Torna quasi ogni anno ai Tony Award e non certo per presenziare la manifestazione americana che celebra il teatro! Inedita notizia, ma la nonna di Spiderman è una delle attrici teatrali più IN a Broadway e non solo. Volto candido e sorriso silente, ha infranto molte ragnatele accanto al suo nipote supereroe, anche se da sola ha saputo fare meglio: conquistando il teatro americano con una combinazione di personaggi che si muovevano in ogni possibile variante della commedia o del dramma. Non solo: chi l'avrebbe mai detto che è stata anche nominata all'Oscar una volta?
Vita privata e la passione per la recitazione
Di origini rumene, figlia di un pilota della Royal Air Force, nella sua infanzia per via del mestiere paterno è costretta a migrare in India. Rientrata poi in patria le viene imposta dalla famiglia la frequentazione di una scuola gestita da suore e solo fra il 1951 e il 1952 comincerà ad avvicinarsi al teatro che la condurrà a iscriversi alla Royal Academy of Dramatic Art. Una volta diplomata, comincia a lavorare in teatro seguendo un repertorio anglosassone classico Dopo un breve approdo a New York, dove metterà in scena "Climate of Eden", ritorna in Inghilterra e conquista il West End con "The Seven Year Itch", entrando poi nelle compagnie della Bristol Old Vic e nell'Old Vic. Simultaneamente, comincia anche a presenziare il piccolo schermo (principalmente americano) con qualche comparsata in telefilm come Studio One (1952) dove alcune puntate vennero dirette da Yul Brynner e dove ebbero occasione di recitare anche Charlton Heston e Leslie Nielsen.
L'esordio cinematografico
Il suo film di debutto è invece Lord Brummell (1954) di Curtis Bernhardt, dove divide il palco con la divina Elizabeth Taylor, ma anche con Peter Ustinov. A questo seguirà la pellicola Sul sentiero del sole (1957) con Peter Finch e qualche piccola parte in telefilm statunitensi come Alfred Hitchcock presenta (1957) e Play the Week (1960) cui avevano partecipato anche Robert Redford e Walter Matthau.
I due matrimoni e il Tony Award
Nella vita privata, sceglie come compagno di vita Ellis Rabb, che sposerà nel 1959, divorziando però da lui nel 1967 per sposare lo sceneggiatore John Ehle, suo attuale marito e padre dell'attrice Jennifer Ehle, la loro unica figlia. Dopo aver lavorato con Laurence Olivier ne Uncle Vanya (1963) sceglie ancora i prodotti del piccolo schermo come il telefilm Profiles in Courage (1964) che le permetterà di lavorare ancora accanto a Matthau e il film tv Blithe Spirit (1966) con Dirk Bogarde. Il suo primo importante riconoscimento è il Tony Award come miglior attrice in un ruolo drammatico per la parte di Eleonora d'Aquitania ne "Il leone d'inverno" (1966), ma la soddisfazione più grande nella sua carriera è lavorare accanto a Rex Harrison prima ne La pulce nell'orecchio (1968) e poi nel film tv Heartbreak House (1986).
Altri premi e la stima di Kenneth Branagh
Plurinominata agli Emmy Award, riesce a ottenere il suddetto premio grazie alla miniserie Notorious Woman (1974), dove aveva il ruolo da protagonista. Lo stesso ruolo le permetterà di ricevere anche una candidatura ai Golden Globe, poi vinto grazie al telefilm Olocausto (1978) con Meryl Streep. Dopo aver lavorato ancora una volta assieme a Olivier ne I ragazzi venuti dal Brasile (1978) con Gregory Peck e James Mason, diventa una delle attrici predilette di Kenneth Branagh con il quale ebbe l'onore di lavorare in due film per la tv (To the Lighthouse del 1984 e Strange Interlude del 1988), venendo poi da lui stesso diretta in Hamlet (1996) con Julie Christie e Gérard Depardieu. Poi, dopo una nomination ai BAFTA come miglior attrice non protagonista per la pellicola L'ambizione di James Penfield (1983) e le pellicole Dall'altro lato della strada (1988) e I delinquenti (1989), ottiene anche la sua prima nomination agli Oscar - sempre nella categoria attrici non protagoniste - per Tom & Viv - Nel Bene, nel Male, per sempre (1994).
L'incontro con Sam Raimi e le 7 candidature ai Tony
Ma è l'incontro con il regista Sam Raimi nel 2000 a cambiare letteralmente la sua carriera e a riavvicinarla fortemente ai favori del pubblico. Alla fine delle riprese de La mia vita fino a oggi (1999), entra nel cast del film soprannaturale The Gift - Il dono (2000) di Raimi che, simpatizzando per la candida attrice inglese la impone nella triologia di Spiderman nella parte della zia di Peter Parker. Fra i volti giovani di Tobey Maguire, Kirsten Dunst e James Franco e fra quelli più adulti di Willem Dafoe, J.K. Simmons e Bill Nunn, il suo ruolo convince per tenerezza e dolcezza il grande pubblico. Nessuno sa però che quella adorabile vecchina è in realtà un vero e proprio leone del palcoscenico, con tanto di sette candidature alle spalle per i Tony Award: da "Old Times" (1972) a "The Royal Family of Broadway" (1976), fino a "Heartbreak House" (1984), "Pack of Lies" (1985), "Hay Fever" (1986), "A Delicate Bilance" (1996) e "Waiting in the Wings" (2000, anche se il premio rimarrà comunque in famiglia e in particolare fra le mani della figlia Jennifer). Ma non solo l'uomo ragno nella sua carriera anche il bellissimo Never Better (2001) e alcune pellicole di István Szabó - una per tutte Being Julia (2004) -. Membro dell'American Theatre Hall of Fame, nel 2008, è accanto a Michael Caine in Is There Anybody There?.
