Versioni multiple reload.
di Roy Menarini
Che cosa è Il cinema in movimento? Una rubrica dedicata alle trasformazioni del cinema nell'epoca dei new media e alle riflessioni che si possono trarre dalle novità in atto.
La notizia che la versione uscita in Cina di Iron Man 3 differisce non poco da quella occidentale sta facendo il giro del mondo. Non si tratta di censura o di prevedibili manipolazioni dell'originale, bensì di una vera e propria strategia commerciale. La versione che uscirà nel paese asiatico presenta otto minuti di durata in più, esclusivi per quel mercato. Nelle sequenze aggiunte, è stato inserito un personaggio assente nella versione occidentale, a quanto pare interpretato da una pop-star locale, con l'evidente intenzione di marchiare il prodotto e accontentare il pubblico delle sale cinesi.
Anche questa volta, la storia del cinema ci viene in aiuto. La moltiplicazione delle versioni cinematografiche cominciò fin da subito, con pellicole e contenuti molteplici a seconda del viaggio che facevano le bobine, tra vedute Lumière e spettacoli di Mèliès. Ancora più interessante il vero e proprio fenomeno delle versioni multiple. Pensato per superare il problema delle differenze linguistiche, che, con l'introduzione del sonoro nel cinema, vennero a limitare la circolazione dei film al solo circuito di distribuzione del Paese di produzione, il metodo delle versioni multiple diede peraltro nuovo impulso al movimento cosmopolita di registi, attori e maestranze del cinema avviato in Europa già dagli anni Venti.
Con l'affermazione delle versioni multiple, infatti, i set cinematografici parigini, berlinesi, londinesi e romani si trasformano in luoghi di raccolta di saperi diversi, centri verso cui confluivano personalità del mondo del cinema di ogni nazionalità. Dettata da esigenze economiche, commerciali, linguistiche e culturali, la prassi di girare un film nelle diverse versioni nazionali, pur partendo dallo stesso scenario e da sceneggiature conformi, cominciò negli anni Trenta e arrivò fino agli anni Sessanta. Chi ha studiato le versioni multiple, è andato alla radice dei processi di costruzione e rappresentazione delle identità nazionali, transnazionali ed europee. E ha potuto anche seguirne i processi di cambiamento legati all'evoluzione della storia, al mutamento dei rapporti e allo scoppio di conflitti tra nazioni e culture.
E ancora oggi, dunque, la storia delle versioni multiple di Iron Man 3 altro non è che uno specchio della formazione dell'identità internazionale:, al di là del dato puramente tecnico e funzionale, ci racconta il mercato globale e la strategia dei Paesi consolidati e di quelli emergenti. Mai come oggi, il cinema narra in filigrana lo scacchiere politico e industriale del mondo.