L'amore che resta

Film 2011 | Drammatico, +13 95 min.

Titolo originaleRestless
Anno2011
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata95 minuti
Regia diGus Van Sant
AttoriHenry Hopper, Mia Wasikowska, Ryo Kase, Schuyler Fisk, Jane Adams, Lusia Strus Chin Han, Jesse Henderson, Victor Morris, Colton Lasater, Christopher D. Harder, Kyle Leatherberry, Morgan Lee, De Ann Marie Odom, Kelleen Crawford.
Uscitavenerdì 7 ottobre 2011
TagDa vedere 2011
DistribuzioneWarner Bros Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,32 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Gus Van Sant. Un film Da vedere 2011 con Henry Hopper, Mia Wasikowska, Ryo Kase, Schuyler Fisk, Jane Adams, Lusia Strus. Cast completo Titolo originale: Restless. Genere Drammatico, - USA, 2011, durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 7 ottobre 2011 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,32 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 7 ottobre 2011

Dramma dai toni dark in cui due adolescenti alle prese con la maturità cominciano a interrogarsi sul tema della morte. In Italia al Box Office L'amore che resta ha incassato 125 mila euro .

L'amore che resta è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,32/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,25
PUBBLICO 3,22
CONSIGLIATO SÌ
Acuto melodramma sullo splendore della mortalità e dell'adolescenza.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 13 maggio 2011
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 13 maggio 2011

Enoch è un adolescente interrotto. Riemerso da tre mesi di coma, ha smesso di frequentare il liceo, si infila 'listato a lutto' nei funerali degli altri ed è legato da profonda amicizia a Hiroshi, un giovane pilota 'suicida' nel cielo del Secondo Conflitto Mondiale. A una cerimonia funebre il ragazzo incontra Annabel, con cui condivide i pochi anni, lo sguardo inquieto, lo splendore della mortalità e un dramma doloroso. Enoch ha perso i genitori in un tragico incidente, Annabel ha un cancro e una manciata di vita da vivere. Deciso a rendere indimenticabile il tempo che resta da abitare e sperimentare insieme, Enoch si vota all'amore e si apre alla vita. Una vita che chiederà inesorabilmente il conto ma che questa volta gli concederà, indulgente e misericordiosa, la bellezza del ricordo.
Rientrato nella provincia senza storia né paesaggio di Portland dalla San Francisco di Milk, eroe civile e leader del movimento di lotta per i diritti degli omosessuali nell'America degli anni Settanta, Gus Van Sant ancora una volta elabora la sofferenza profonda di giovani sensibili, fragili e sempre consapevoli. Consapevoli in Restless della propria mortalità, che sono in grado di simboleggiare e di pensare, costruendoci sopra filosofie, significati, ottimismi e finanche euforie. Intorno a due attori sorprendenti come Henry Hopper e Mia Wasikowska il regista americano produce una storia sentimentale compromessa dalla morte ma che proprio nella morte trova esistenza, eternità e ragione d'essere (vissuta). Evitando qualsiasi retorica e concentrandosi suoi vuoti emotivi che i suoi amanti riempiono differentemente (i libri di Charles Darwin, la battaglia navale), Van Sant lascia che siano i corpi a parlare e a parlarsi. La relazione sentimentale è il centro stabile del film intorno al quale l'autore dispone le cose che vuole raccontare: l'idea della morte che chiama alla vita, il senso del rito e la dimensione del ricordo. Enoch e Annabel sono la coppia di addicted che si abbandona alla morte, lambendola come un gioco dentro la notte di Halloween, rappresentandola nel salotto di casa, sperimentandola e facendone addirittura ritorno. Enoch, sopravvivendo ad Annabel, ne diventa simbolicamente la colonna sepolcrale su cui è scolpito il discorso funebre, che dentro un primo piano scorre le 'fotografie' del loro amore e il valore che quel trascorso sentimentale ha espresso. Se gli adolescenti agiscono la morte, vale a dire pensano alla morte attraverso azioni e sfide, scoprono il fianco e offrono la grande chance, convinti in cuor loro di poterla battere, i protagonisti di Van Sant le danno ospitalità nel territorio dell'amore e dell'eros, 'penetrandola', trapassando, sconfiggendo la propria effimera condizione e puntando dritto all'immortalità degli dei.
Come River Phoenix e Keanu Reeves prima di loro, i giovani protagonisti di Restless sono alla ricerca di un Graal affettivo che nasconde (anche qui) un genitore scomparso o dissimula una privazione. Come Sean Penn scelgono di essere eversivi a colpi di 'dolci baci e languide carezze' dentro un melodramma misurato, senza eccessi e senza ridondanza, dove la morte sancisce l'impossibilità e insieme la possibilità dell'amore felice nel destino dei personaggi. Archiviando il maledettismo, lo scetticismo e il nichilismo materialistico dei suoi giovani ribelli, Van Sant guarda all'universo giovanile con lirico romanticismo, pedinando l'avanzare inavvertibile e assente di Enoch. Enoch addormentato nel sonno del coma, che vive di giorno un mondo notturno, che ha mancato la cerimonia funebre dei genitori e adesso ha bisogno di riparare. Imbucato nei rituali di cordoglio del prossimo potrà rivivere e riprodurre il proprio dolore personale, fino a perdersi nel 'petto da uccello' di Annabel, fino ad amare da morire, fino a dimostrare che non esiste il nulla eterno ma un dolce domani. Dove lo precede solidale e complice il fantasma di Hiroshi, militare-martire e petalo di ciliegio caduto per il capriccio di un imperatore.

