Pietro e Rebecca sono una giovane coppia che affronta la sfida di crescere tre figli; Claudio, Caterina e Daniele cercano la propria strada verso la felicità. Espandi ▽
Proporre un remake di una serie televisiva di successo come This is Us giunta alla sesta stagione poteva rivelarsi un rischio ricco di incognite. Così è stato ma forse non per le ragioni più ovvie. Per occuparsi di Noi è necessario fare un flashback apparentemente fuori territorio. D’altronde i flashback nella serie non mancano (come vedremo) e quindi si resta in tema. Quando Alessandro Cattelan ha fatto il passaggio da Sky alla Rai e ha tentato di proporsi con lo stile creativo e fuori dagli schemi che ne aveva decretato il successo sulla rete pay ha fallito in maniera evidente. Le ragioni? Proporlo su RAI Uno in prima serata di domenica ha significato offrire il programma giusto all’audience sbagliata. La stessa situazione si è ripresentata con Noi con l’aggravante che, alle spalle, c’era la serie originale. Recensione ❯
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La serie thriller tratta dall'omonimo romanzo di Harlan Coben. Espandi ▽
La scomparsa di un giovane poco dopo la morte di un amico porta gradualmente alla ribalta i segreti e le menzogne di un quartiere benestante e molto unito di Varsavia. Recensione ❯
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Mini-serie sul discusso caso della Theranos, fondata da Elizabeth Holmes. Espandi ▽
La miniserie si basa sulla reale storia di Elizabeth Holmes (Amanda Seyfried), una giovanissima universitaria che, a soli 19 anni, nel 2003, lasciò la prestigiosa Stanford University (dropout è il termine usato proprio per chi abbandona gli studi) per fondare un'azienda: Theranos. La startup, con la promessa di rivoluzionare il mondo della medicina, nasceva con lo scopo di fornire una nuova tecnologia in grado di diagnosticare qualsiasi malattia attraverso una sola goccia di sangue del paziente. Il progetto fece così gola ai molti investitori intercettati da Holmes da farle in breve raggiungere lo status di "più giovane miliardaria d'America", nonché numerosi premi e riconoscimenti. La realtà di questa storia si muove però su un altro percorso, quello di una persona capace di promettere molto e di realizzare ben poco oltre alla promozione di se stessa. Malgrado i 9 miliardi di dollari capitalizzati, Theranos aveva tutto fuorché la tecnologia tanto promessa dalla sua fondatrice. The Dropout è l'ultima miniserie a compiere un breve salto nel passato per mostrarci qualcosa di estremamente contemporaneo, attraverso uno sguardo lucido e disilluso, come di chi sta aprendo gli occhi su un sistema marcio e malato.
La serie cristallizza una generazione in cui non è l'aspirazione al successo a rendere ciechi, a spingere verso una deriva criminosa, ovvero alla truffa, ma è l'ossessione innanzitutto per se stessi, il naufragio in un'idea di sé che non contempla più il rapporto con gli altri, senza confronto e alla deriva. Recensione ❯
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L'action-thriller di dieci episodi ideato dal premio Oscar® Mark Boal. Espandi ▽
Il thriller si svolge tra Colombia e Venezuela e racconta le operazioni di salvataggio di Amber Chesborough (Jessica Collins), una scienziata che viene qui riconosciuta come spia della Cia. Il fratello Bambi (Luke Evans) e il marito Prince (Michiel Huisman) affronteranno una missione ai limiti delle loro capacità umane e militari: entrambi soldati delle forze speciali, nella loro ricerca dovranno fronteggiare non solo le difficoltà nella gestione dei rapporti geopolitici ma anche e soprattutto un conflitto umano, relazionale e intimo.
Echo 3 rappresenta una vera svolta nel racconto di guerra, ponendo lo spettatore in una condizione di visione complessa, costantemente sollecitato a interpretare il racconto su due livelli narrativi che si sviluppano innanzitutto a livello diegetico.
