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Due attori, un solo corpo in scena. Il nero interminabile della pandemia in un road movie in modalità vivavoce. Drammatico, Italia2023. Durata 92 Minuti.
In piena pandemia, una donna riceve una telefonata. Si tratta del suo ex che ha deciso di farla finita. Espandi ▽
Manfredi Lucibello, a suo agio nel buio conduce due attori rari nel nero interminabile della Pandemia di Covid, che incalza l’automobile di Irene e rode quello che resta di una relazione sentimentale divorante. Tra road movie e coup-de-fil, accomoda una donna in un viaggio al termine della notte e della sua vita, stravolta da una telefonata. In modalità ‘vivavoce’, Non riattaccare ha il suo punto di forza nel suo unico personaggio, seduto al volante e presente in ogni piano. La presenza di Barbara Ronchi e la regia di Lucibello sono sufficienti a creare un dramma in tempo reale, a produrre una tensione che purtroppo si sgonfia nei dialoghi mai all’altezza dei suoi interpreti. Avanzando sulla strada e nella conversazione le chiavi dei personaggi vengono svelate e il mistero che avvolgeva lo stress (e le attese) del debutto si dissolve. Da un dialogo all’altro la storia si tratteggia, le motivazioni sono rivelate e il destino doloroso invertito come nella ‘migliore’ (e routinaria) delle commedie romantiche. Recensione ❯
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Un'attrazione impossibile in un thriller che omaggia Brian De Palma. Ma lo stile è solo tecnica e mai messinscena. Drammatico, Avventura, Azione - USA2024. Durata 105 Minuti.
Un crime thriller che - avvolto nelle cupe atmosfere del noir - rivela una trama sorprendente e ricca di colpi di scena. Espandi ▽
Alla morte dell'investigatore privato Mikeal Tallini, ucciso da una misteriosa ragazza in nero, la detective Cassie Holt, anni prima salvata dall'alcolismo proprio da Tallini, comincia a indagare sulla vicenda e scopre un intricato caso di abusi sessuali perpetrato da un gruppo di aristocratici irlandesi. Chi è dunque la serial killer che sta facendo piazza pulita di rampolli e avvocati, e che in realtà ha ucciso Tallini per errore? E cosa unisce la detective e la sua preda, visto che poco dopo l'inizio delle indagini le due inaspettatamente si alleano?
Antonio Banderas fa da mentore alla protagonista di una produzione americana che adatta trama e perversioni del noir all'ambientazione rurale dell'Irlanda.
Il film è la storia di un'attrazione impossibile, lo strano legame fra un'investigatrice che collabora con la polizia e una criminale, unite dal trauma dell'abuso sessuale e dalla lotta contro la corruzione dell'alta società. Dal momento che i personaggi sono tagliati con l'accetta, meglio lasciar perdere lo scavo psicologico e concentrarsi sullo scontro fra figure opposte e similari. Recensione ❯
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Un'opera compatta da un punto di vista drammaturgico, poderosa da quello descrittivo, in grado di superare l'evidente carica ideologica grazie a una mano registica che ha pochi eguali. Drammatico, Italia1960. Durata 180 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La storia di cinque fratelli lucani immigrati a Milano con la madre dà modo al regista di realizzare un potente affresco, che ha i toni della tragedia greca, sullo sradicamento dei meridionali. Espandi ▽
Alla morte del marito, la lucana Rosaria Parondi si trasferisce a Milano, dove abita il primogenito Vincenzo, con gli altri quattro figli maschi: Simone comincia una carriera nella boxe, Rocco fa il garzone in una stireria, Ciro va a lavorare in fabbrica e Luca, il minore, rimane a casa con la madre. L'ossessione di Simone per la prostituta Nadia, della quale si invaghirà anche Rocco, porterà alla tragedia e alla disgregazione della famiglia Parondi. Recensione ❯
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Cosa ci spinge a desiderare un orologio, un paio di scarpe o l'ultimo telefono uscito? Cosa cerchiamo di ottenere attraverso gli oggetti? Potere? Sicurezza? Amore? Espandi ▽
Le vite di cinque personaggi sono legate alle scarpe. Una storia di anime e oggetti. Diretto e scritto da Luigi Di Capua che ha raggiunto la notorietà come membro del gruppo The Pills che ha spopolato con le webseries su YouTube nel decennio scorso e che è stato anche sceneggiatore, tra gli altri, di Smetto quando voglio. Ad honorem e Smetto quando voglio. Masterclass. Ed è proprio dai due film della trilogia firmata da Sydney Sibilia che Di Capua recupera uno sguardo su Roma inedito, caratterizzata da tonalità grigie e a tratti non riconoscibile, che fa da sfondo a una storia sospesa tra il desiderio e l’ossessione, dove l’oggetto diventa una specie di ipnosi e può arrivare a cambiare o rovinare le vite dei protagonisti. Un film che non riesce sempre a controllare le scene drammatiche. Però già si intravedono uno sguardo riconoscibile, magari ancora un po’ grezzo, e un’idea di cinema evidente soprattutto nel momento in cui Di Capua lascia sospesi i suoi personaggi nei silenzi, chiusi nei primi piani dove sono prigionieri dei loro stessi pensieri. Recensione ❯
