Film documentari cubani

Ogni anno a Cuba cinque persone vengono selezionate per potersi sottoporre alla cosiddetta "chirurgia di riassegnazione di genere" mentre molti altri rimangono in lista d'attesa. Nella capitale L'Avana, Odette, Juani and Malú attendono con trepidazione il giorno dell'intervento che sarà eseguito dai migliori chirurghi europei nell'ambito di un programma fortemente voluto da Mariela Castro, figlia dell'ex presidente Raúl e direttrice del Centro Nazionale per l'Educazione Sessuale.

Santiago, Cuba. Tre storie sugli scacchi tra il 1966 e i giorni nostri, dentro una variegata cornice di vita, musica, amore, desiderio, vittorie e sconfitte.

Quello che sembrava essere un viaggio di ritorno nel mio paese in un momento di cambiamenti, finisce come un viaggio nel mio io tra contraddizioni e domande sulla mia identità di cubano.

Nell'ultima parte del suo monumentale affresco, Guzmán si concentra su fenomeni originali, a volte effimeri, che si verificano a margine dei grandi accadimenti dei mesi infuocati del 1973: i magazzini comunitari, i cordoni industriali, i comitati agricoli, le azione collettive messe in atto dal popolo di Allende per cercare neutralizzare il caos e superare la crisi.

Due uomini si scontrano a Cuba. El Medico, un giovane cubano, medico e musicista, sta cercando di conquistare una vita migliore per sé e la sua famiglia. Michel, un produttore musicale europeo, cerca fama e fortuna. Si tratta di una lotta tra due modi di intendere la musica: uno la vede come espressione autentica della cultura e della storia di Cuba, l'altra come un prodotto commerciale da vendere con ogni mezzo necessario. In questo scontro di opinioni vi sono anche Kookita, la giovane ballerina che Michel considera non abbastanza sexy per avere successo, e la madre di El Medico, che pensa che suo figlio stia tradendo gli ideali rivoluzionari per cui lei ha combattuto.

Otello all'improvviso è un viaggio tra gli improvvisatori di Cuba.