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L'AMORE CHE RESTA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 1 marzo 2012
osteriacinematografo

 In un tempo che pare sospeso, Enoch, un ragazzo cupo e silenzioso, vagabonda per la città in cerca di morti da vegliare, osservare, scrutare; egli frequenta i funerali cittadini quotidianamente, alla ricerca di un segno, di un particolare, di una risposta. Durante un servizio funebre incontra Annabel, una ragazza vivace e intrigante che comprende subito l’estraneità del giovane [...] Vai alla recensione »

sabato 8 ottobre 2011
renato volpone

Meraviglioso, originale, emozionante. Un film sulla morte nell'adolescenza, sulla morte e sull'amore. I protagonisti si incontrano e si scontrano ad un funerale, ma nasce una simpatia grande che apre la loro anima alle confidenze. Lei sta per morire e nel cuore di lui nasce il tormento, finchè non capisce che la bellezza del vivere è nelle piccole cose di ogni momento, come sa [...] Vai alla recensione »

domenica 26 agosto 2012
Gianluca_

Lui è Enoch, un ragazzo diverso da tutti gli altri. Dopo una micro-morte di quattro minuti ed un conseguente coma di tre mesi, causati dall'incidente d'auto che ha strappato la vita ai suoi genitori, si risveglia. Al suo fianco c'è Iroshi, aviatore giapponese morto suicida in un attacco kamikaze. È un amico immaginario, che la sua mente sola ha proiettato al suo fianco per permettergli di sopravvivere [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 ottobre 2012
Gaara

Basterebbe la presentazione dei due co-protagonisti del film accompagnata dalla lettura del suo stesso titolo per rendere chiaro il tema trattato: La morte e tutto ciò che resta quando ce ne andiamo. Eppure l’opera – definiamola tale – è un omaggio alla vita e al viverla il più intensamente possibile, nonostante le sfortune e i drammi che possono ostacolarla. [...] Vai alla recensione »

martedì 28 febbraio 2012
Rosario Velardi

Amo particolarmente Van Sant, in questo suo nuovo film riprende un argomento a lui molto caro, l'universo adolescenziale, lo aveva fatto molto bene in Paranoid park ma anche in Elephant man. L'amore che resta è un film "dolcissimo" su come la vita possa essere vissuta intensamente anche quando la morte è dietro l'angolo.

domenica 25 marzo 2012
Miskin

In " Restless" ( "  L'amore che resta ") Gus Vas Sant ritorna sul tema a lui caro della peripezia esistenziale degli adolescenti, ma questa volta l'intensità dei contrasti vissuti in quell'età gli serve per esplorare il tema più generale del sacrificio, destino comune di tutte le esistenze .  La  giovanissima e aggrazziata  Annabel [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 marzo 2012
Julien

Annabel è una malata terminale di cancro, consapevole di avere pochi mesi a disposizione. La sofferenza sembra tuttavia scivolarle addosso e cerca di vivere nel miglior modo possibile il poco tempo che le resta. Enoch ha perso i genitori in un incidente, è stato in coma e sembra che sia anche stato morto per qualche istante: tuttavia sembra odiare sia la vita che la morte.

venerdì 9 marzo 2012
doni64

Film drammatico incentrato sul tema amore.La trama intesessante..coinvolgente per la sua innata drammaticita'..buona l' interpretazione degli attori principali specie della ragazze che..sepur poco addentrata nel suo ruolo di vittima riesce a spuntarla per la sua semplicita' d'animo.Ottima la conclusione seppur tristemente attiva ma lascia una traccia profonda al pubblico.

domenica 9 ottobre 2011
Flyanto

 Film sulla relazione amorosa di due giovani che vivono in un quotidiano contatto con la realtà della morte. Melenso e noioso. Il peggior film, a mio parere, di Gus Van Sant che qui non raggiunge certo il livello del suo "Restless" dove anche era rappresentato il binomio amore-morte con un più alto e seducente risultato.

