Il film
Ispirato alla storia vera del "serial killer" più attivo sulla faccia della terra - un coccodrillo di sei metri chiamato Gustave che da anni semina il terrore in Burundi alimentando una leggenda simile a quella del mostro di Loch Ness - Paura primordiale narra l'avventura di un gruppo di reporter americani inviati in Africa per documentarne la cattura. Lontani dalla civiltà, i protagonisti verranno introdotti agli usi e costumi del posto e scopriranno che quel luogo sperduto nel mondo e dimenticato dall'Occidente ha ben altri pericoli da evitare. La guerra civile in atto segnerà il loro viaggio e li farà riflettere su quali siano realmente gli interessi del continente "bianco", deciso a documentare l'esistenza di un animale (seppur di dimensioni paurose e di abitudini assassine) piuttosto che denunciare gli omicidi umani che si consumano sotto il sole africano. Il produttore televisivo Tim Manfrey (Dominic Purcell), l'ambiziosa giornalista Aviva Masters (Brooke Langton) e il cameraman Steven Johnson (Orlando Jones) sono i protagonisti del film di Michael Katleman che utilizza il linguaggio dell'horror per parlare di diritti umani.

Croc-horror
In America Paura primordiale è già stato definito croc-horror, un genere che negli anni ha inanellato numerosi film quali Quel motel vicino alla palude, Il fiume del grande caimano, Alligator, Crocodile, Lake Placid, Krocodylus e Rogue di Greg McLean (di prossima uscita). "Quando ho letto la sceneggiatura" spiega il regista Michael Katleman, "mi ha intrigato immediatamente. Mi ha coinvolto al punto che ho cominciato a immaginare tutti i possibili modi in cui un coccodrillo può uccidere un umano. Per me si trattava di un'esperienza nuova rispetto a quello che ho fatto per la tv, ed è stato eccitante".

L'ispirazione
Il regista di Paura primordiale non nega di essersi ispirato a Lo squalo nel ritrarre Gustave. "Lo squalo mi ha influenzato tantissimo. Ricordo ancora la prima volta che vidi il film. Sono praticamente cresciuto in acqua, facendo surf, e devo ammettere che dopo averlo visto ho avuto paura di tornare a surfare, nonostante l'avessi fatto per tutta la vita. Se riuscissi a far provare al pubblico anche solo un assaggio di quel tipo di paura, mi sentirei pienamente soddisfatto".

Uomini duri
Un film d'azione può riservare brutte sorprese sul set. E anche i più temerari possono farsi male. Persino il duro del gruppo, Dominic Purcell, che apparentemente potrebbe mettere ko Gustave a mani nude, ha avuto qualche difficoltà rivelando comunque un carattere forte. "Dom è senza dubbio un tough guy nella vita reale", racconta il regista. "Nella prima settimana di riprese, mentre giravamo la scena in cui corre nel campo per sfuggire alla jeep che lo insegue, nell'infilarsi sotto a un albero si è slogato la spalla. Nonostante ciò ha continuato a lavorare e solo al termine della giornata è andato in ospedale, si è fatto fasciare e il giorno dopo è tornato sul set ancora deciso a fare a meno dello stunt".