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Un eco-thriller che sfrutta le ansie contemporanee legate al cambiamento climatico. Drammatico, Francia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia si trova a dover scappare da una pericolosa pioggia acida. Espandi ▽
Michal è finito in libertà vigilata dopo aver aggredito il suo datore di lavoro durante una sommossa operaia. Fidanzato con una collega gravemente malata, è padre della quindicenne Selma, avuta dall'ex moglie Élise, con la quale ha un rapporto spesso conflittuale. Un eco-thriller che sfrutta le ansie contemporanee legate al cambiamento climatico e le unisce al dramma di una famiglia in crisi, divisa dall'odio ma unita dall'istinto di sopravvivenza.
Il cinema di genere contemporaneo (thriller, horror, catastrofico) flirta sovente con la fine del mondo. È solo una questione di tempi e modi scelti dai singoli autori: Just Philippot, regista fattosi notare nel 2022 con Lo sciame, dove già affrontava lo scontro fra uomo e natura in chiave sia spettacolare sia intimista, ha scelto una perturbazione di pioggia acida che dal Sud America risale verso nord e colpisce la costa atlantica europea. Recensione ❯
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Il film è incentrato su Koko (Ognyan Pavlov), un giovane bulgaro che si è rifatto una vita in Spagna. Espandi ▽
Il film è incentrato su Koko (Ognyan Pavlov), un giovane bulgaro che si è rifatto una vita in Spagna. Ritorna nella città di provincia natale della sua famiglia per vendere il vecchio appartamento del suo defunto padre e prendersi cura dei suoi resti. Recensione ❯
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Un film intenso che sa arrivare al grande pubblico ricordandogli un passato che si vorrebbe forse gettare alle spalle. Drammatico, Italia1960. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Tratto dal romanzo di Moravia. Durante l'ultima guerra Cesira, giovane vedova coraggiosa e battagliera, si rifugia con la figlia adolescente nel paese natale. Espandi ▽
1943. Cesira ha una figlia adolescente, Rosetta, ed è vedova. In seguito ai bombardamenti decide di lasciare la città per tornare al paese d'origine in Ciociaria. Qui conosce Michele, un giovane intellettuale che si innamora di lei. Dopo l'8 settembre gli alleati risalgono la penisola e sia lei che la figlia vengono violentate da un plotone di soldati marocchini. Recensione ❯
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Un'opera pacata, romantica e dal gusto retrò che ha come sfondo uno spaccato dell'America di oggi. Drammatico, USA2023. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza cerca una comunità all'interno di Fremont, una città della Bay Area. Espandi ▽
Piccolo film esistenzialista dalle venature surreali, la quarta regia di Babak Jalali indaga il senso di stasi e lenisce le angosce dell’esperienza umana. Lo fa attraverso la storia di Donya, che nel vissuto autentico dell’attrice principale Anaita Wali Zada mette in risalto il tema dell’Afghanistan, delle difficoltà dell’immigrazione, e dell’ingiusto destino di tante figure che hanno pagato a caro prezzo la loro collaborazione con le forze americane nel corso degli anni. Tutto ciò rimane però sullo sfondo, perché Fremont non è un dramma che prende di petto il reale, e alle amarezze della vita e della Storia preferisce alludere soltanto. Ne esce fuori un’opera pacata dal gusto retrò, fatta di composizioni ordinate e impreziosite da un bel bianco e nero. Al suo cuore c’è un certo romanticismo e una fede incrollabile in un destino migliore, il cammino verso il quale è tappezzato da una galleria di personaggi sempre vividi e ottimisti. Recensione ❯
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Tra Shyamalan e Salvatores, l'esordio di Baroni riflette sulla liberazione della carne. Drammatico, Italia2023. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre sorelle crescono in un mondo chiuso, educate dalla nonna e del padre al rispetto della religione e al soffocamento del desiderio. Espandi ▽
Tre giovani sorelle, le adolescenti Sara ed Ester e la più piccola Miriam, vivono in un casolare di campagna con il padre Armando e la nonna Paolina. Soggiogate da un oscurantismo religioso che affida al Vecchio Testamento ogni aspetto della loro educazione, le tre ragazze sono state abituate fin dalla nascita a soffocare ogni istinto. Il padre ha inculcato in loro il rispetto per l'autorità e il lavoro della terra, mentre la nonna le tiene sotto controllo con vessanti obblighi di penitenza e confessione. Ma cosa succederà a Sara, Ester e Miriam quando nel casolare arriverà un altro nipote, il maturo e silenzioso Primo?