sabato 24 settembre 2011
krumours

Siamo obiettivi, ci troviamo in un periodo in cui, si voglia per la crisi che stringe le compagnie, si voglia per la pochezza culturale che il primo decennio del nuovo millennio ci ha lasciato, è sempre più difficile essere impressionati da un film; Per questo motivo non son qui a commentare la solita mal riuscita pellicola d'occasione, ma un film che definirei un baluardo di [...] Vai alla recensione »

martedì 18 ottobre 2011
Liver

Non è un film. E' una lunga poesia, che va presa come si devono prendere tutte le poesie. Parla di morte, ma esalta la vita. Commuove, senza essere melenso. Mischia sapientemente l'ironia con il dolore. Con una colonna sonora strana, sussurrata, che interviene quando serve e tace quando è meglio stare in silenzio. Proprio come l'ultimo sorriso di Enoch, quando tutti si aspettano [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 aprile 2012
molenga

Enoch, dopo la morte dei genitori e l'espulsione da scuola, vive con la zia in un limbo luttuoso, si aggira tra funerali di sconosciuti con lo sguardo basso e gioca a battaglia navale con Hiroshi, il fantasma di un kamikaze; conosce annabel, una ragazza malata di tumore al cervello. Lei ha tre mesi di vita, ma l'amore, specie nella disperazione, non guarda al tempo.

domenica 23 ottobre 2011
mattia0702

Ottimo film. Bellissima storia, personaggi ben caratterizzati, splendida fotografia e assolutamente godibile. Uno di quei film da cui esci pensando, misurandoti con un argomento difficile come la morte, che ti costringe a misurarti anche con la vita. Peccato sia stato poco distribuito. 

lunedì 27 febbraio 2012
Nalipa

In quanto da Gus Van Sant il pubblico non si aspetta certo "La delicatezza" Ok. dato l'argomento ossia la morte durante l'aolescenza é stato riguardevole da parte del regista tanto garbo....ma siccome proprio la morte ritengo non sia mai garbata... pensavo che avrebe trattato l'argomento in modo più definito .... M A G N I F I C I entrambi i protagonisti.

lunedì 9 novembre 2009
orazioblur

Qualcuno sa dirmi quando uscirà in Italia?

lunedì 16 settembre 2019
Ennio

Ciò che ammiro in Van Sant è che anche in età avanzata non smette mai di affrontare tematiche originali e lo fa sempre in modo asciutto e per nulla melodrammatico. L'amore a 20 anni con un tumore maligno al cervello è qualcosa che fa troppo male per poterci pensare razionalmente, e dovremmo sempre ringraziare chi ci consente di guardare una tale prospettiva con la consapevole [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 novembre 2012
paride86

L'ultimo, lacrimevole film di Gus Van Sant racconta le storie di due adolescenti emarginati che si incontrano ad un funerale. Si tratta di una storia sdolcinata e piuttosto esile che parla di un amore adolescenziale, puro e immaturo.

venerdì 31 agosto 2012
gabriella

Nelle mattine umide e nebbiose,o nei pomeriggi intrisi di colori crepuscolari e luci impigliate tra i rami degli alberi ormai spogli, Enoch , adolescente solitario, scende nel regno dei morti alla ricerca di tracce dei suoi genitori, scomparsi in un incidente stradale; Enoch non ha potuto assistere al loro funerale, così s’infila a cerimonie funebri di sconosciuti, ( si seppellisce anche lui, in [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 novembre 2011
mancap

ehm... l'amore che resta e restless sono lo stesso film

lunedì 10 ottobre 2011
gioinga

Attori bravissimi e colonna sonora veramente bella, per un film che non convince pienamente. I discorsi risultano fin troppo artificiosi e lo spettatore non viene coinvolto fino in fondo. Peccato!

mercoledì 19 ottobre 2011
gioclast

Film giovanilista, melenso... un tema così importante trattato in maniera superficiale e inverosimile... io ho la sensazione che Van Sant l'abbia girato per contratto, comunque senza la minima partecipazione emotiva, affidandosi solo alla bellezza dei due protagonisti (peraltro poco credibili nei rispettivi ruoli)... per me rimane incomprensibile il successo di critica...

domenica 9 ottobre 2011
piccio67

a me è piaciuto molto ,l'unica cosa che non mi ha convinto è il doppiaggio della protagonista, la voce era più adatta a una bambina piccola che alla Annie del film, va beh...

giovedì 1 marzo 2012
Kyotrix

Un po' sottotono all'inizio, ma si riprende. Leggerino sotto alcuni punti di vista, ma va bene cosi'.

mercoledì 29 febbraio 2012
blinkato

Assolutamente da non vedere...molto brutto come film. che peccato.

sabato 22 ottobre 2011
Marcus Rahl

 Ho visto "Restless".. è ORRENDOOO!!! DELUSIONE TOTALE! Non credevo che un regista come Gus Van Sant potesse cadere così in basso.. Storia banale(ma quello si intravedeva dal trailer) e(quel che è peggio) resa in una maniera indegna(ci sono scene come quella della "finta morte" che rasentano davvero il comico).

