Dopo avere conseguito il diploma presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, si dedicò alla composizione di musica sinfonica e da camera. Nel 1941 entrò a far parte del mondo del cinema scrivendo il commento musicale per L'amore canta, diretto da Ferdinando Maria Poggioli; in seguito, nel corso del decennio 1945-55, la sua attività cinematografica si accrebbe ed egli, collaborando con la sua arte a moltissimi film, si affermò come uno dei più nuovi e originali musicisti cinematografici italiani. La sua produzione fu molto varia; egli compose infatti colonne sonore per film d'impegno umano e sociale, per commedie di costume, per opere melodrammatiche e sentimentali, per film storici. In ogni occasione dimostrò sempre un alto grado di professionalità, accompagnato talora da modi particolarmente nuovi ed originali di concepire il rapporto fra il commento musicale e la storia sviluppata nel film; infatti, seppe tenere conto, con viva sensibilità, sia del clima umano che la caratterizzava, che dello stile con cui era narrata. Tra le sue opere più significative meritano di essere citati i commenti musicali per alcuni film diretti da Giuseppe De Santis, come Roma, ore 11 (1952), Giorni d'amore (1955), Uomini e lupi (1957). In particolare, nella partitura musicale di quest'ultimo film, Nascimbene utilizzò, con grande efficacia drammatica, originali elementi sonori di tipo meccanico o provenienti dal folclore popolare. Negli anni Sessanta ottenne risultati artistici degni di nota ne La ragazza con la valigia (1961, Valerio Zurlini) e ne Il processo di Verona (1963, Carlo Lizzani). Nascimbene lavorò anche per numerose produzioni americane ed inglesi di grande spettacolo.