Thriller psicologico incentrato su una cospirazione e interpretato da Noomi Rapace. Espandi ▽
Jo Ericsson è un'astronauta svedese, della European Space Agency, che partecipa a una missione sulla International Space Station, insieme a membri dell'americana NASA e della russa Roscosmos. Durante un esperimento con il CAL (Cold Atom Laboratory) avviene un incidente che Jo indaga esaminando la stazione spaziale dall'esterno. Qui fa una sconcertante scoperta: trova il corpo di una cosmonauta incagliato nello scafo, ma è la sola a vederlo. Gli altri astronauti dovranno rientrare e lei resterà indietro. Solo alcuni giorni dopo avrà a sua volta un'occasione di rientro.
Nel mentre, sulla stazione spaziale, ha visioni sempre più sconcertanti, legate in particolare al collega Paul, morto durante l'incidente, ma pure a sua figlia Alice che l'aspetta a Terra insieme al padre Magnus, il marito di Jo. Quando la donna finalmente rientra a Terra le visioni continuano e realizza che ci sono cose della sua che non riconosce o non ricorda. Secondo lo scienziato americano Henry Caldera è tutto dovuto all'esperimento con il CAL, di cui però non riesce a dimostrare il risultato: i dati sembrano scomparsi e solo a lui appaiono misteriosi disturbi.
Una serie di hard science-fiction che, non diversamente da Il problema dei tre corpi, esplora le teorie quantistiche, ancorando il tutto a una vicenda famigliare tra horror e melodramma a volte intrigante, ma spesso macchinosa. I jump scare e le apparizioni nella stazione spaziale, risultano però già visti e ripetitivi, tanto che lo spettatore potrebbe facilmente decidere di abbandonare la serie. Recensione ❯
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Presso alcuni paesi della Val di Non e della Val di Fiemme, contadini e allevatori danno vita a una collaborazione che valorizza il paesaggio. Tramite interviste agli abitanti e ai lavoratori immersi nella natura o insieme ai loro animali, il regista presenta un documentario fatto di racconti di mansioni quotidiane e riflessioni genuine sul significato di apprezzare i confini che uniscono e non che dividono. Recensione ❯
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La storia di Adolfo Porry-Pastorel fotoreporter tra le due guerre, conosciuto come «il fotografo di Mussolini». Espandi ▽
Tra riprese originali, filmati di repertorio e fotografie dell'Archivio Luce, la storia di Adolfo Porry-Pastorel, padre dei fotoreporter italiani, tra le due guerre diventato «il fotografo di Mussolini», tenuto d'occhio dalla censura fascista ma lasciato entrare nelle stanze private del Duce. Un "occhio del secolo", capace di raccontare il dietro le quinte del potere, la belle époque, il ventennio fascista e il dramma della guerra. Recensione ❯
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Un film corale e multiforme che accoglie volentieri i contrasti e i dibattiti sulle varie concezione di amore. Commedia, Italia2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'omonimo spettacolo di Franca Rame e Dario Fo, è un film sul desiderio di felicità. Un'esplorazione sulle modalità e le forme dell'amore nel mondo contemporaneo. Espandi ▽
Antonia riceve una singolare proposta dal marito: aprire la coppia a nuove frequentazioni. Dal palcoscenico alla realtà Chiara Francini, che interpreta Antonia, si confronta con il macro-tema del poliamore, venendo a conoscenza di nuovi mondi e modi di praticarlo, senza risparmiarsi dibattiti anche accesi. Un film multiforme, aperto, quasi spalancato, quello che dirige Federica Di Giacomo. Interessante come pochi nella sua determinazione a raccontare, secondo linguaggi, stili e contesti continuamente diversi, una tematica immensa come il poliamore.