Ottime anche le interpretazioni di Huisman, Collins ed Evans, certamente caratterizzate da una ricerca intima e personale che sfonda i confini dell'Actors Studio e si avvicina a una ricerca più europea del personaggio, garantendo così, insieme alla regia, l'accesso alle metafore e ai parallelismi tra le relazioni umane e i rapporti di politica interna ed estera degli USA. Recensione ❯
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Adattamento della serie israeliana Kvodo, Vostro Onore è un legal thriller con protagonista Stefano Accorsi. Espandi ▽
Vittorio Pagani è un giudice stimato al punto di essere in predicato per la nomina a Presidente del Tribunale di Milano. Un giorno suo figlio Matteo,si mette alla guida senza patente dell'auto della madre, morta suicida un anno prima, e investe un motociclista che poi non soccorre. La vittima, il figlio di un potente boss della criminalità latinoamericana che il padre aveva fatto condannare, finisce in rianimazione. Da quel momento Pagani mette in atto una serie di atti illegali per proteggere il figlio dalla giustizia e dalla vendetta della gang. Il suo agire avrà conseguenze gravi non solo sul piano dell'etica professionale.
Il triplo passaggio dall'originale israeliano a quello americano per giungere alla versione italiana non ha dato i risultati sperati a causa di una mancata valutazione del contesto in cui inserire la vicenda di base nonché le sue varianti.
Il problema non sta nella recitazione perché non solo Accorsi e il giovane Matteo Oscar Giuggioli hanno mostrato un ottimo affiatamento ma anche tutti gli altri protagonisti non hanno mancato la prova. Di Matteo va aggiunto che ha saputo dare al suo personaggio il giusto mix di understatement e di determinazione a tratti anche un po' cinica. Recensione ❯
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La storia della prima veleggiata compiuta intorno al mondo da Magellano ed Elcano. Espandi ▽
Negli anni Dieci del Cinquecento, Ferdinando Magellano, esploratore e navigatore portoghese, cerca senza fortuna di convincere il re Manuel d'Aviz a sovvenzionare la sua circumnavigazione delle Americhe per giungere fino alle isole Molucche, ricche di preziose spezie. Incassato il rifiuto, decide di rivolgersi alla corona spagnola, a cui presta giuramento per ottenere le navi con cui affrontare l'avventura. Tra i membri più preziosi della spedizione c'è l'abile timoniere Juan Sebastián Elcano, inoltre al viaggio partecipa anche l'italiano Antonio Pigafetta, che stilerà le cronache dell'impresa.
Senza confini è una miniserie a suo modo imponente, ma non quanto la storia che racconta, tanto che i pochi brevi episodi non riescono a restituire appieno l'epicità dell'impresa.
Sei puntate da quaranta minuti scarsi sarebbero normalmente molto benvenute in questi tempi di serie troppo lunghe e dagli episodi con minutaggio autoindulgente, ma se l'intento è raccontare nientemeno che la circumnavigazione del globo finiscono per mancare del giusto respiro. Recensione ❯
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Dal romanzo omonimo, una storia di contraddizioni all'interno della comunità mormonica. Espandi ▽
Quando il cadavere di Brenda Lafferty e della sua piccolissima figlia vengono ritrovati in casa loro, i detective Jeb Pyre e Bill Taba indagano sul caso a partire, come vuole la regola, dal marito della vittima. Allen Lafferty sostiene però che la donna sia stata uccisa dai suoi fratelli, che avrebbero lasciato la fede mormone praticata dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni (Latter-Day Saints), per una versione più integralista del credo. La storia dei Lafferty mette così a dura prova la fede di Jeb, mormone praticante che più scopre cose sulla propria fede e più entra in crisi spirituale e coniugale, oltre che in conflitto con le istituzioni religiose che hanno grande influenza su tutti gli aspetti della vita nello Utah.
Tratta dall'omonimo libro di nonfiction di Jon Krakauer, una miniserie che romanza la vicenda originale e affianca al mystery sull'omicidio la storia del lato oscuro della religione mormone.
I due principali fratelli Lafferty sono Wyatt Russel e Sam Worthington, dove soprattutto quest'ultimo si dimostra finalmente attore maturo, capace di dare corpo a un personaggio che affronta una trasformazione estrema, ricca di tormenti, inquietudini e contraddizioni. Recensione ❯
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Un esplosivo racconto di formazione, una commedia dark-rock immersa nella cultura pop degli Anni 80. Espandi ▽
Nord Italia, scintillanti anni 80. Per amore della figura paterna perduta, Alice si trova catapultata nel mondo del crimine, nel quale impara a sopravvivere anche grazie all'uso dell'immaginazione, alimentata da riferimenti, televisivi, cinematografici e musicali degli anni 80. Come la fortunata Stranger Things, che fa dell'esplicita citazione di un determinato immaginario letterario e cinematografico (King e Spielberg, primi fra tutti), il suo principale marchio di fabbrica, anche Bang Bang Baby si segnala per la spudorata volontà di citare, e nel caso della serie Prime video di far suo, un determinato contesto e trasformarlo in una vera e propria impalcatura su cui costruire ogni puntata. Insomma, a prescindere da difetti e inciampi, c’è da rimanere affascinati di fronte a Bang Bang Baby e alla sua voglia di sperimentare… Voglia che la presenza delle SVOD non fa che incentivare e che, anche se a piccoli passi, era ora travolgesse i prodotti seriali italiani. Recensione ❯
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Allie, Linn e Hanna vivono in dimensioni temporali diverse e tuttavia i loro destini iniziano misteriosamente a incrociarsi. Espandi ▽
La storia inizia nel 2006 a Stoccolma, dove una patologa in dolce attesa di nome Allie fa di tutto per impedire al marito - il pilota Leo - di volare, perché tormentata da uno strano presentimento. Sfortunatamente Allie non riesce a fermare il coniuge ed è costretta a rivivere più volte la stessa giornata. Nel futuro, invece, la venticinquenne Linn si trova a Berlino e si unisce a una strana setta convinta che la vita prosegua dopo la morte. Infine c'è Hanna, che nel 2022 si risveglia in ospedale dopo un violento incidente d'auto, domandandosi come abbia fatto suo figlio Jacob - un giovane adolescente di 14 anni - a salvarla dall'annegamento. Ma le stranezze non finiscono qui. Recensione ❯
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La serie evento Disney+ con Ewan McGregor nei panni dell'iconico Maestro Jedi. Espandi ▽
Dieci anni dopo il crollo della Repubblica e l'ascesa dell'Impero, Obi-Wan Kenobi vive in incognito sul pianeta Tatooine, sorvegliando a distanza la crescita del piccolo Luke Skywalker. Riceve però una richiesta d'aiuto dagli Organa, i genitori adottivi di Leia: la figlia di Anakin e Padmé è stata rapita. Obi-Wan, detto Ben, ne seguirà le tracce fino ad arrivare a confrontarsi con gli inquisitori, e in particolare con la "terza sorella" Reva. La caccia al celebre jedi arriva presto all'attenzione di Darth Vader, che decide di prenderne il comando in prima persona, desideroso di un nuovo confronto con il vecchio maestro.
Doveva essere un film ma, dopo molte riscritture, è diventato una miniserie lo spin-off dedicato a Obi-Wan Kenobi, che purtroppo non è degno della levatura del personaggio.
I colpevoli sono numerosi, ma diciamo subito che va escluso dalla lista Ewan McGregor, il quale, al contrario, non ha mai interpretato così bene questa parte. Il suo Obi-Wan invecchiato e affranto, ma sempre saggio e sicuro dei propri ideali, fa il possibile per caricarsi la serie sulle spalle. Purtroppo i limiti di scrittura, regia e pure di effetti speciali, finiscono per neutralizzare gli sforzi di McGregor e lasciare l'amaro in bocca per l'intera operazione. Recensione ❯
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E se tutto quello che pensavi di sapere della tua vita fosse solo una bugia? Espandi ▽
Inizia come un A History of Violence al femminile, ma la tensione tiene solo due episodi (su otto) prima di iniziare a dileguarsi, affogata in una melassa di flashback. Decisamente un peccato, anche perché sarebbe bastato poco a evitare lo scivolone: più sintesi, un po' più d'azione e il gioco era fatto. Invece quello che inizia come un thriller prende sempre più la forma di un risaputo dramma familiare alto borghese, dove un fosco segreto sepolto nel passato getta la sua ombra sul presente. Un capitale di credibilità purtroppo poi sperperato in un intreccio che manca di energia e insiste nel raccontare un passato in cui non crede fino in fondo. Tratta dall'omonimo romanzo di Karin Slaguther, Frammenti di lei può contare su un'ottima Toni Collette nel ruolo di Laura, donna impenetrabile, spesso dura, che dopo aver sopportato una vita senza dare nell'occhio decide di riprendere il controllo della sua esistenza. Purtroppo i villain non hanno il suo stesso carisma, uno perché affidato a un attore anonimo e mai davvero minaccioso, l'altro perché tenuto da parte per una possibile seconda stagione. Recensione ❯
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Una serie che mescola thriller e horror per raccontare un viaggio verso l'oblio. Espandi ▽
La storia di Lucy Chambers che si sveglia ogni notte alle 3:33. Suo figlio di otto anni è introverso e non mostra emozioni, sua madre parla a sedie vuote, la sua casa è infestata da reminiscenze di una vita che non è la sua. Ora che il suo nome viene inspiegabilmente connesso a una serie di brutali omicidi avvenuti nella sua zona, la risposta che aveva evitato per tutti questi anni diventa centrale. Recensione ❯
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La nuova serie thriller ambientata sul posto di lavoro del regista e produttore esecutivo Ben Stiller. Espandi ▽
Alla Lumon Enterprise hanno brevettato una soluzione avveniristica per coniugare vita lavorativa e professionale: i suoi dipendenti si sottopongono volontariamente a una operazione di "scissione", praticata inserendo un microchip nel loro cervello. Da questo momento l'identità che dalle 9 alle 17 siede in ufficio, denominata "innie", sarà totalmente all'oscuro di che vita possa condurre la sua identità consueta, l'"outie", sia essa sposata, single, felice o depressa. Mark, che lavora alla sezione Macrodata Refinement di Lumon, si è sottoposto al trattamento per dimenticare, almeno in orario di ufficio, la morte della moglie e vivere così qualche ora di serenità. Quando al suo team si unisce Helly, che si rifiuta di accettare la nuova realtà "duplicata", i due finiranno per scoprire sempre più elementi inquietanti sulla Lumon e sui suoi segreti.
In materia di incubi gli avvenimenti degli ultimi anni hanno dato molto lavoro e molti spunti agli sceneggiatori di film e serie tv distopiche, precedendo e talora superando i peggiori presagi.
Dan Erickson, creatore della serie, e Ben Stiller, che produce e gira sei dei nove episodi della prima stagione, si concentrano sul lato corporate del crescente stato di alienazione che caratterizza il nostro presente. Come ha dimostrato anche il recente approdo allo smartworking di molte professioni legate al lavoro di ufficio, più si cerca una coesistenza tra lavoro e vita privata e più si ha modo di constatare quanto il conflitto di esigenze sia insanabile. Recensione ❯
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Commedia dai toni fiabeschi, è la prima serie del duo Luì e Sofì celebri youtuber amatissimi dai bambini e ora chiamati ad una nuova avventura all'interno di un castello incantato. Espandi ▽
Vacanze studio in un castello per Luì e Sofì che hanno la possibilità di passare del tempo con una famiglia nobile e così impararne cultura e tradizioni. All'arrivo trovano Madame Cornelia, una governante severissima che sarà la loro guida ed insegnante. Poi c'è Bruno il maggiordomo di famiglia e tuttofare della casa. Quindi nella casa vi abitano i gemelli Divina e Tronaldo ed Emma, tutti nipoti della regina che ha un piano per loro. Il suo obiettivo è infatti dare la possibilità ai ragazzi di capire la vita delle persone normali. A dare il volto agli amatissimi Luì e Sofì ci sono Luigi Calagna e Sofia Scalia. Recensione ❯
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Spin off di Star Trek: Discovery, la serie legata al mondo ideato da Gene Roddenberry che si colloca temporalmente nel decennio precedente alla serie originale di Star Trek. Espandi ▽
Il capitano Christopher Pike ha avuto una visione del proprio tragico destino: tra dieci anni rimarrà mutilato e orribilmente sfigurato in seguito a una contaminazione radioattiva. È quindi restio a tornare sul ponte di comando della USS Enterprise, ma infine si convince a compiere il proprio dovere. Accanto al Primo Ufficiale Una e all'ufficiale scientifico Spock, Pike conosce nuovi membri dell'equipaggio, tra cui Uhura, specializzata nelle comunicazioni.
La serie ha un intento chiaramente differente e un protagonista dal fato segnato, su cui costruire un copione affascinante. La prima stagione di Strange New Worlds è da vivere come un tutt'uno, un consolatorio viaggio nel passato che insegna come quella antica lezione di solidarietà e ricerca della conoscenza sia ancora la chiave giusta per affrontare un futuro ignoto e pericoloso. Per l'equipaggio dell'Enterprise come per l'umanità del XXI secolo. Recensione ❯
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