, dove si proiettava il film "Barbarossa" di Renzo Martinelli, la CGIL ha organizzato un presidio contro il diritto dei cittadini di scegliere liberamente che cosa vedere."" "Una manifestazione a Roma, ieri pomeriggio, davanti alla sala dove si proiettava il film di Renzo Martinelli." "Cinema presidiato da un gruppo di iscritti all'Associazione dei Generici Italiani, [...] Vai alla recensione »

martedì 13 ottobre 2009
merzyana

Scusate, potreste per gentilezza postare un link con l'articolo di "Il giornale" da cui sarebbe stata copiata la recensione di massimo49?

giovedì 21 aprile 2011
g_andrini

Premetto che non sono leghista. E' un film quasi colossal, con investimenti importanti. E' un film italiano, e questo è un altro merito. La sceneggiatura è ottima, bella la fotografia. Certo, ci sono contaminazioni "politiche" evidenti, ma basta un pò di spirito critico per valutarlo correttamente.

martedì 18 maggio 2010
graisano

Ogni nuova uscita di Renzo Martinelli e' destinata a provocare polemiche e rigetti non guidati da corretta analisi: e' da "Vajont" e passando per "The walking mountain" che il regista si trova bersagliato da pubblico e critica. Anche "Barbarossa" e' un omaggio a certa visione politica, in questo caso la Lega Nord di Bossi, o e' un prodotto coerente con la visione complessiva del regista? [...] Vai alla recensione »

sabato 17 ottobre 2009
merzyana

Buongiorno a tutti, lettori e gestori del sito. Proverò oggi a riproporre un mio commento che avevo qui postato qualche giorno fa e che mi era stato censurato (senza alcuna nota o comunicazione al riguardo). A proposito, è singolare il fatto che questo sito applichi la censura e in ogni caso i gestori del sito sono regolarmente in possesso dei miei dati anagrafici, indirizzo email e quant'altro.

martedì 13 ottobre 2009
merzyana

L'ho visto. Di seguito ecco le mie impressioni a caldo (poi, eventualmente, farò seguire domani o dopodomani una mia modesta recensione). Il film è godibile. Ha pregi e difetti. Dura, al netto, 2hh10' - 2hh15. Tra i difetti (non troppi) c'è quello che nonostante un budget alto (pare, almeno) non ci sono soluzioni all'altezza per quanto concerne la ricostruzione delle mura e, credo, delle montagne. Tra [...] Vai alla recensione »

sabato 24 ottobre 2009
merzyana

[segue] ... Nel 2005 produce e dirige il film “Il Mercante di pietre”, che uscirà l’anno successivo suscitando numerosissime polemiche da parte dei politicamente corretti a causa del tema trattato, il conflitto tra islam e Occidente. Nel 2007 dedica alla figura del campione dei pesi massimi di pugilato Primo Carnera il film “Carnera - The Walking Mountain”, che verrà presentato in anteprima mondiale [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2009
merzyana

"Barbarossa" di Renzo Martinelli e "Alza la testa" di Alessandro Angelini hanno favorevolmente impressionato i buyer e i broadcaster giunti al Festival Internazionale del Film di Roma per il mercato dell'audiovisivo. La versione cinematografica del kolossal di Martinelli è stata acquistata da distributori di Repubblica Ceca, Slovenia, Bulgaria, Russia (tutti territori ex Urss), Olanda e [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2009
sumendo

A "Mattino Cinque", intervistato da Claudio Brachino, Renzo Martinelli ha risposto che il film è costato poco più di 9 milioni di euro, di cui solo 1,5 circa messi dallo Stato. Dunque... niente 30 milioni... nè di euro nè di dollari... E niente 20 milioni di dollari... E nemmeno 12 (10+2) milioni di euro... Manco a 10 è arrivato! Ma solo 9 milioni di euro (poco più), in totale (totale totale, compreso [...] Vai alla recensione »

domenica 18 ottobre 2009
merzyana

Prima del suo bel "Barbarossa" non conoscevo questo regista. In questi ultimi giorni, spinto anche dalle critiche al film e a lui, sto ripescando e guardando le sue precedenti realizzazioni. Venerdì ho guardato "Porzus", che ho trovato bello. Ora sto guardando "Vajont", che sto trovando bello. Direi addirittura "molto bello", visti anche l'argomento e lo spessore del film (anche per "Porzus" posso [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 ottobre 2009
gianfurio

