La storia di due famiglie il cui egoismo, l'alienazione, le relazioni senza amore e l'indifferenza le conducono a un esito fatale. Espandi ▽
In un resort di lusso sperduto in una zona paludosa della Georgia, una famiglia benestante sta trascorrendo le vacanze estive. Mirian e Lana sono scappati dalla città, i loro figli adolescenti Datuna e Nia li hanno seguiti malvolentieri e nessuno sembra sapere o avere voglia di comunicare con gli altri. Nel resort trascorre le vacanze anche un'altra famiglia, formata da Keta, vecchia amica di Lana, da suo marito Tengo e dalla figlia Bebe, ancora una bambina. Nella noia delle giornate tutte uguali, mentre gli adulti si smarriscono in un dolore silenzioso e invisibile, i più piccoli Nia e Bebe fanno amicizia, ignorando il dramma che potrebbe inghiottirli.
Opera prima del georgiano Vakhtang Jajanidze, un dramma dal ritmo estatico e dallo stile evanescente, tutto giocato sull'ampiezza degli scenari naturali e sul vuoto di comunicazione fra i personaggi.
La tragedia è latente in Gli esseri reali, s'annida dentro immagini vuote che però fanno presagire il peggio, strette tra un fuoricampo che preme ai bordi delle inquadrature e i silenzi carichi di risentimento che appesantiscono i dialoghi vuoti. Recensione ❯
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Una dramedy che racconta le difficoltà dell'essere genitori ai giorni nostri. Espandi ▽
Blu è un bambino di nove anni che ama vestirsi da femmina e sogna di interpretare la Sirenetta. Suo padre Lucio, voce progressista di una nota trasmissione radiofonica, è spiazzato. Sua moglie Elena, pur con mille timori, tende ad assecondare le richieste di Blu. Ad aiutarli in questo percorso di consapevolezza e accettazione, un gruppo di "Genitori Unicorni", guidato da un'abile psicoterapeuta.
Una fiaba a lieto fine, con uno spessore socioculturale importante, che mira a esplorare il ruolo dei genitori di fronte alle scelte dei figli. Scelte che riguardano la loro identità, il loro corpo, il loro futuro.
C'è lo sguardo nuovo che la regista Michela Andreozzi invita a indossare, di rimessa in discussione delle proprie certezze, al di là di preconcetti e convenzioni. Uno sguardo che volge verso l'amore senza condizioni. È quello che prova mamma Elena, un'intensa Valentina Lodovini, per Blu, ma anche quello che sente forte papà Lucio, Edoardo Pesce in uno dei suoi ruoli più vulnerabili e apprezzabili, un maschile in piena crisi. Recensione ❯
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Un racconto di formazione che mette a fuoco la possibilità di esprimere i propri sentimenti e di elaborarli prima che sia troppo tardi. Espandi ▽
"Valbruma", fine anni '80. Tommaso Berger arriva dai nonni in corriera, lasciandosi alle spalle Milano dove sua madre è stata ricoverata in una clinica per malattie mentali. Nella nuova scuola si imbatte in Elise Moser, una ragazza volitiva che gli intima di lasciare libero il suo banco. Elise è la figlia di un avvocato che lavora a Milano e non si accorge nemmeno della sua esistenza. Tommy invece vede bene quella ragazza inquieta e polemica, e comincia a trascorrere del tempo con lei.
La regista e sceneggiatrice Ambra Principato prosegue sulla strada che aveva già intrapreso in maniera convincente con il suo film d'esordio. E fa bene, perché è fra i pochi (e in assoluto l'unica donna) in Italia ad occuparsi di un genere gotico fra l'horror, il thriller e il romance, attingendo a piene mani dalla cinematografia mondiale (soprattutto anglosassone) del genere, e aggiungendo una sua cifra "local" interessante.
