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Il mattino ha l'oro in bocca: storia di un giocatore d'azzardo

Francesco Patierno adatta (liberamente) Il giocatore di Marco Baldini per il grande schermo.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il giocatore

mercoledì 20 febbraio 2008 - Incontri

Il giocatore
La storia di Marco Baldini - dj e storico socio di Fiorello - la conoscono tutti. Chi non ha letto la sua autobiografia, "Il giocatore (ogni scommessa è un debito)", la conosce attraverso i suoi racconti in radio e in tv. Ed è proprio sulle registrazioni originali di Baldini e sui racconti di amici e conoscenti che Francesco Patierno ha basato Il mattino ha l'oro in bocca, film liberamente tratto dal libro. "Abbiamo scelto di raccontare la storia di Baldini mantenendo una certa distanza sia per quanto riguarda l'interpretazione degli attori che per la storia prendendoci delle libertà" ha spiegato il regista. "Ci siamo ispirati maggiormente alle registrazioni di quando lavorava alla radio fiorentina e quelle di Radio Deejay firmate insieme a Fiorello, e in particolare alle loro storie leggendarie raccontate da chi li conosceva".

Interpretare Marco Baldini
Elio Germano: Nel prepararmi a questo ruolo mi sono allontanato da Marco Baldini. Mi sono ispirato ai racconti che ho ascoltato creando un personaggio più da romanzo e da fumetto che non aderente al reale. Aveva poco senso imitarlo e in ogni caso l'imitazione è una tecnica che non mi piace e non utilizzo mai. La storia che viene raccontata nel film è indipendente dal personaggio che conosciamo. Di lui mi è piaciuta la schizofrenia. A mio avviso Baldini è una persona estremamente fragile per via del vizio del gioco ma allo stesso tempo estremamente cinica. Era capace di farsi picchiare da uno strozzino e subito dopo correre in radio a far ridere gli ascoltatori. Come lui anche io in un certo senso sono un giocatore per via del mestiere che faccio. Nel cinema ritrovo il bambino che ero.

Interpretare Fiorello
Corrado Fortuna: Imitare Fiorello è impossibile. Sarebbe stato un suicidio tentare di imitare un imitatore con il suo talento. Sarei uscito sconfitto dal confronto. Per interpretare Fiorello ho preferito non incontrarlo ma parlarci al telefono. Mi ha raccontato i loro cazzeggi dell'epoca, come quando avevano registrato una partita commentata da Fiorello nella sua imitazione di Sandro Ciotti e poi erano andati in giro in macchina con la cassetta a tutto volume, con la gente che non capiva di quale partita si trattasse. Marco e Rosario avevano ricreato l'intimità anche fuori dalla radio e questo li unisce ancora oggi.

Dal dramma alla commedia
Francesco Patierno: La mia opera prima, Pater familias, era un film drammatico. Avevo voglia di fare un film completamente diverso da quello perché mi piace sperimentare sempre nuove strade e acquisire esperienza. Dal momento che nel mio dna c'è un legame molto forte con la verosimiglianza, con Il mattino ha l'oro in bocca ho cercato, parlando di radio e di gioco d'azzardo, di non offendere il vero ma allo stesso tempo di mantenere le distanze con il reale. Ammetto che non amo il gioco d'azzardo, ma per fare questo film ho cercato di farmelo piacere.

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