Lo scrittore Stefan Zweig è costretto all'esilio quando i nazisti prendono il potere in Germania. Mentre gira il mondo sogna sempre di tornare a casa. Espandi ▽
Siamo nel 1934 e lo scrittore austriaco Stefan Zweig è al culmine del suo successo: il mondo letterario è ai suoi piedi. Ma quando i nazionalsocialisti prendono il potere in Germania, e l'Austria ne subisce prepotentemente l'influenza, a Zweig non rimane che la strada dell'esilio. Il suo percorso lo porta dapprima in Inghilterra, dove nel 1938 divorzia dalla moglie Friderike, e poi a New York, Buenos Aires e, infine, in Brasile. Mentre tutto il mondo si premura ad ospitarlo, lo scrittore vorrebbe tanto tornare nella sua terra d'origine.