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Storia "poconormale" del cinema: il comico (3)

Competizioni e crisi nelle coppie di comici.
di Pino Farinotti

Una coppia perfetta
Bing Crosby (Harry Lillis Crosby) 2 maggio 1904, Tacoma (Washington - USA) - 14 Ottobre 1977, Madrid (Spagna).

venerdì 4 giugno 2010 - Focus

Una coppia perfetta
L aurel & Hardy furono la coppia comica perfetta, inventori di comicità, gli ispiratori e il primo motore di tante coppie che si sarebbero affermate nei decenni successivi. Il meccanismo che crearono era perfettamente naturale, così come il loro antagonismo fisico, uno piccolo e leggero, l'altro immenso. Hardy (il grasso) era quello "intelligente", semplicemente il meno cretino: aveva l'idea risolutiva che non risolveva mai niente. L'altro non capiva ma poi era lui a trovare la soluzione, non voluta, estemporanea, ma quella giusta. Hardy guardava l'obbiettivo, fu il primo a farlo, come a trovare una complicità con lo spettatore, come a dire "ma guarda con chi ho a che fare". Ebbero un successo enorme, in tutto il mondo, è notorio.

Competizione
Hollywood era una colonia dove vigeva la competizione, ad ogni livello, nei divi, nei generi, nei budget. Laurel & Hardy avevano portato alla Metro i guadagni che sappiamo, dunque occorreva fare altrettanto, correre ai ripari, imitare. Furono bravi alla Paramount, dove i produttori studiarono un ricorso della grande coppia Laurel & Hardy. I due non erano naturalmente riproducibili, occorreva un'evoluzione della comicità e far ridere non è davvero facile. Non si misero in competizione sul piano della cifra comica, "quei due" erano imbattibili, però si poteva fare qualcosa rispetto ad altre cifre. Così misero insieme un bravo comico, che lavorava più sulle battute che sulle gag e un grande cantante, anzi, il più grande di tutti. Si trattava di Bob Hope e di Bing Crosby. Hope era un ottimo attore, capace anche, se era il caso, di cantare una canzone e di fare due passi di ballo corretti. Crosby era primatista mondiale di vendita: il suo Bianco natale era allora, e sarebbe stato per decenni, la canzone più venduta del mondo. Crosby era anche un ottimo attore, vincitore di un Oscar, nel '44 con La mia via. Fecero una serie di film Road to... dove portavano le loro gag in giro per il mondo, Hong Kong, Marocco, Rio... Ebbero il giusto successo, ma non erano Laurel & Hardy. La loro comicità rimase schiacciata nella loro epoca, la vendibilità dei loro film è andata scemando. Non è accaduto coi film dei due della Metro.

Impreparata
Anche un'altra major, la Universal non volle farsi cogliere impreparata e si organizzò per reperire una coppia che potesse competere con quelle della Metro e della Paramount. Uno dei produttori aveva assistito a uno sketch in uno spettacolo teatrale a Broadway. I protagonisti erano Bud Abbott e Lou Costello, da noi Gianni e Pinotto.
Gli sceneggiatori studiarono le loro possibilità, le adeguarono al cinema e ne fecero una coppia che riuscì a contrastare le altre rivali. Era comunque impossibile emanciparsi completamente da Laurel & Hardy e così si pensò a un'evoluzione. La cifra prevalente sarebbe stata la parodia. Di volta in volta i due avrebbero rifatto le storie in quella chiave. E dunque ecco i due comici (uno magro e uno grasso, guarda caso) a confrontarsi con Sherlock Holmes, con Frankenstein, col West e così via. Per suscitare un richiamo di memoria, di risata e... di successo nel pubblico, la produzione faceva agire Abbott e Costello nelle stesse location, con le stesse attrezzature e scenari delle opere originali, dunque i saloon, le macchine horror, i costumi di Robin Hood o di Holmes. In uno dei loro numeri Abbott, quello "intelligente" (alla Hardy) assume Costello per un lavoro. Gli promette mille dollari, al momento dei conti comincia a fargli le pulci e finisce per dargli un dollaro. Era lo schema prevalente, il furbo convinceva l'idiota con argomenti inverosimili. La coppia venne raffigurata anche in animazione, era un altro segnale del grande successo. Ci furono stagioni in cui i film di Abbott & Costello erano in testa agli incassi. Cominciarono a declinare quando non seppero più evolversi. La loro comicità, come quella di Crosby & Hope rimane circoscritta fra gli anni quaranta e cinquanta.

Crisi
Nonostante il successo di di Abbott & CostelloArthur Lubin, lo stesso regista dei film di Gianni e Pinotto, ebbe l'idea di comprare i diritti di un racconto di tale David Stern. Protagonista del racconto era Francis, un mulo parlante. Lubin aveva intuito le enormi potenzialità di quell'idea, per il cinema. Così nacque la prima sceneggiatura Francis, il mulo parlante, del 1950. Partner dell'animale era il timido Peter, cui dava corpo e volto Donald O'Connor, attore-ballerino che sarebbe esploso poco dopo al fianco di Gene Kelly in Cantando sotto la pioggia. Francis è un mulo dell'esercito che ha scelto di farsi adottare da Peter. Ha più buon senso ed è più intelligente degli umani. E parla solo con Peter. Risolve tutte le situazioni. Il meccanismo crea momenti paradossali di comicità a volte irresistibile. Lubin aveva visto giusto, Francis & Peter fecero sette film insieme e salvarono la Universal. Coppia comica strepitosa.

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