L'amore che resta

Siamo obiettivi, ci troviamo in un periodo in cui, si voglia per la crisi che stringe le compagnie, si voglia per la pochezza culturale che il primo decennio del nuovo millennio ci ha lasciato, è sempre più difficile essere impressionati da un film;

Per questo motivo non son qui a commentare la solita mal riuscita pellicola d'occasione, ma un film che definirei un baluardo di speranza; una speranza per il cinema che verrà, che tutti speriamo si rinnovi e non si leghi più ai sempre più frequenti e meno rischiosi remake/prequel/sequel delle fortunate pellicole del passato.

Ho avuto modo di vedere Restless al "Cannes d'EstEuropa", al FilmFestival Internazionale di Miskolc, in Ungheria, e son rimasto piacevolmente colpito dalla sensibilità dei due giovani e neanche troppo esperti attori al delicatissimo tema della morte.
Una prova molto difficile ed eccellentemente superata, anche per Van Sant, che dimostra ancora una volta di essere un regista poliedrico e completo, riuscendo magnificamente in tutti i temi affrontati nelle sue pellicole.