Martinelli ha realizzato nel 2001 un film passabile, Vajont, ma per il resto la sua filmografia è desolante.Il fatto che gli abbiano affidato la direzione di questo "Barbarossa"pare inconfutabilmente legato alla sua non nascosta appartenenza politca, dato che il film è di fatto uno spottone per la Lega Nord. Bossi tempo fa si recò a teatro,per assistere all'opera di Giuseppe Verdi "I Lombardi alla [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 ottobre 2009
carloccio

E' da un paio di giorni che ho cominciato ad affezionarmi alla causa "Barbarossa"...Sono tornato in Italia da poco e posso dirvi che non ho mai visto in nessun altro paese al mondo un'invidia, una cattiveria, una voglia di vedere crollare gli altri non della propria "family" come vedo quì in Italia... Quì vedo gente che si picchia negli stadi perché un altro ragazzo tifa per un'altra squadra, vedo [...] Vai alla recensione »

martedì 6 luglio 2010
Vittorio

Pensavo fosse un mattone noioso ed invece è comunque un film interessante, con delle buone trovate.... Certo i mezzi sono quelli che sono e anche le recitazioni sono alquanto forzate...pero' nonostante questo è un film che SI PUO' VEDERE!!

FOCUS
CELEBRITIES
martedì 6 ottobre 2009
Stefano Cocci

Un bel giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana". Forse il modo per raccontare l'attore reso celebre da uno dei monologhi più importanti della storia del cinema è un altro monologo, ottenendo un accostamento irriverente. Però, per Rutger Hauer non basta, o non solo, il Roy Batty di Blade Runner. "Io ho viste cose..." disse ma Hauer ne ha viste davvero tante di cose perché, dopo un'infanzia passata con le tre sorelle e la governante con cui i genitori, attori drammatici, li lasciavano durante le loro lunghe tournée, decise di seguire le orme del nonno, capitano di lungo corso, [...]

FOCUS
lunedì 5 ottobre 2009
Pino Farinotti

Alla rappresentazione di Barbarossa era presente la Lega. Sullo schermo, quella lombarda costituitasi a Pontida nel 1167 e che il 29 maggio del 1176 sconfisse a Legnano Federico I Hohenstaufen, imperatore del Sacro Romano Impero. Nella platea del magnifico cortile dello Sforzesco c'era la Lega di Bossi: il leader e poi senatori e ministri. E c'erano il Presidente del Consiglio e il sindaco di Milano.

FOCUS
lunedì 11 agosto 2008
Pino Farinotti

Boschi a nord di Milano. Un cavaliere dal costume e dal seguito decisamente importanti, è impegnato in una battuta di caccia al cinghiale. Uno splendido, e pericoloso animale maschio viene trafitto da una lancia lunga. Il cavaliere si avvicina ma il cinghiale non è morto, ha un sussulto e spaventa il cavallo che disarciona l'uomo che, a terra, quasi tramortito, sarebbe trafitto dalle zanne dell'animale ferito a morte, che però viene finito dalla freccia di una balestra.

FOCUS
lunedì 4 agosto 2008
Pino Farinotti

Federico I Hohenstaufen, detto Barbarossa, fu imperatore (1152-1190) del Sacro Romano Impero. Ebbe una concezione ideale, religiosa e totale del ruolo dell'imperatore, il cui destino era assegnato da Dio. Federico non ebbe mai alcun dubbio su questa sua predestinazione. Si riteneva, a tutti gli effetti, con tutti gli avvalli e legittimazioni, il padrone del mondo. Tutte le sue azioni erano concepite in quel senso.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alberto Crespi
L'Unità

Facciamo uno sforzo. Proviamo a dimenticare che Barbarossa è al centro di un'operazione politica orchestrata da Bossi e dalla Lega. Proviamo a dimenticare che c'è stata la ridicola première al Castello Sforzesco, con il Carroccio in grande spolvero, Berlusconi benedicente e alcuni membri del governo (gli ex di An) visibilmente imbarazzati. Proviamo a dimenticare che l'ex ministro Castelli ha chiesto [...] Vai alla recensione »

Roberta Ronconi
Liberazione

Il Barbarossa di Renzo Martinelli pone ai critici cinematografici un serio problema. Una quaestio dirimente. Ovvero: trattasi di un film o di una parodia? Non è una polemica sinistrorsa, il quesito è reale. Iniziamo dall'inizio. Siamo nelle terre del Nord (in realtà, la Romania, dove il film è stato interamente girato), dominate dall'imperatore tedesco Federico I Hohenstaufen, anno 1150 circa.

