Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA, Perù |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Leonor Caraballo, Matteo Norzi |
Attori | Ana Cecilia Stieglitz, Filippo Timi, Arturo Izquierdo, Guillermo Arévalo Lurdes Valles, Dominga Valles, Taylor Marie Milton, Disney Lopez, Lizeth Ariana Izquierdo López, Maria Arevalo, Ronald Suarez, Iker Amaya, Micaela Helvetica Saxer, Keyla Marly López Amaringo, Segundo Murayari Canaquiri, Elver Cahuaza Chujutalli, Benedict de Bocos, Elita Piredo Dolly, Michael Intile, Pierre Angello Ramos Isuiza, Susana Saldana Macedo, Sebastiano Mauri, Arman Pardisi, Juan Jose Baca Peréz, Jorge Manuel Pérez Ramírez, Denny Santillan Rojas, Teodoro Rojas, Alison Johana Dreier Ríos, Don Ricardo Torres Ríos, Alan Shoemaker, Wilson Arimuya Tamani, Hector Pinto Vasquez. |
Uscita | giovedì 12 aprile 2018 |
Distribuzione | Lab 80 Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,98 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 aprile 2018
Una donna americana si imbarca in un viaggio dentro la foresta peruviana e trova speranza in una comunità rurale.
CONSIGLIATO SÌ
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Angelina è una giovane donna in cerca di un miracolo. Guarire un tumore inguaribile la conduce in Amazzonia dove trova ricovero e speranza nelle pratiche di uno sciamano e nelle proprietà della ayahuasca, infuso psichedelico che provoca allucinazioni. Le fanno corona i suoni, gli animali e le piante di una foresta che promette visioni e meraviglie. Lontana dalla vertigine contemporanea, Angelina riprende contatto col suo io profondo e si lega ad Arturo, un apprendista sciamano affetto da una malattia degenerativa che lo priverà presto della vista. Compagno di strada e di un viaggio allucinatorio, Arturo vince la paura (della morte) di Angelina.
Sospeso tra finzione e documentario, Icaros: A Vision è un film ibrido, realista e fantastico che documenta lasciando spazio alla magia.
Ferventi credenti della potenza primitiva del cinema, Leonor Caraballo, argentina, e Matteo Norzi italo-uruguaiano, accordano con grazia la tradizione documentaria dei Lumière e la vena illusionista di Méliès, dispiegando un'arte del racconto singolare e affatto lineare. La struttura, nei suoi stili distinti, riflette differenti livelli di realtà. Tagliato in due come il suo titolo, Icaros: A Vision spinge la storia in un mondo parallelo: le visioni dei protagonisti restituite con effetti speciali semplici (occhi luminosi nella notte, pietre fosforescenti), animazione 2D disegnata sul 'tangibile', immagini di sintesi e fotogrammi proiettati sull'acqua.
Ispirato al percorso personale (e prematuramente interrotto) della regista argentina, che aveva un cancro al seno al debutto delle riprese e si è consacrata al progetto fino alla fine, il film accompagna una donna fuori dal mondo civilizzato e dentro un centro sciamanico ficcato nel cuore di una foresta rigogliosa di leggende. Icaros, che prende il titolo dai canti ipnotici e performativi degli sciamani, affronta la paura per superarla, per guarirla. La paura della malattia e della morte per Angelina, la paura della vita e di vivere per Leonardo, interpretato da Filippo Timi che balbetta, vomita e attinge all'energia del proprio spirito per attaccare battaglia.
Le contemplazioni stupefacenti frangono la contingenza del reale in un film che esplora il mondo onirico e i labirinti mentali, tracciati inestricabili resi praticabili dal potere allucinogeno e curativo delle piante amazzoniche. Piante che hanno voce e sentimento, allacciandosi esuberanti e floride all'impenetrabile mistero della protagonista e al rilevante lavoro formale degli autori.
Da consumare al cinema come un rito, Icaros: A Vision induce sogni lucidi e si fa progressivamente anti-narrativo, procurando un effetto fisico, una quiete inaudita e una potenza zen incomparabile. Un cinema mentale quello di Caraballo e Norzi, umile, stregato, semplicemente magico e piantato nell'Amazzonia peruviana.