Il film parla di tutti coloro che si sentono non visti dagli altri, e allo stesso tempo delle sensibilità che riescono a vedere oltre il reale e a percepire delle presenze, che per questo vengono messe sottochiave, discriminate e bullizzate. Recensione ❯
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La storia di un gruppo di amici perseguitati da un assassino dopo aver cospirato per coprire un incidente automobilistico. Espandi ▽
Dopo aver causato un incidente d'auto mortale, cinque amici nascondono il loro coinvolgimento e fanno un patto per mantenere il segreto evitando di affrontare le conseguenze. Un anno dopo, il loro passato torna a tormentarli e sono costretti a confrontarsi con una terribile verità: qualcuno conosce quello che hanno fatto l'estate precedente ed è deciso a vendicarsi. Gli amici, perseguitati uno a uno da un assassino, scoprono che è tutto già successo in passato e si rivolgono a due sopravvissuti del leggendario "Massacro di Southport" del 1997 per chiedere aiuto.
Quarto capitolo della serie, sequel dell'omonimo film del 1997 e di Incubo finale dell'anno dopo, So cosa hai fatto fa rimpiangere lo stile genuino dello slasher che negli anni '90 guardava al teen movie degli '80.
La regista di Do Revenge, che si avvale di un reparto tecnico quasi tutto al femmnile, abbandona quasi da subito le derive autoironiche della storia per concentrarsi molto sui suoi aspetti più moralistici che morali. Così, ancora una volta, fumare dell'hashish con gli amici porterà a conseguenze terribili punite anche con la morte uncinata. Recensione ❯
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I problemi della genitorialità e del rapporto di coppia in un horror psicologico
caratterizzato da un buon colpo di scena finale. Horror, Gran Bretagna2025. Durata 108 Minuti.
Dopo la morte della madre biologica, due bambini piccoli vengono affidati in prova alle cure dei loro potenziali futuri genitori adottivi. Espandi ▽
La coppia formata da Michelle e Cyrus riceve in adozione, dopo la morte della madre biologica per overdose, due bambini, Mia ed Elijah, ancora traumatizzati per la perdita. L'assistente sociale Sian, attenta alle necessità dei bambini, si rende disponibile per ogni necessità, ma Michelle è sicura ed entusiasta: saranno all'altezza del compito. Solo che Michelle è molto impegnata sul lavoro e quindi tutto il peso delle cure parentali ricade su Cyrus, allenatore di cricket attualmente disoccupato. Cyrus viene ben presto soverchiato dal compito di fare la "mamma" a tempo pieno e comincia ad avere incubi e visioni, arrivando a pensare che ci sia qualcosa che non va nei due bambini.
L'inversione dei ruoli tradizionali all'interno della famiglia è al centro della storia, con il marito che si vede costretto a occuparsi dei bambini e della casa e la moglie, sempre più autoritaria, che non manca di ricordargli, di fronte alle sue deboli proteste, chi è che porta a casa i soldi. Il tratteggio psicologico dei due protagonisti è ben delineato e sostiene l'interesse dello spettatore mostrando via via la deriva distruttiva che prende il loro rapporto. Recensione ❯
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James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC. Espandi ▽
Rivelatosi già tre anni fa a un mondo dove vivono diversi coloriti metaumani, Superman è intervenuto in un conflitto armato tra due nazioni, per fermare un massacro. Questo ha dato vita a un incidente geopolitico complesso: la Nazione da lui ostacolata è storicamente alleata degli Stati Uniti, di cui Superman è cittadino. Un metaumano proveniente da quella nazione arriva così a Metropolis e sconfigge l'Uomo d'acciaio - è la prima volta che qualcuno ci riesce. Volato al sicuro in Antartide, Superman chiama in soccorso il supercane Krypto che, non senza prima strapazzarlo un po', lo trascina al sicuro nella Fortezza della Solitudine. Nel mentre Lex Luthor, coinvolto anche nella guerra dove Superman è intervenuto, porta avanti un insidioso piano per scoprire i segreti della sua nemesi screditarne l'immagine e avere finalmente l'autorizzazione del governo per eliminarlo.