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Padania e la Germania esistevano già, e pure le tasse esorbitanti (sul grano); in compenso, a Roma c'era la peste. E c'era pure il Signore degli Anelli Alberto da Giussano e la sua Compagnia dell'Anello, o della Morte, che dir si voglia. Un anello con croce e acronimo CDM è pure il gadget del film, ma anche il film è un gadget: di quel vento del Nord, che spira dalla battaglia di Legnano del 29 maggio [...] Vai alla recensione »

Luciana Vecchioli
L'altro

A parte alcune falsità storiche già rivelate dagli esperti (vedere articolo di Franco Cardini sul quotidiano Il Tempo), il film è un noioso polpettone in costume infarcito da una lunga serie di slogan tanto cari alla Lega di oggi. Concetti e parole d'ordine da sempre sbandierati dal Carroccio, che suonano fuori luogo. Al di là delle legittime convinzioni politiche di ognuno, stupisce che un regista [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

L'orgoglio lombardo alla riscossa ha il segno di un anello forgiato nel ferro e gli occhi blu, alquanto spiritati, di Raz Vegan-Alberto da Giussano, l'eroe che trascinò i popoli della Lega Lombarda nella vittoriosa battaglia di Legnano, il maggio del 1167, contro l'oppressore tedesco Federico I detto Barbarossa. Diciamolo subito: il film di Renzo Martinelli che dall'imperatore (Rutger Hauer) prende [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Fare un film intitolato Barbarossa per decantare Alberto da Giussano (Raz Degan) è un bel paradosso. La megalomania siculo-comunista di Baarìa di Giuseppe Tornatore è sfidata dalla megalomania lombardo-leghista di Barbarossa di Renzo Martinelli. Se proprio non potete aspettare che quest'ultima fiacca fiction passi in televisione, sappiate che solo Federico (Rutger Hauer) e Barozzi (Farid Murray Abrams), [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Meno becero di quello che ci si sarebbe potuti aspettare (l'ha commissionato la Lega), meno manicheo dei precedenti film di Martinelli, Barbarossa resta un film tagliato un po' con l'accetta e per il piccolo schermo. La vicenda è quella dello scontro epocale fra l'imperatore teutonico Federico Barbarossa (un regale Rutger Hauer) e Alberto da Giussano (Raz Degan), raccontata come se uscisse dalle pagine [...] Vai alla recensione »

Michele Anselmi
Il Riformista

Facile il tiro al 'Barbarossa', il kolossal che piace tanto alla Lega nonostante sia stato girato in Romania, utilizzando per abbassare i costi (lo fanno anche a Hollywood) comparse derubricate al rango di «zingarume». Il filmone, pensato per la tv e subìto da Raicinema, non è una riuscita, né poteva esserlo. Perché, al di là della committenza politica più o meno manifesta, operazioni di questo tipo [...] Vai alla recensione »

Gaetano Vallini
L'Osservatore Romano

Se l'aspirazione era quella di avere finalmente un eroe di riferimento, in Italia molti simpatizzanti della Lega Nord resteranno delusi dal tanto atteso Barbarossa, del regista Renzo Martinelli, che nelle aspettative avrebbe dovuto fornire, sia pure solo cinematograficamente, un appiglio storico sul quale fondare le loro rivendicazioni. Il film, in uscita con ben 250 copie, ha la pretesa di essere [...] Vai alla recensione »

Alessio Guzzano
City

E' Storia vecchia, ma vi sembrerà di conoscerla. Il 29 maggio del 1176, presso Legnano, l'esercito dell'imperatore Federico I, fattosi incoronare in una Roma pestilenziale, fu sconfitto della Lega Lombarda che aveva giurato a Pontida di ribellarsi a torti e dazi centralisti: il Carroccio vendicò Milano, rasa al suolo dallo stesso Barbarossa. Che qui ha il nobile volto di Rutger Hauer, mentre il mitico [...] Vai alla recensione »

Alberto Castellano
Il Mattino

Alzi la mano chi sentendo parlare di Federico Barbarossa, di Alberto da Giussano, del giuramento di Pontida non è subito andato con la memoria a quei noiosi, nozionistici ripassi scolastici e non ha pensato che è materia ideale per un film fiume televisivo. È proprio da qui che è partito Renzo Martinelli, abile artigiano a suo agio con le megaproduzioni storiche, per questo «Barbarossa» costato 30 [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
martedì 6 ottobre 2009
Stefano Cocci

Torna in un film italiano per Barbarossa Un bel giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana". Forse il modo per raccontare l'attore reso celebre da uno dei monologhi più importanti della storia del cinema è un altro monologo, ottenendo [...]

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