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Massimo Cantini Parrini

Massimo Cantini Parrini è un attore italiano, costumista, è nato nel 1971
Nel 2022 ha ricevuto il premio come migliori costumi al Satellite Awards per il film Cyrano. Dal 2015 al 2022 Massimo Cantini Parrini ha vinto 11 premi: David di Donatello (2016, 2017, 2018, 2020, 2021), European Film Awards (2018), Nastri d'Argento (2015, 2017, 2020), Satellite Awards (2022).

Il collezionista d'abiti

A cura di Fabio Secchi Frau

Tra le due candidature all'Oscar per il Pinocchio di Matteo Garrone, splende quella per i costumi ideati da Massimo Cantini Parrini. Costumi che erano già stati celebrati da una bellissima mostra al Museo del Tessuto di Prato e che gli avevano permesso di ricevere il suo quarto David di Donatello.
Non abiti, quindi, ma vere e proprie opere d'arte. Uno straordinario lavoro di un pluripremiato (Nastri d'Argento, Ciak d'Oro, European Film Award e tanti altri) che sfrutta l'ispirazione e la creatività insite in ogni suo progetto come nuove occasioni di studio per campionare tessuti e scoprire sempre qualcosa di nuovo su capi d'abbigliamento storici (che oltretutto colleziona avidamente).
Entrare nel mondo di Cantini Parrini significa penetrare nella sua passione e nella sua profondissima conoscenza del costume antico. Lì dove il dipanarsi di un processo creativo, composto da bozzetti, documentazioni fotografiche, prime composizioni e ritocchi digitali, testimoniano un'accurata ricerca per la realizzazione di ogni singolo capo o accessorio.
Con un curriculum che vanta più di cinquanta produzioni (molte delle quali per autori di fama ormai mondiale), forte del suo sodalizio artistico con Matteo Garrone, è anche membro dell'Academy Award dal 2020.

Allievo di Piero Tosi
Nato e cresciuto a Firenze, nipote di una sarta e collezionista di abiti d'epoca fin dall'età di tredici anni, dopo aver studiato al Liceo Artistico Statale di Porta Romana, si iscrive al Polimoda, laureandosi poi in Cultura e Stilismo della moda presso l'Università di Firenze. Ottenuto un posto al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, diventa allievo del Premio Oscar Piero Tosi, che lo spingerà alla dedizione per il mestiere e sarà ben felice di vederlo lavorare presso la prestigiosa Sartoria Tirelli.

Aiuto costumista di Gabriella Pescucci
Il suo primo contatto con il cinema è come aiuto costumista di Gabriella Pescucci, anche lei Premio Oscar, che per ben dieci anni lo vuole al suo fianco in progetti artistici di natura cinematografica, teatrale e lirica. Intanto, fa crescere la sua raccolta d'abiti, arrivando a possederne più di quattromila pezzi, che spaziano da un arco storico che va dai primi decenni del Seicento agli Anni Novanta.

I primi lavori come costumista
Dopo aver realizzato i costumi per il cortometraggio Il rapimento Gancia (1996) di Matteo Pedani, dagli Anni Duemila (a partire da Carnera: The Walking Mountain) diventa definitivamente un costumista, anche grazie alle numerose collaborazioni con Renzo Martinelli.

I tre David di Donatello consecutivi
Firma gli abiti The Wholly Family (2011) di Terry Gilliam, lavora con Marco Ponti, Andrzej Wajda, Ettore Scola (Che strano chiamarsi Federico, 2013), Sabina Guzzanti, fino a stringere un altro importantissimo sodalizio artistico con il regista Matteo Garrone che, nel 2015, gli chiede di vestire i personaggi di Il racconto dei racconti - Tale of Tales. Il lavoro che porta a termine è semplicemente magnifico e spingeranno Garrone a volerlo anche per Delightful, Dogman, gli spot Dolce & Gabbana, Campari, Dior e per il già nominato Pinocchio. Proprio grazie a Il racconto dei racconti, ma anche al film di Edoardo de Angelis Indivisibili e a quello di Roberta Torre Riccardo va all'inferno, vincerà ben tre David di Donatello consecutivi.
Spesso coinvolto anche in produzioni di Luca Lucini, Daniele Luchetti e dei fratelli D'Innocenzo, si occupa anche dei costumi di Ella & John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì e comincia a lavorare anche in produzioni internazionali, soprattutto americane e inglesi.
Grazie al suo lavoro nel film Miss Marx di Susanna Nicchiarelli vince il David di Donatello 2021 per i migliori costumi.

La candidatura agli Oscar
Nel 2021, proprio grazie a Pinocchio, ottiene la sua prima candidatura agli Oscar nella categoria dei migliori costumi. Nel 2022 è di nuovo candidato al premio Oscar grazie al film Cyrano di Joe Wright.

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lunedì 22 marzo 2021
Fabio Secchi Frau

Tra le due candidature all'Oscar per il Pinocchio (guarda la video recensione) di Matteo Garrone, splende quella per i costumi ideati da Massimo Cantini Parrini. Costumi che erano già stati celebrati da una bellissima mostra al Museo del Tessuto di Prato e che gli avevano permesso di ricevere il suo quarto David di Donatello. Non abiti, quindi, ma vere e proprie opere d'arte. Uno straordinario lavoro di un pluripremiato (Nastri d'Argento, Ciak d'Oro, European Film Award e tanti altri) che sfrutta l'ispirazione e la creatività insite in ogni suo progetto come nuove occasioni di studio per campionare tessuti e scoprire sempre qualcosa di nuovo su capi d'abbigliamento storici (che oltretutto colleziona avidamente)

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Il costumista è candidato al premio Oscar per i costumi di Pinocchio di Matteo Garrone.
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