Stretto tra il modello narrativo del cinema di Shyamalan e quello visivo dei primi lavori di Pallaoro (Medeas) o del Salvatores di Io non ho paura, l'esordio di Baroni indaga il percorso di crescita di tre giovani donne opponendo alla cattività dello spirito la liberazione della carne.
Visivamente Amen risulta pedante e didascalico, e laddove la solita produzione curata e un po' mielosa della Fandango si accompagna una recitazione impostata, in particolare di Paola Sambo e Luigi Di Fiore, rispettivamente la nonna e il padre. Recensione ❯
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Un'opera che mette letteralmente in scena il dolore delle donne fino a diventare un film dossier su una società misogina pronta al sacrificio. Drammatico, Francia, Tunisia, Germania, Arabia Saudita2023. Durata 107 Minuti.
La storia di una donna tunisina deve fronteggiare la scomparsa di due delle sue figlie. Espandi ▽
Olfa Hamrouni ha quattro figlie che vorrebbe maritare come ‘madama Dorè’, col principe di Spagna o magari con lo scudiero del re. Le figlie si ribellano e le maggiori finiscono divorate dai lupi. Ma non è una favola e nemmeno una filastrocca quella che racconta Kaouther Ben Hania in una nuova e singolare avventura artistica che ricostruisce la vicenda di una donna e delle sue quattro figlie. Ma chi sono i lupi? Qual è la natura delle tenebre che annuncia l’autrice e che ha inghiottito due sorelle? L’intelligenza del suo proposito è di non rispondere subito, di tenere alta la nostra attenzione sul percorso che ha condotto queste donne dove sono, davanti allo spettatore a raccontare una storia vera, terrificante e banale, come il male. Les filles d’Olfa mette letteralmente in scena un dolore ereditato come una maledizione, come una violenza che si trasmette inesorabilmente di madre in figlia. Kaouther Ben Hania finirà per dirci cosa ne è stato di Rahma e Ghofrane, interrompendo la ‘favola’ ed entrando bruscamente nella cronaca. Lo psicodramma volge in film dossier edificante, completando il puzzle e riportandoci alla realtà delle cose, a una società misogina che sacrifica le sue sorelle. Recensione ❯
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Visconti fa parlare il passato nel presente per riportarci alla decadenza della nobiltà siciliana. Drammatico, Italia1963. Durata 205 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il romanzo originario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa diventa per il regista l'occasione di sviluppare la sua personalissima versione della recherche proustiana. Espandi ▽
Il principe di Salina, legato alle sue tradizioni ma capace di capire il corso delle cose, deve affrontare l'arrivo in Sicilia dei piemontesi. Il suo amato nipote Tancredi addirittura milita nelle camicie rosse di Garibaldi. Il resto della famiglia, moglie e figli, è conservatore e bigotto. All'arrivo dei garibaldini, che tutti accolgono come una tragedia, il principe capisce che il futuro è quello e si schiera col nuovo corso. Favorisce le nozze di Tancredi con la figlia di un ricco borghese (altro segnale del tempo). L'ultima scena, lunghissima, è quella del ballo, in cui il principe, osservando ospiti e cose, si rende conto di aver esaurito il suo ruolo, forse anche la sua vita. Recensione ❯
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Garrone compie il miracolo: raccontare un'Italia terra di nessuno disintossicando la narrazione dalla volgarità dei talk show e restituendo dignità ferita ai personaggi. Drammatico, Italia2018. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, Marcello è un uomo mite che dopo l'ennesima sopraffazione immaginerà una rivalsa dall'esito inaspettato. Espandi ▽
Marcello ha due grandi amori: la figlia Alida e i cani del suo negozio di toelettatura, Dogman, che si trova in un quartiere degradato. L'uomo simbolo di quel degrado è Simone, che intimidisce e umilia chiunque gli capiti a tiro. I due hanno un rapporto simbiotico come lo squalo con il pesce pilota. Ma quando Simone userà il Dogman come base per una rapina, gli equilibri tra i due salteranno. Ispirandosi a uno dei casi di cronaca più cruenti del nostro paese, Garrone racconta un'Italia terra di nessuno in cui cane mangia cane. Il regista depura la vicenda dalla sua componente più oscena e descrive una quieta rivalsa priva della valenza pulp che ha reso archetipale il vero Canaro della Magliana. Luminosa è l'interpretazione di Marcello Fonte, devastante quella di un gigantesco Edoardo Pesce: un pitbull che è l'esatto prodotto del suo addestramento e ha la gravitas dei sogni andati a male. Recensione ❯
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Ceylan lavora ancora una volta con estrema raffinatezza e ci porta nel cuore della società turca. Drammatico, Turchia, Francia, Germania, Svezia2023. Durata 197 Minuti.
