Un padre cerca di usare l'AI per salvare la vita del figlio. Espandi ▽
La vita sorride a Sonny, la cui moglie Akiko ha appena dato alla luce il loro primo figlio, e il cui lavoro di ricerca sull’intelligenza artificiale ha appena raggiunto un traguardo rivoluzionario. È infatti riuscito a creare un’entità super-intelligente che è per ora intrappolata nell’architettura di un videogioco di sopravvivenza. Sonny e Akiko scoprono però che il bimbo ha una malattia congenita che rischia di mettere fine alla sua vita in pochi mesi, spingendo il padre a interferire di nascosto con la sua creazione per aiutarlo a salvare il figlio.
Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale, da cui il cinema si fa spesso affascinare. Stavolta però il regista svizzero Simon Jaquemet la tratta in modo diverso dalla vaghezza di alcuni blockbuster hollywoodiani
Ambientato in una Zurigo irriconoscibile e atmosferica, Electric Child fin da subito mette in relazione la genesi del mondo organico e di quello digitale, aiutandosi con l’allegoria visiva di una giovane creatura a rappresentare l’AI su un’isola sperduta.
L’intelligenza artificiale di Jaquemet è dunque al tempo stesso visivamente interessante e anche autentica. Recensione ❯
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Sono anni che Akin entra e esce dall'ospedale. È instancabile, arrabbiato e sotto shock per essere rimasto bloccato nel sistema. Mentre perde il contatto con il suo vero sé, la sua mente si sposta in un'altra realtà. Recensione ❯
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Tratto dalla storia vera di Lily Brett, un dramma che racchiude l'emozione della scoperta. Espandi ▽
1990 - Ruth, una donna d'affari di New York, porta suo padre Edek, un sopravvissuto all'Olocausto, un uomo affascinante e testardo, in un viaggio in Polonia per dare un senso al passato della sua famiglia. L'esitazione di Edek nell'affrontare il suo passato e il suo comportamento spesso strano causano più di una semplice disputa tra lui e sua figlia. Recensione ❯
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Un musical ibrido in cui le detenute del carcere femminile di Buenos Aires rievocano la loro vita e, tra realtà e fantasia Espandi ▽
Yoseli ha un tatuaggio della Torre Eiffel sulla schiena e ha sempre desiderato viaggiare, ma è stata arrestata all'aeroporto per traffico di droga. Nacho è un uomo trans che è stato arrestato per truffa e ha fondato un gruppo rock in prigione. Gentili o rudi, bionde o rasate, cis o trans, detenute a lungo termine o appena ammesse: in questo musical ibrido, le detenute del carcere femminile di Buenos Aires rievocano la loro vita e, tra realtà e fantasia, immaginano un futuro possibile ballando e cantando. Reas è un'opera collettiva che propone un nuovo sguardo sul carcere. Un film che parla di comunità, di appartenenza, di quei legami in grado di mantenere vivi l'amore e la speranza in un luogo di violenza e confinamento. Recensione ❯
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Vladimir Putin aveva preparato il suo Paese alla guerra con l'Ucraina molto prima che questa iniziasse. A partire dal 2012 è stata approvata in Russia una serie di leggi repressive che etichettano come "agente straniero" chiunque sia pubblicamente in disaccordo con la narrazione ufficiale. In queste circostanze, un gruppo di attivisti (come Vladimir Kara-Murza, recentemente liberato nell'ambito dello scambio di prigionieri dell'1 agosto 2024), media e giornalisti indipendenti russi (tra cui il Premio Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov, direttore del quotidiano Novaya Gazeta), cerca di resistere e continuare a impegnarsi e opporsi. Subito dopo l'invasione però ogni loro attività diventa praticamente impossibile. Girato durante un anno decisivo, subito prima e dopo l'inizio del conflitto, il documentario è un ritratto e celebrazione degli ultimi difensori della democrazia in Russia, che cerca ostinatamente di trovare una ragione per sperare in un futuro diverso per il Paese. Recensione ❯
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La storia di una ragazza in missione tra la profondità della giungla amazzonica. Espandi ▽
Rebecca è una ragazza guaritrice la cui fama la porta in missione per suo padre Lawrence Byrne nel profondo della giungla amazzonica. Rebecca e Byrne sono trascinati in un conflitto crescente. Recensione ❯
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Ferrara documenta la guerra in Ucraina in un gioco di specchi tra sequenze di pura urgenza di cronaca e l'arte di Patti Smith. Documentario, USA, Germania, Gran Bretagna, Italia2024. Durata 77 Minuti.