FOCUS
INCONTRI
martedì 4 ottobre 2011
Adriano Ercolani

Siamo abituati a vederla davanti alla macchina da presa, musa di registi importanti come M. Night Shyamalan, Lars Von Trier o addirittura il leggendario Clint Eastwood. Per portare sul grande schermo L'amore che resta invece Bryce Dallas Howard ha indossato i panni della produttrice. Ecco cosa ci ha raccontato di questa esperienza. Come si è trovata a collaborare con un regista poliedrico come Gus Van Sant? Gus è magnifico, ha un suo metodo di lavoro che non ho mai trovato negli altri cineasti con cui ho lavorato in passato.

INCONTRI
venerdì 13 maggio 2011
Ilaria Ravarino

Accoglienza in tono minore per Gus Van Sant, che in una sala conferenze piena per metà ha presentato a Cannes il suo Restless, uno dei film più apprezzati nei primi giorni di kermesse nonostante la collocazione (ingiusta, secondo molti) fuori dal concorso. In ritardo di 24 ore sulla tabella di marcia, ufficialmente frenato da un ritardo aereo (ma ufficiosamente trattenuto in America per il debutto della sua miniserie Boss), Van Sant non è arrivato in tempo per godere del calore tributato da pubblico e stampa al suo film, accontentandosi di un lungo applauso che lo ha salutato all’arrivo.

Frasi
"E poi c'è questo uccello canoro che pensa di morire ogni volta che cala il sole. E la mattina quando si sveglia è così sconvolto di essere vivo che si mette a cantare la sua melodiosa canzone. Io canto ogni mattina da quando ti conosco..."
Una frase di Annabel (Mia Wasikowska)
dal film L'amore che resta - a cura di Sofia Toffano
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

A caccia di un cinema perduto, gli ex ragazzi della New Hollywood fanno i produttori e se Spielberg compare nei credits di un'ondata di titoli, Ron Howard non è da meno con la sua Image Entertainment che ha finanziato l'ultimo Gus Van Sant, L'amore che resta (Restless, 2011), film d'inaugurazione del Certain regard di Cannes. Il cormaniano e obamiano ex attore sostiene il regista Palma d'oro (Elephant, [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Annabel e Enoch sono fatti una per l’altro. Infatti si incontrano a un funerale anche se nessuno dei due conosce il defunto. La passione per le esequie, tutt’altro che gratuita, è però solo uno dei loro tratti in comune. Annabel (Mia Wasikowska) e Enoch (Henry Hopper) difatti hanno 16 anni, l’età dell’assoluto. Un assoluto che Annabel sfoga nella passione per la Natura e il disegno.

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

«Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che è la più bella età della vita» scrisse Nizan. Lui è appena uscito da un coma di nove mesi, lei ha un tumore e pochi mesi di vita. S’incontrano ai funerali, infiltrati alla deriva di ciò che hanno scampato o che li attende. Sono circostanze da fuga di spettatori. Gus van Sant invece lega a questi due ragazzi (la Wasikowska di “Jane Eyre” e il figlio [...] Vai alla recensione »

Dario Zonta
L'Unità

Amore e morte nel romanzo americano è il titolo di un saggio fondativo, e all’epoca rivelatore, di Lesile Fiedler che guardava la storia della letteratura americana attraverso il filtro di queste due parole chiave, «amore» e «morte », alle quali si sarebbe aggiunta una terza, altrettanto potente e caratterizzante: «infanzia». La narrativa americana, e di conseguenza il cinema americano, ha quasi ossessivame [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Mia Wasikowska mette invece a buon frutto il suo fascino da ingénue in questa delicata storia d’amore e di morte, ma il vero protagonista è il carismatico Henry Hopper, figlio del recentemente scomparso Dennis nei panni di un adolescente che non riesce a trovare la passione di vivere finché non incontra una ragazza sul punto di morire (Wasikowska, appunto).

Alessandra Levantesi
La Stampa

Un ragazzo malinconico che si imbuca furtivamente alle cerimonie funebri di sconosciuti; una fanciulla leggiadra che lo smaschera e poi si unisce a lui nello strano gioco. Si direbbero due adolescenti bizzarri, in realtà sono due anime vulnerate. Lui è rimasto in corna per tre mesi a causa di un incidente automobilistico in cui sono morti i genitori, lei ha un cancro terminale.

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