Tre è il numero chiave di questo fine ottobre in home video. Terzi capitoli sono infatti le due uscite principali del mese, Spider-Man 3 di Sam Raimi e Ocean's 13 di Steven Soderbergh. L'uomo ragno mostra visibili segni di stanchezza, nonostante gli effetti speciali come di consueto strabilianti: Tobey Maguire e Kirsten Dunst sono inspiegabilmente monocordi e poco convinti dei propri personaggi e tre cattivi di spessore sono decisamente troppi per un solo film. Raimi fa fatica a star dietro a una sceneggiatura discontinua e approssimativa e la perfetta alchimia di azione, psicologia e sentimento del secondo episodio è lontana. Ma pur nella sua imperfezione, il film resta imperdibile per i fan della saga e tutto sommato godibile per gli altri.
Bersaglio pienamente centrato invece per i ladri più glamour del pianeta capitanati da George Clooney e Brad Pitt. Le canaglie stavolta sono 13 perché a loro si è unito l'ex cattivo Andy Garcia. E mentre organizzano un colpo perfetto ai danni del casinò di Al Pacino in quel di Las Vegas, i nostri non perdono occasione di punzecchiarsi e di scherzare tra loro facendo trapelare l'autentica familiarità che lega gli attori: un vacuo divertissement fra amici, d'accordo, ma di lusso. E per le ragazze di ogni età la festa per gli occhi è assicurata.

Breakfast on Jordan
Sul versante del cinema d'autore è da recuperare Breakfast on Pluto, candido inno alla diversità nell'Irlanda anni Settanta da parte di un regista, Neil Jordan, che ha fatto della travagliata storia irlandese e dell'ambiguità sessuale i marchi di fabbrica della sua originale poetica (si pensi a La moglie del soldato). La strada verso l'emancipazione e la felicità di Cillian Murphy (perfetto in abiti femminili), animo di fanciulla imprigionato in un corpo maschile, gronda buonismo ma merita una rivalutazione.

Cinema di genere
Il cinema di genere delude con l'horror Le colline hanno gli occhi 2, desolante sequel del classico Le colline hanno gli occhi: stavolta sono i soldati della guardia nazionale a vedersela con i trogloditi cannibali rovinati dalle radiazioni, in un susseguirsi di grossolani colpi di scena che fanno rimpiangere la carica eversiva dell'originale del 1977. E pensare che il remake di Alexandre Aja non era affatto male.

Prodotti italiani
Il cinema di casa nostra, infine, propone Lezioni di volo di Francesca Archibugi e Uno su due di Eugenio Cappuccio. Il primo testimonia la crisi di ispirazione di una regista un tempo fine osservatrice del mondo adolescente (Mignon è partita) e oggi capace solo di inanellare luoghi comuni su giovani inconcludenti e genitori rammolliti. Il secondo segna una buona prova per il protagonista Fabio Volo e conferma il talento di Cappuccio, che aveva già affrontato il contrasto tra razionalità e irrazionalità, ansia di carriera e bisogno di umanità, nel non banale Volevo solo dormirle addosso.