Il cineasta Abel Ferrara si reca a Kiev per scoprire com'è cambiata la città in questi ultimi due anni di conflitto. Espandi ▽
Subito dopo l’invasione russa nei territori ucraini del febbraio 2022, Abel Ferrara raduna la sua troupe più fidata per recarsi nelle zone attorno al fronte e intervistare soldati e persone comuni che raccontano il loro primo contatto con le forze russe. A questi materiali, Ferrara aggiunge pezzi di diario visivo girati in compagnia della cantante Patti Smith, tra l’Italia e la Francia, lasciando che siano le sue declamazioni di versi, poesie e canzoni a fare da controcanto agli orrori della guerra.
Nonostante ci sia nel film una parte di intervista più classica al presidente Zelensky, il resto è un gioco di specchi puramente istintivo che filma il filmato, si distrae, cambia direzione, sfoggia i suoi lati più ruvidi e all’apparenza incompleti come un marchio di fabbrica.
La decisione artistica più problematica è quella di unire due anime molto diverse dell’opera e affiancare uno studio di Patti Smith alle sequenze di pura urgenza di cronaca che includono registrazioni di aperto combattimento. Una scelta che parla dell’arte come mezzo supremo di decodifica e di conforto del reale. Recensione ❯
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Una diciannovenne francese parte per la Siria ma non è preparata a ciò che l'aspetta. Espandi ▽
Spinta dalle promesse di una nuova vita, la diciannovenne francese Jessica parte per la Siria per unirsi a Daesh. Arrivata a Raqqa, si unisce a una casa per future mogli di combattenti e si ritrova presto prigioniera di Madame, carismatica direttrice che gestisce il dormitorio con pugno di ferro. Recensione ❯
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Vera e Wolf Küper, genitori di Nina e Simon, affrontano lo stress lavorativo e familiare. Il loro mondo viene scosso dalla diagnosi di disturbo motorio di Nina, che ricorda a Wolf il suo desiderio per un milione di minuti, solo per le cose veramente belle. Recensione ❯
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Una serie di eventi mette a dura prova due sorelle. Espandi ▽
Quando September viene sospesa dalla scuola, sua sorella July inizia ad affermare la propria indipendenza. La tensione in famiglia aumenta durante le vacanze in Irlanda mentre una serie di incontri surreali li mette tutti alla prova. Recensione ❯
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Nell'audace ascesa globale di un nuovo autoritarismo, pochi politici si sono dimostrati tanto abili e determinati nel minare le basi della democrazia quanto il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Eroe per la popolazione cristiano-conservatrice del suo Paese e modello per le destre europee e per Donald Trump e i repubblicani americani, Orbán smantella metodicamente le istituzioni democratiche del Paese, mantenendo il gradimento della maggioranza dei cittadini. Democracy Noir segue tre coraggiose donne in lotta per denunciare il governo. A ogni passo che Orbán compie verso l'autocrazia, queste donne si organizzano e sperimentano strategie innovative per contrastare uno dei demagoghi più potenti e apparentemente inarrestabili dell'Occidente. Recensione ❯
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Una storia tenera e malinconica tra le vite nascoste di una straordinaria città, che racconta una lotta quotidiana nel mondo del turismo e della speculazione. Espandi ▽
Napoli è un palcoscenico in continua trasformazione, abitato da personaggi nati per essere eroi da film. Uno di questi è Ciretta: voce meravigliosa e talento naturale per la performance, è il figlio ventisettenne di una prostituta e adora la Madonna Addolorata, tanto da raccogliere fondi per la sua processione. Ma il teatro abbandonato in cui abita è stato acquisito e il nuovo proprietario vorrebbe trasformarlo nell'ennesimo B&B nel centro storico di Napoli. Ciretta dovrà trovare una soluzione, per sé e per la statua della sua amata Madonna. Recensione ❯
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Oltre un milione di migranti è impegnato nella raccolta agricola in Europa: è questa la forza-lavoro che riempie gli scaffali dei nostri supermercati, spostandosi da un'area all'altra in cerca di un'occasione e di condizioni di lavoro migliori. La maggior parte di questi migranti non ha contratti, né salari minimi: molti si sono indebitati per arrivare illegalmente in Europa e sono senza documenti. «The Pickers» è un viaggio nei campi dove viene coltivata la frutta e la verdura che mangiamo ogni giorno: mirtilli in Portogallo, olive in Grecia, fragole in Spagna, arance in Italia. Se i margini non sono abbastanza alti, la soluzione dei contadini è spesso quella di ridurre i salari dei lavoratori, in un circolo vizioso dal quale non sembra poter uscire. Se gli abusi nelle filiere come quella del cioccolato o del caffè sono ormai noti, questo reportage offre un quadro esaustivo dello sfruttamento dei lavoratori irregolari nel settore agricolo e si chiede se esista un'alternativa a questo sistema. Recensione ❯
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