Tura Satana e Russ Meyer sono due nomi che nella cinematografia mondiale vanno necessariamente in coppia. La sfida di questa esotica ballerina fu la stessa del regista Russ Meyer: sorprendere il pubblico. Lui lo fece creando un film che è diventato un cult Faster, Pussycat! Kill! Kill! (1965), lei diventandone la protagonista, Varla, e confermandosi come un'icona hot vincente degli Anni Sessanta. Maggiorata, di origini nipponiche, fu il sogno proibito di tutti i ragazzini che ascoltavano Elvis Presley e si mischiavano agli adulti nei cinema XXX.
La carriera da spogliarellista
Tura Luna Pascual Yamaguchi nacque a Hokkaido, in Giappone, quinta figlia di un attore del cinema muto e di una contorsionista di origini cheyenne. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, venne internata, insieme ai genitori, alle sue tre sorelle e a suo fratello, dentro un campo di concentramento a Lone Pine, in California. Quando finalmente furono liberati, decisero di trasferirsi a Chicago. Sviluppò i seni molto presto e, nonostante fosse una studentessa eccellente, fu spesso derisa dai suoi compagni della James A. Riis Elementary School per i suoi tratti somatici asiatici. Isolata dal resto del gruppo, senza amiche, faceva sempre lo stesso percorso da sola per tornare a casa. Fu proprio in uno di quei giorni, quando aveva appena 9 anni, che un gruppo di 5 uomini la stuprò. Secondo Tura, i suoi assalitori non furono mai ricercati, perché il giudice che si occupò del caso era stato corrotto da uno di loro. Questo spinse la ragazza a imparare le arti marziali come l'aikido e il karate per difendersi e, a 15 anni, riuscì a rintracciare gli uomini che le avevano fatto del male e, secondo i suoi racconti, si vendicò di ciò che le avevano fatto subire. A 13 anni, invece, si sposò a Hernando, un paesino sulle sponde del Mississippi. Il marito fu un diciottenne bellissimo scelto dai suoi genitori per convenienza, visto che lo stupro sembrava averla macchiata socialmente. Ma l'unione venne annullata dopo solo 9 mesi di matrimonio e Tura tornò libera. Spedita in un riformatorio, trovò lì le sue prime amicizie. Grazie alla sua fama minacciosa, si costruì intorno una banda di ragazza che indossavano le stesse giacche da motociclista in pelle, jeans e stivali. Uscita dal riformatorio, viaggiò fino a Los Angeles sotto identità fasulla e riuscì a farsi assumere, mentendo sull'età, come cantante blues. Ma il canto non era redditizio, quindi cominciò a lavorare anche come fotomodella in costume da bagno e di nudo. Fra i tanti obiettivi che la fotografarono senza veli ci fu persino quello del comico del cinema muto Harold Lloyd, che perse totalmente la testa per la ragazza, promettendole che ne avrebbe fatto una star del cinema, visto che era molto fotogenica. Lloyd non sapeva però che Tura era minorenne e quando lo scoprì non volle avere più nulla a che fare con lei per non avere guai legali. Purtroppo, durante un servizio fotografico, Tura contrasse un avvelenamento che le provocò delle violente abrasioni cutanee. Costretta a tornare a Chicago, si trasferì di nuovo a casa dei suoi genitori dove cominciò a lavorare come ballerina al Club Rendevouz di Calumet City, in Illinois, con il nome d'arte di Galatea, la Statua che prende vita. Passata agli strip divenne una delle spogliarelliste più esotiche sulla piazza, dando del filo da torcere a professioniste dell'epoca come Rose Le Rose, Maxine Martin, The Skyscraper Girl, Tempest Storm, Candy Barr e Stunning Smith the Purple Lady. Tura, ormai maggiorenne, ritroverà poi Harold Lloyd che potrà finalmente fare di lei quella star cinematografica che aveva sempre promesso di farla diventare. Ma succederà qualcosa che neanche Tura si aspettava: una gravidanza! Accantonati i sogni cinematografici, salutato Harold Lloyd, Tura decise di rimanere una semplice ballerina e, non potendo fare a meno di lavorare, decise persino di continuare a esibirsi per tutti i nove mesi del suo stato interessante. Solo una volta partorita la piccola Kalani, tornerà a sognare il cinema.
Debutto con Billy Wilder
Nel 1963 debutterà nel suo primo film Irma la dolce di Billy Wilder con Jack Lemmon e Shirley MacLaine, suo il ruolo della prostituta parigina di origini nipponiche Suzette Wong. Poi, entrata in contatto con il regista Daniel Mann, lavorerà in due dei suoi film: Le cinque mogli dello scapolo (1963) con Dean Martin e il più conosciuto Il nostro agente Flint (1966). La parte interpretata è sempre la stessa: quella di una spogliarellista.
Lei e Russ Meyer
Entrata nel circuito cinematografico, invitata a moltissimi party, lavorerà spesso anche con il regista Ted V. Mikels che segnerà soprattutto gli ultimi film della sua carriera, ma è con Russ Meyer che Tura diventa Tura Satana. Prendendo il cognome del secondo marito, si impone con Haji e Lori Williams come protagonista di Faster, Pussycat! Kill! Kill! (1966). La pellicola, che racconta le avventure on the road di tre spogliarelliste alla fine del loro turno di lavoro, diventa prima un film underground e poi dal 1994 un cult mondiale. Riuscì persino a gabbare il regista, riuscendo a ottenere il possesso giuridico sulla sua immagine all'interno del film, così che nel caso Russ Meyer avesse voluto cambiare l'opera, rimontandola, per rilanciarla sul mercato, avrebbe dovuto chiedere il permesso e pagarla. Aggressiva, sessualmente disinibita, la sua Varla entra nei sogni degli americani puritani. C'è da ricordare che il film fu girato nel deserto al confine con Los Angeles, fra notti gelate e mattine assolate, e che a Tura venne data persino la responsabilità legale della giovane attrice adolescente del film Susanna Bernard che venne messa sotto la sua protezione. Russ Meyer, insomma, dovrà tutto a Tura Satana, tanto che, negli anni successivi, ammetterà che il film è stato fatto da entrambi.
Altri film
Nel 1973, la si vedrà nel film d'azione Squadra speciale con licenza di sterminio (1973), poi in alcuni telefilm poco noti in Italia (Organizzazione U.N.C.L.E., 1964).
Il ritiro dalle scene
Stanca però del cinema, troverà un lavoro come infermiera al Firmin Deloos Hospital, dove rimarrà per 4 anni. Al termine di questi, entrerà come segretaria al Los Angeles Police Department. Nel 1981 avrà un bruttissimo incidente automobilistico, che la costringerà a sottoporsi a ben due operazioni.
Le relazioni sentimentali
Dopo il primo matrimonio annullato all'età di 13 anni, Tura sposerà John Satana nel 1951, dal quale prenderà il cognome. Dopo il divorzio, si unirà in matrimonio con un altro uomo che la renderà però vedova. L'ultimo marito sarà Endel Jurman, sposato il 1° novembre 1981 e dal quale avrà ben sei figli. Sfortunatamente, anche Jurman morirà, rendendola vedova per la seconda volta. Tura Satana raccontò di aver avuto anche una relazione sentimentale romanticissima con Elvis Presley, il quale le aveva proposto più di una volta di sposarla, ma lei aveva sempre rifiutato.
La morte nel 2011
Tura Satana morirà il 4 febbraio 2011 a Reno, in Nevada, per un attacco cardiaco. Accanto a lei, nel momento del decesso, il suo manager Siouxzan Perry.
