Una storia di formazione che racconta la relazione tra Josée, un'artista disabile di talento, e un laureando in biologia marina di nome Tsuneo, che si incontrano per caso e si scoprono attratti l'uno dall'altro. Espandi ▽
Giunge al terzo adattamento per il grande schermo – il primo è del 2003, a cui è seguito un remake sudcoreano nel 2020 - il fortunato racconto di Seiko Tanabe, ma è la prima volta che questo avviene sotto forma di anime. La cura per i disegni, improntati al realismo ma con un chiaro accento su ogni implicazione romantica insita in ogni dettaglio, si impone da subito come la cifra stilistica di una trasposizione libera del testo originale, che ha il chiaro intento di smussare alcune asperità e di offrire un po’ di speranza al pubblico di teenager a cui si rivolge. Destano qualche perplessità in più la l’inserimento pretestuoso di un paio di battute scurrili, in contrasto con l’impianto teen della storia, e soprattutto il martirio spirituale e fisico a cui si sottopone Tsuneo, che rende forzato l’ultimo segmento del film. Ma a prevalere, più che le svolte discutibili del plot, è la sensazione di un "feel good movie" che sa quasi sempre premere i tasti giusti, spingendo sul lato più emotivo senza risultare mai invasivo.