Ha interpretato diversi cortometraggi e, in televisione, mafiosa, la serie di Canal + creata da Hugues Pagan.
Al cinema ottiene il suo primo ruolo nel 1999 in Rosetta di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Lo abbiamo visto poi in Le parole di mio padre di Francesca Comencini, Le troisieme oeil di Christophe Fraipont, Ne fais pas ca! di Luc Bondy, Bye-bye blackbird di Robinson Savary, Tartarughe sul dorso di Stefano Pasetto, L'enfant di Jean-Pierre e Luc Dardenne, NEMA PROBLEMA di Giancarlo Bocchi, Le dernier gang di Ariel Zeitoun, CA REND HEUREUX di Joachim Lafosse, Il matrimonio di Lorna di Jean-Pierre e Luc Dardenne.
Fabrizio Rongione recita anche a teatro e ha interpretato diversi drammi tra i quali Il rosso e il nero (di Stendhal, per la regia di Michel Wright), Egmont (di Goethe, per la regia di Jean-Claude Idée), Ferdydurke. viaggio in Italia (di Gombrowicz, per la regia di Elvire Brison), Coppia aperta, quasi spalancata (di Dario Fo, per la regia di Daniela Bisconti), La principessa di Babilonia (di Voltaire, per la regia di José Besprovany). Nel 2003 ha interpretato il ruolo di Napoleone in C'était Bonaparte di Robert Hossein.
Inoltre ha scritto e diretto diversi spettacoli con Samuel Tilman: Les fleaux (1997 - Grand Prix e Premio del pubblico al Festival du rire di Bruxelles), John and the wonderful's (2000) e un one-man-show: A genoux (2002 - Premio per il miglior one-man-show belga).
Nel 2004 ha realizzato il suo primo documentario: T'es le fils de qui toi?