Advertisement
Casagrande, quando la spalla diventa regista

Il regista napoletano presenta il suo Una donna per la vita.
di Ilaria Ravarino

In foto l'attore e regista Maurizio Casagrande, al suo esordio dietro la macchina da presa con la commedia Una donna per la vita.
Maurizio Casagrande (62 anni) 4 novembre 1961, Napoli (Italia) - Scorpione.

martedì 21 giugno 2011 - Incontri

Una storia d'amore con sorpresa, un cast di bravi attori e un regista esordiente che nell'armadio ha gli scheletri di almeno due vite: una da batterista, «finita quando Loredana Bertè mi disse no», una da attore-spalla, «quella tipica figura che i set è abituata a viverli da fuori, proprio come un regista». Gli ingredienti di Una donna per la vita, lavoro d'esordio del napoletano Maurizio Casagrande, sono di prima qualità. Finanziato dal ministero per il 20% del budget (un milione di euro circa), ambientato a Napoli e interpretato da Neri Marcorè, Margareth Madè, Sabrina Impacciatore e Maurizio Casagrande, il film racconterà la storia di un uomo, il concierge Maurizio, diviso tra l'infatuazione per una donna bella e misteriosa e il rancore, misto ad affetto, per l'ex compagna di una vita. A trascinare il progetto, in lavorazione da pochi giorni, è lo stesso Casagrande. Come tutti quelli che coltivano un sogno per anni, il regista attore ha voluto infilare nel film un po' tutta la sua vita: un pizzico di autobiografia («Le due donne sono esistite veramente, ho avuto una relazione con entrambe»), gli amici di sempre come Vincenzo Salemme, le ambizioni mai confessate di chi fa l'attore da 25 anni, e ama il suo lavoro nonostante non abbia mai ottenuto un ruolo "vero" da protagonista.

Il regista: Maurizio Casagrande

Dopo 25 anni da attore si scopre regista: colpo di fulmine o piano B?
Maurizio Casagrande: Questo film lo volevo fare da sempre, era nel cassetto da anni. Ma non ho mai avuto tempo per pensarci davvero, perché come attore lavoro parecchio. Non sono un protagonista, sono una spalla, e forse proprio questa particolare esperienza mi ha fatto venir voglia di tentare la regia: io le scene sono abituato a gestirle sempre dal punto di vista di chi guarda.

L'esordio la spaventa?
Più che spaventato sono preoccupato. Credo che non si possa mai sbagliare quando si fanno le cose con il cuore: al massimo il film verrà maluccio, ma i grandi attori che ho al mio fianco mi impediranno errori imperdonabili.

Come ha scelto i suoi attori?
Ho chiamato prima di tutto i miei amici, e prima di tutti ho voluto con me Vincenzo Salemme. Le nostre carriere sono cominciate insieme, con il primo film che abbiamo fatto con Cecchi Gori. Quando ci presero, quasi scoppiammo a piangere. E dire che quando facevamo i provini ci dicevano che non eravamo adatti per il cinema! Le nostre strade con il tempo si sono divise, ma siamo rimasti amici e legatissimi. Vincenzo non ha voluto soldi, non ha voluto nemmeno leggere la sceneggiatura.

Conosceva anche Neri Marcorè?
Ci eravamo conosciuti sul set de La scomparsa di Patò, e siamo andati subito d'accordo. Abbiamo in comune tante cose, a partire dalla musica. Diciamo che il resto del cast l'ho composto chiamando tutte quelle persone che ho stimato da spettatore. E per magia hanno accettato. Evidentemente far bene il proprio lavoro porta buoni frutti: l'uva che ho raccolto è ottima, speriamo di fare un buon vino.

Da ex musicista, suonerà nel film?
Sì, ci sarà una scena di musica live. Io alla batteria e Marcorè alla chitarra.

Si è ispirato a qualcuno nel progettare la sua prima regia?
Non ho modelli. Se è per questo non ho nemmeno un "genere" preferito nella musica. In base agli stati d'animo c'è una musica, un film o un regista che prediligo. O forse la verità è che a forza di stare sui set ho rubacchiato un po' da tutti, anche da quelli che non stimo.

