In prima serata alle 21.10 la versione brillante e conviviale dei conflitti familiari di Ozpetek.
La famiglia Cantone è proprietaria di uno dei più importanti pastifici del Salento. La nonna aprì l'azienda assieme al cognato, di cui è stata segretamente innamorata per tutta la vita, e ora quegli impulsi sopiti ricadono sulle abitudini di una famiglia schiava del perbenismo alto-borghese. Il rientro a casa del rampollo più giovane, Tommaso, trasferitosi a Roma per studiare economia e commercio, è il momento per la famiglia di sancire ufficialmente il passaggio della gestione aziendale ai due figli maschi. Tommaso è pronto a sconvolgere i piani del pater familias dichiarando apertamente la propria omosessualità e il desiderio di seguire aspirazioni letterarie, ma durante la cena ufficiale per festeggiare il nuovo corso aziendale, viene anticipato dal fratello maggiore Antonio che, dopo tanti anni di fedele servizio agli affari di famiglia, si dichiara omosessuale prima di lui e viene per questo espulso dalla casa e dalla direzione dell'azienda. Per non distruggere definitivamente l'orgoglio del padre, già colto da un collasso al momento della rivelazione, a Tommaso non resta altro che dissimulare le proprie preferenze sessuali e assecondare momentaneamente gli oneri familiari.
Il cambio di registro non implica un cambio di mentalità. E il sentiero della commedia all'italiana non implica necessariamente una satira cinica e arguta. In questo senso, Mine vaganti non smentisce il peculiare interesse di Ozpetek per le varie forme di squilibrio dei rapporti sociali nel momento in cui all'interno di questi emergono bugie, amenità e piccole tragedie.
Quando il gioco comincia a farsi più scoperto e ai veleni della satira si sostituiscono i balsami della morale, si capisce che per Ozpetek la commedia sulla realtà della provincia non è tanto Signore e Signori quanto Il ciclone. Il suo modo di gestire gli attori, coordinare le loro performance e i relativi tempi comici, non è quello di chi ha intenzione di creare una vera "commedia queer all'italiana", sintesi di acume, sagacia e sensibilizzazione. I suoi personaggi non sono delle vere "mine vaganti", delle maschere intente a spostare i pigri equilibri del pensiero comune, ma piuttosto delle caricature bizzarre che si divertono alle spalle del perbenismo senza volerlo realmente criticare.
Mine vaganti andrà in onda stasera in prima serata alle 21.10 su RAIMOVIE