Un giovane insegnante spera di poter cambiare presto vita ma si ritrova a continuare a vivere in un piccolo villaggio. Espandi ▽
Samet è un giovane insegnante in un remoto villaggio dell'Anatolia, che attende da diversi anni il suo trasferimento a Istanbul. Una serie di eventi gli ha fatto perdere ogni speranza. Un giorno, però, incontra Nuray, un giovane insegnante come lui... Recensione ❯
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Un'opera dalla regia asciutta e con delle brave interpreti per illuminare la condizione femminile a qualunque latitudine. Drammatico, Francia, Canada, Italia, Belgio2023. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre donne si ribellano alla sorte che è stata loro assegnata e decidono di lottare, tessendo inconsapevolmente una rete di speranza e solidarietà. Espandi ▽
Niyamatabad, India del nord. Una donna Tamil vive con la figlia e il marito. Quando la figlia, che lei ha mandato a scuola pagando profumatamente, viene percossa dall'insegnante bramino, la donna decide di fuggire al sud insieme alla bambina. Monopoli. Giulia è figlia di un piccolo imprenditore pugliese che scolorisce e tinge quei capelli naturali che diventeranno parrucche. Ma il padre ha un incidente e la figlia viene informata dei suoi molti debiti. Nel frattempo Giulia si innamora di un cooperante sikh. Montreal, Canada. Sarah Cohen è un'avvocatessa affermata con due divorzi alle spalle e tre figli da due padri diversi. Pur essendo molto devota al lavoro non dimentica di dare attenzioni ai ragazzi e cerca di essere perfetta in ogni situazione. Ma una malattia la coglierà alla sprovvista. La treccia attraversa tre Paesi e le vite di tre donne coraggiose (la dedica finale è proprio al coraggio muliebre), collegandole solo alla fine tramite una parte del corpo femminile che spesso le rappresenta, ovvero i capelli. Grazie all'asciuttezza della regia e alla bravura delle interpreti il film illumina una condizione femminile complicata a qualunque latitudine, soprattutto laddove la disparità fra uomini e donne coinvolge (e travolge) tanto l'ambiente di lavoro quanto quello sociale e famigliare. Recensione ❯
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Chiara lavora come tecnico delle luci per uno spettacolo di teatro-danza dedicato a
Dioniso, quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina. Espandi ▽
Chiara lavora come tecnico delle luci in una compagnia che sta facendo le prove per la messa in scena de "Le baccanti" di Euripide. Ha una fidanzata più giovane di lei che soffre perché il loro rapporto non viene dichiarato e un padre che improvvisamente torna a farsi vivo dopo una lunga sparizione. L'uomo è brillante e pronto al confronto ma è anche consapevole di essere affetto da un virus che non dà scampo. I due si troveranno a condividere le stazioni di un duro calvario.
Anne Riitta Ciccone realizza un film personale a partire da un'esperienza realmente vissuta riuscendo però ad aprirsi alla condivisione con lo spettatore.
La regista e sceneggiatrice non si limita circoscrivere l'azione nell'ambito del rapporto genitore-figlia a cui offre tutte le sfumature necessarie per descrivere la non semplice ricucitura di un rapporto. Allarga lo sguardo innanzitutto al teatro classico di cui sa leggere la contemporaneità e, al contempo, la distanza. Recensione ❯
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