In genere, a questa domanda, si risponde citando la vecchia commedia all'italiana...
Non lo so se il mio modello sia la vecchia commedia all'italiana: quel che cerco è un film che faccia ridere e che abbia personaggi umani, profondi, pieni di spirito. Recentemente ho recitato una piccola parte in The Tourist, e il regista del film mi ha detto una cosa molto importante, cui ho ripensato in questi giorni sul mio set. Mi ha ringraziato e mi ha detto: per me il vero cinema 3D è quello in cui tutti i personaggi del film hanno una loro vita, non sono piatti. Ecco. La buona commedia fa divertire e non tratta i personaggi come figurine.

Quale Napoli racconterà nel film?
Sarà una Napoli da cartolina, la Napoli del turismo. A causa del problema dell'immondizia finiamo per dimenticarci che Napoli è anche una delle città più belle del mondo. Non si fa altro che parlare dei suoi problemi, dello sporco, della criminalità, del disordine: ma anche sotto ai cumuli di immondizia rimane una città bellissima. Il Vesuvio è sempre là, gli scorci sono ancora mozzafiato...

Altre location?
Abbiamo girato anche a Roma, in uno sfasciacarrozze in Via di Grottarossa. E abbiamo ricostruito la hall del celebre Hotel Vesuvio negli studi Voxon.


Il cast: Neri Marcorè, Sabrina Impacciatore, Margareth Madè

Cosa vi ha attirati in questo film?
Neri Marcorè: Maurizio mi è piaciuto subito. L'ho conosciuto lo scorso inverno e immediatamente abbiamo cominciato a prenderci in giro, a sfotterci. Amo le persone dotate di ironia e di autoironia. Scelgo amici, e progetti, anche in base a questo. Maurizio mi ha detto che stava preparando un film, mi ha fatto leggere la sceneggiatura e mi ha convinto subito per gli ottimi tempi comici, per l'andatura generale, per la qualità degli sketch. E poi nel cast è entrata Sabrina Impacciatore, con cui lavorai in tv ai tempi di "Ciro": è stato un piacere ritrovarsi.
Sabrina Impacciatore: Ho accettato esclusivamente perché mi hanno promesso che sarò la figa del film, la più bella. Nemmeno ho letto la sceneggiatura... ovviamente scherzo. Il mio personaggio mi diverte davvero, mi offre tante possibilità espressive, ma ho accettato soprattutto perché mi è sembrata una commedia onesta, un film puro, non pensato a tavolino per fare successo. Si sente lo slancio vero. Ho ricevuto la sceneggiatura mentre ero a Parigi, l'ho letta e sono rimasta sorpresa perché mi sembrava ben scritta, composta in modo quasi matematico, con battute continue. E il finale mi ha strappato la lacrimuccia. Ho testato la sceneggiatura raccontandola alla mia insegnante di francese, una donna tutta d'un pezzo che dopo due mesi ancora mi salutava a monosillabi. Le ho spiegato la storia del film e alla fine si è messa a piangere pure lei.... Maurizio è un debuttante ma trasmette tranquillità come un regista navigato, e poi è uomo che ama le donne, a differenza di tanti registi che con il mondo femminile non vanno un granché d'accordo.
Margareth Madè: Come ha detto Sabrina la sceneggiatura è la forza di questo film. Mi ha trasmesso emozioni, e se in una storia manca l'anima è inutile girarla. Il mio personaggio è abbastanza impegnativo, visto che in scena porterò l'incarnazione della donna perfetta. Se mi avessero chiesto di interpretare una femme fatale non l'avrei fatto, detesto le bellezze di gomma, la seduzione fine a se stessa, gli scandali di chi vende il proprio corpo per ottenere lavoro o successo. Per me la bellezza è autenticità, valori e sorriso. Me l'ha insegnato mia nonna. Al cinema come nella vita, è il mio mantra.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati