Sembra una ragazza carina, timida, perfettamente educata, è la quarantenne più spiritosa e coraggiosa d’Italia. Il film di Sabina Guzzanti Viva Zapatero, satira politica dura e divertente sui media e sul potere, documento su come lei quanto altri venne censurata dalla Rai con il suo programma Raiot cancellato sin dalla prima puntata, è stato tra i primi dieci titoli del box office italiano. All’ultimo posto, eppure un successo così non si era mai visto: allo stesso modo, non era mai capitato che migliaia di persone si affollassero al cinema o a teatro per vedere spettacoli televisivi proibiti dalla Rai e impossibili sulle reti Mediaste. Il talento comico ed eloquente dì Sabina Guzzanti si esercita con personificazioni parodistiche: quando, con la calotta di gomma in testa e i doppiopetto sciallati, diventa Berlusconi, quando imbottita e stordita diventa Valeria Marini, quando nasconde se stessa dietro un’altra personalità, è magnifica. Però è ancora più magnifica quando i suoi sketch intelligenti e diretti raggiungono il bersaglio rendendo più visibili mali, menzogne, velleità, corruzioni e scemenze del Paese e dei suoi governanti. Alcuni dicono che sia più polemica che buffa: avessero loro il suo ardire e la sua tenacia, così rari. Sabina Guzzanti, romana borghese, figlia del giornalista di destra Paolo Guzzanti, sorella del bravissimo satirico di sinistra Corrado Guzzanti, per lungo tempo legata a Davide Riondino, amica di Giuseppe Bertolucci, diplomata all’Accademia d’arte drammatica, debuttò nel 1987 con il monologo comico Il tempo restringe, subito premiato. Ha scritto e diretto spettacoli teatrali, Il fidanzato di bronzo, Con fervido zelo, Non io, contemporaneamente recitando negli show televisivi Avanzi, Tunnel, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano.
Al cinema, dopo aver diretto un film sperimentale e un cortometraggio per bambini, ha riversato il suo camaleontismo nei tredici perfetti personaggi di Troppo sole di Giuseppe Bertolucci, ha debuttato nella regia con il divertentissimo Bimba Alcuni suoi monologhi sono raccolti nel libro Mi consenta una riflessione (anche se non è il mio ramo). Ha un carattere pessimo, quindi ammirevole: agli attacchi reagisce, alle prepotenze si oppone con i fatti, non si scoraggia. non si lamenta, da vera combattente.
Da Lo Specchio, 5 Novembre 2005