Un modesto thriller, con le solite incursioni nell'horror, che non approda a nulla, ma che tiene desta l'attenzione. Sette tracciatori di profili psicologici dell'FBI hanno a che fare con un serial killer. Espandi ▽
Renny Harlin è un regista di origine scandinava, naturalizzato americano, già marito di Geena Davis. Potrebbe bastare, ma Harlin si accanisce a dirigere e talvolta produrre blockbuster che lo rendono estremamente simpatico alle produzioni. Il suo recente L'esorcista - La genesi , rigirato a spese di Barbet Schroeder è la prova della sua travolgente superficialità e del suo innegabile "mestieraccio". Harlin clona, stravolge e conclude il lavoro altrui, come il secondo Die Hard, con sfacciata disinvoltura. Stavolta è Tony Scott il suo modello stilistico, con lampi improvvisi, il solito montaggio clippato ed una totale assenza di logica in molti passaggi di una vicenda che ha tutta l'aria di un videogame.