Una nuova versione del supereroe per eccellenza, al tempo stesso classica e al passo con i tempi, capace di intercettare numerose questioni di attualità, problematizzando il concetto di un eroe che vuole solo fare del bene di fronte alle contraddizioni e alle confusioni della contemporaneità. Recensione ❯
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Perché sempre più persone trovano nella meditazione una via efficace per affrontare ansia e confusione? Espandi ▽
Il documentario raccoglie testimonianze di artisti, atleti e studiosi: dalla campionessa mondiale e olimpionica di volley Myriam Sylla, al cantautore Alberto Fortis, dal funambolo Andrea Loreni che pratica meditazione prima di camminare su un filo al Parco Dora di Torino, all'artista Michelangelo Pistoletto nel suo "Terzo Paradiso" a Biella, fino a Vicio dei Subsonica e Livio dei Bluvertigo che ideano un workshop basato su pratiche meditative ad Avigliana. Accanto a loro, neuroscienziati, psicologi e docenti universitari illustrano benefici e connessioni con i contemplative studies.
"Respiri" è un viaggi Recensione ❯
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La storia di Almerigo Grilz, un giornalista inviato di guerra caduto durante un reportage. Espandi ▽
Trieste, 1977. In una piazza della città si scontrano due gruppi di giovani militanti di destra e di sinistra. Almerigo Grilz, attivista del Fronte della Gioventù, fa a botte con Vito Ferrari, che proviene (probabilmente) dalle fila della Federazione Italiana Giovanile Comunista. Quando arriva la polizia però i due si aiutano reciprocamente a fuggire, ma solo Grilz viene catturato e spedito in carcere. Molti anni dopo Ferrari, uno dei padri fondatori di Radio Popolare, è convocato a Trieste per partecipare ad una riunione dell'Ordine dei Giornalisti che dovrà deliberare sull'opportunità o meno di dedicare una targa alla memoria di Grilz. Almerigo infatti, dopo gli anni della militanza triestina, è diventato un celebre fotoreporter di guerra dell'agenzia freelance Albatross.
Base dimostra coraggio nel maneggiare una materia incandescente, e per fortuna non risparmia i riferimenti all'apologia del fascismo come reato vietato dalla Costituzione, così come alla tendenza di entrambi i campi ad appiattire la complessità del reale e ad affibbiare facili etichette. E le scene di battaglia sui fronti di Cambogia, Afghanistan, Angola, Libano e Mozambico funzionano per immediatezza e ferocia.
Andavano invece maggiormente coltivati gli accenni alla manipolazione occulta degli estremismi da parte delle istituzioni, dei servizi segreti e della Cia per alimentare quella "strategia della tensione" che ha fatto dei Grilz e dei "Ferrari" utili pedine. Recensione ❯
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Un riuscito film per ragazzi dai toni di favola dark. Un'opera che riempie una lacuna del cinema italiano. Family, Italia, Belgio2025. Durata 96 Minuti.
Una fiaba sull'importanza dell'immaginazione e sulla gentilezza. Espandi ▽
Margot ha tre anni quando la governante Felicia lascia che il padre della bambina, Ludovico, muoia senza fornirgli assistenza. Felicia conta di ereditare la villa dove risiede con Margot, ma il testamento certifica che solo la figlia di Ludovico potrà disporre della proprietà ed eventualmente firmarne la cessione, anche prima della maggiore età. Peccato che il documento di cessione sia sparito, e Felicia chiude Margot nella sua camera per sette anni cercando il modo di impossessarsi della villa, diventata un orfanotrofio (mal) diretto da lei e dal suo compagno-tappetino Max.
Per fortuna Margot ha un amico, Daniel, che le insegna parole nuove ogni giorno, perché la ragazzina, che ha ormai raggiunto i dieci anni, ancora non parla. Margot riesce a fuggire e si imbatte nel circo Balloon, rinascendo a nuova vita. Ma Felicia la cerca, poiché senza di lei e il documento di cessione non potrà vendere la villa.
