La qualità del piccolo schermo vive negli uffici di Mad Men.
di Mattia Nicoletti
La pubblicità è l'anima del commercio
Matthew Weiner, ideatore di Mad Men trionfatore nella categoria migliore serie drama agli Emmy Awards 2010 lo sa benissimo. Il suo show si è "venduto" alla grande e per il terzo anno consecutivo, con una quarta stagione strepitosa in corso, ha messo le mani sul premio più ambito, a discapito di Dexter, Breaking Bad e Lost. È un segno dei tempi perché se la qualità totale vive negli uffici di Madison Avenue, dominio di pochi milioni di telespettatori della cable AMC (che trasmette anche Breaking Bad, vincitore con Bryan Cranston), vive anche in Modern Family che ha sbaragliato la concorrenza di Glee che, comunque, ha influenzato tutta la cerimonia fin dall"apertura. Big Bang Theory, Nurse Jackie (con la grande e incredula Edie Falco), Temple Grandin, e il più mainstream ma eccelso The Pacific, non fanno altro che confermare questo trend. Da qualche anno si vedono sempre meno differenze tra Oscar, Emmy e Golden Globe. Gli schermi si stanno avvicinando, fondendo, e fra qualche tempo non si parlerà forse più di piccolo e grande, ma solo di media diversi per veicolare le immagini.
La televisione è nata ai tempi degli uomini di Mad Men, ed è bello pensare come sia cambiata, sia evoluta, si sia immersa nella tecnologia. E abbia creato quello che è ora.