Dalla celebre trilogia di fantascienza di Liu Cixin e dai creatori de Il trono di spade, una serie patinata come ci si aspetta ormai da una produzione Netflix. Disponibile dal 21 marzo.
di Andrea Fornasiero
Durante la rivoluzione culturale cinese il padre di Ye Wenjie viene pestato a morte per non aver ritrattato le proprie idee sulla relatività. La figlia sarà condannata a lavorare in un campo di prigionia, dove avrà ulteriori prove della crudeltà di cui è capace il genere umano, tanto da commettere un gesto sconsiderato. Diventerà successivamente una astrofisica di grande fama internazionale e prenderà sotto la sua ala alcuni studenti di Oxford, inclusa sua figlia Vera.
Ai nostri giorni, due tra loro, Vera e il fisico Saul, lavorano presso un acceleratore di particelle e quando riscontrano un problema insolubile Vera si toglie la vita. Non è l'unica fisica ad averlo fatto e l'agente del controspionaggio Da Shi indaga su queste misteriose morti, che sembrano legate da uno strano casco per la realtà virtuale. La verità supererà di gran lungo la sua immaginazione e travolgerà le vite di altri studenti di Oxford: la fisica Jin Cheng, l'ingegnere Auggie Salzar, l'imprenditore Jack Rooney e l'insegnante Will Downing.
Il problema dei tre corpi è un lussuoso adattamento dell'omonimo romanzo di Liu Cixin, il primo di una vertiginosa trilogia. Gli autori arricchiscono i personaggi, ma tolti alcuni momenti spettacolari le puntate troppo spesso scivolano nella banalità.