Incanto va a riempire una lacuna del cinema italiano, che realizza pochi prodotti per ragazzi e quando lo fa spesso va al risparmio: qui la produzione italo-belga ha invece fornito fondi adeguati e l'autore ha riconosciuto autorevolezza al pubblico dei più giovani, confezionando per loro un film riuscito nei suoi intenti di intrattenimento non condiscendente, e collocandolo in "un luogo fra realtà e fantasia". Recensione ❯
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Le rive inesplorate di un fiume italiano. Espandi ▽
Un regista riceve da uno strano comitato l’incarico di celebrare il fiume Reno che, nascendo in provincia di Pistoia, attraversa tutta l’Emilia Romagna per sfociare nell’Adriatico. Quello che in origine dovrebbe essere un documentario si trasforma in un “on the river” carico di storie vecchie e nuove e di strani personaggi. Lo stile è chiaro sin dalla sequenza di apertura con la barca dei melomani wagneriani che cercano un altro Reno. L’oro c’è anche nel fiume tosco-emiliano ma è rappresentato dal desiderio di scovare storie che si collochino tra la sfavillante luce del sole e la nebbia più fitta. Se per il momento la creatività del regista e dei suoi cosceneggiatori sembra ancora un po’ frenata da qualche forma di timore dell’eccesso, la strada e il fiume narrativo sono quelli giusti. È quindi lecito attendersi un’opera seconda ancora più libera da vincoli in cui Pullega possa far procedere la sua barca come quella della promessa sposa nella scena che si fa sintesi di qualità dell’intero percorso. Recensione ❯
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Un ex spia deve tornare in azione quando la misteriosa vicina di stanza scompare. Espandi ▽
In un grand hotel sulla Costa azzurra, l'anziano agente speciale John rimane affascinato da una giovane donna e ricorda i suoi giorni da spia negli anni '60. Quando la donna scompare misteriosamente, l'uomo è preda delle sue fantasie e rivive le avventure del passato, tra furti di gioielli, rapimenti e torture, arrivando a temere che forse i suoi nemici del passato sono tornati. John vive la sua vita, o forse ha sempre fatto parte di un mondo di fantasia, segnato dall'immaginario del cinema d'avventura d'un tempo?
Al limite tra memoria, cinefilia e delirio, i due registi belgi Hélène Cattet e Bruno Forzani arrivano al punto di non ritorno della loro estetica postmoderna ispirata al mondo dei gialli italiani, non solo cinematografico.
Il film è un omaggio soprattutto a Diabolik e al genere spionistico anni '60, dunque non solo cinema ma anche romanzi gialli e fumetto. E rappresenta un cinema ipertrofico, ipercolorato, ipercitazionista, iperconsapevole, anche iperviolento. Recensione ❯
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Un film che si adagia nella comfort zone dell'immaginario dei prolungati e stiracchiati anni '80. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2025. Durata 134 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'intramontabile serie di Jurassic si evolve verso una nuova e sorprendente direzione. Espandi ▽
Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World - Il dominio, l'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimanenti sono confinati in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quello in cui una volta prosperavano. Le tre creature più colossali di terra, mare e aria all'interno di quella biosfera tropicale contengono, nel loro DNA, la chiave di un farmaco che potrebbe portare miracolosi benefici salvavita all'umanità. Per prelevarlo viene inviata in missione segreta e illegale una squadra parecchio eterogenea.
Non sono trascorsi nemmeno tre anni dal precedente Jurassic World - Il dominio ma la storia de La Rinascita inizia cinque anni dopo nel tentativo di chiudere un ciclo per aprirne un nuovo che torna all'originale di Spielberg con il suo sceneggiatore David Koepp. Ma sono passati più di 30 anni...
Chissà forse non è nemmeno giusto chiedersi se da produzioni così mastodontiche, tanto per restare in tema, ci si debba aspettare di più oppure la comfort zone dell'immaginario dei prolungati e stiracchiati anni '80 debba bastarci. Nella speranza però che una certa noia non si impossessi di noi. Recensione ❯
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Un racconto intimo che esplora la possibilità di rinascita proprio nel luogo dove tutto sembrava perduto. Espandi ▽
Salvo, un pescatore siciliano segnato da una tragedia, ha abbandonato il mare per rifugiarsi tra le montagne della Calabria. La notizia della malattia del padre lo costringe a tornare nel villaggio costiero dove è cresciuto. Qui trova la casa di famiglia occupata da Binta, una donna di origine africana, e dal giovane figlio Moussa. Inizia una convivenza forzata, carica di silenzi e tensioni. Mentre Salvo tenta di allontanarli, qualcosa lo trattiene. Insieme al piccolo Moussa, con cui stringe un legame inatteso, rimette in sesto la vecchia barca del padre. Le certezze di Salvo cominciano a vacillare quando Binta sostiene di essersi presa cura dell'anziano uomo negli ultimi mesi di vita. Il passato riemerge mentre Salvo affronta la battaglia legale per la custodia della figlia. Per Salvo un viaggio che lo porterà ad affrontare il dolore e il perdono e a ritrovare sé stesso. Recensione ❯
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Un'opera pop creativa con tredici brani originali tratti dal visual album "Something Beautiful". Espandi ▽
Per il lancio promozionale del suo nono album, "Something Beautiful", Miley Cyrus ha realizzato un film che ha la sostanza di un visual album e le ambizioni di un'opera pop di 55 minuti. Diretto da Miley stessa, insieme a Jacob Bixenman e Brendan Walter, con fotografia di , e presentato in anteprima mondiale al Tribeca Festival 2025, è una successione in cui ogni brano del disco corrisponde a una differente scenografia, con costumi firmati da case dell'alta moda e un immaginario visivo composito e spiazzante.
Le atmosfere guardano più alla disco music che al country-pop, che così tanta fortuna ha portato alla cantante, e si dimenticano totalmente degli excursus indie che negli anni hanno portato Miley a collaborare con gruppi come Flaming Lips.
Something Beautiful realizza quel che aveva promesso: un'esperienza visiva pop, glamour ed estetizzante, un contenuto pensato per strappare un'emozione più che raccontare una storia. Non è un film nei termini tradizionali, né una rivoluzione musicale, ma un evento pensato per chi ama Miley: chi la segue apprezzerà l'audacia e il gusto per la spettacolarità; chi cercava uno show narrativo resterà parzialmente deluso. Recensione ❯
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Il valore dell'amicizia in una commedia che racconta di una famiglia speciale. Espandi ▽
Melissa e Sabrina sono migliori amiche fin dall'infanzia. Condividono tutto da sempre, e neanche a farlo apposta le gravidanze del loro primo figlio avvengono nello stesso periodo, e le nascite dei due maschietti praticamente nello stesso momento. Purtroppo però le due giovani donne sono insieme anche nel finire vittime di un incidente stradale, e i loro mariti Giorgio e Alessandro si ritrovano soli con i neonati Samuele e Michele.
Dopo qualche mese di battaglia individuale fra notti insonni e montagne di pannolini i due decidono di condividere l'appartamento di Alessandro insieme ai rispettivi figli: dunque Samuele e Michele crescono insieme ai loro papà e affrontano i primi quattro anni di vita come una insolita ma armoniosa famiglia. Quando però Noelle entra nella vita di Giorgio e, a differenza delle avventure casuali di Alessandro, prospetta per lui un cambiamento di vita, i due papà dovranno capire qual è la differenza fra condivisione e codipendenza.
Come fratelli si lascia seguire piacevolmente e mostra le corde recitative soprattutto di Centorame, nonché il lavoro di squadra dell'intero cast e del regista che riesce a creare un'atmosfera di intimità, di leggerezza e di allegria (a dispetto delle circostanze) che scalderanno il cuore degli spettatori. Recensione ❯
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