Funziona l’idea di questo film corale in tutti i sensi, in cui si incrociano persone e personaggi, visioni e vissuti, in un costante dibattito a più voci che accoglie volentieri il contrasto e lo mostra a chi guarda come interessante spunto di riflessione La cinepresa riprende teorie e tesi contrapposte: chi la pensa in un modo, chi un altro, ognuno è libero di vivere l’amore (e il poliamore) come vuole e il film ha la capacità e l’intenzione di raccontare ogni punto di vista dando la medesima dignità a ciascuno. Recensione ❯
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I detenuti-attori della casa circondariale 'Torre del Gallo' di Pavia lavorano ad un'opera originale basata sui racconti di Polibio. Espandi ▽
Il doc racconta la messa in scena di un'opera teatrale sull'attraversamento delle Alpi del comandante cartaginese Annibale Barca, avvenuto nell'inverno del 218 a.C. con un esercito composto da fanti, cavalieri e 37 elefanti. Il documentario segue la creazione della pièce teatrale, sviluppata dai detenuti-attori della compagnia teatrale della casa circondariale 'Torre del Gallo' di Pavia. Guidati da Stefania Grossi, teatro-terapeuta, e ispirati dai racconti di Polibio, i detenuti interpretano e scrivono una narrazione che rivela l'utopia del viaggio di Annibale attraverso la prospettiva dei vinti e dei colpevoli. Recensione ❯
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Un thriller politico che riflette sul ruolo del giornalismo. Espandi ▽
1978. Eduardo Ulrich, corrispondente per gruppi editoriali legati a dittature latinoamericane, deve spiare un
medico esiliato in Argentina. Un thriller politico che riflette sul ruolo del giornalismo. Recensione ❯
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Dopo il successo della distribuzione in 20 sale e arene cinematografiche del corto vincitore del Oscar 2023 An Irish Goodbye, WeShort torna in sala e porta per la prima volta al cinema i corti in cinquina agli Oscar. Recensione ❯
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Dopo il successo della distribuzione in 20 sale e arene cinematografiche del corto vincitore del Oscar 2023 An Irish Goodbye, WeShort torna in sala e porta per la prima volta al cinema i corti in cinquina agli Oscar. Recensione ❯
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Eros Puglielli scardina il sottogenere del cinepanettone. Lillo regge tutto il film con battute molto divertenti. Commedia, Italia2024. Durata 102 Minuti.
Lucio De Roberti, un irresistibile viveur di mezza età, si reca a Cortina D'Ampezzo per salvare il nipote da un matrimonio disastroso con la figlia della perfida Patrizia Giordano, una vulcanica discografica con un marito succube e alle prese con il rischio di fallimento dell'azienda. Tanto che ha già pronto un contratto capestro da far firmare a Dino Doni, un'artista musicale del passato che stravede da sempre per lei e che ora è alla ricerca di riscatto accollandosi però, senza saperlo, tutti i debiti. Recensione ❯
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Con la forza e la solidità del grande cinema, il documentario immortala un modo non comune di vivere tra la natura. Documentario, Italia, Germania2024. Durata 83 Minuti.
Sulle montagne del Lazio, tra pascoli, lupi, bovini e cavalli selvaggi, una famiglia di allevatori cerca di condurre una vita etica e responsabile. Espandi ▽
Sui monti della Tolfa, nel Lazio, una famiglia di allevatori di bovini e cavalli ha deciso di avviare la propria attività seguendo la modalità del pascolo rigenerativo. Per farlo deve combattere contro diverse insidie. Inevitabilmente, il regista Michele Cinque coglie nei paesaggi aridi e selvaggi delle montagne laziali un’ambientazione da film western, sottolineata anche dalle musiche evocative di immaginari riconoscibili e al tempo stesso lontani. Tra cavalcate, campi lunghi, cieli luminosi, colline giallastre, cavalli allo stato brado che pascolano, Cose che accadono sulla terra porta il documentario in una dimensione mitica. È il racconto di un tentativo, di una resistenza, di un altro modo di vivere, in cui la relazione fra uomo e paesaggio, così affascinante in lontananza e iscritta in immaginari da cinema classico, si frantuma in mille pezzi se vista da una prospettiva ravvicinata. E si entra così nella dimensione del quotidiano, nelle questioni pratiche, nelle discussioni, negli incidenti, talvolta nelle liti. Recensione ❯
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Un'insegnante universitaria compie degli studi sul monte Vello, sito archeologico e luogo misterioso: vi sono scomparse persone e si sono verificati avvistamenti ufologici. Espandi ▽
Un'insegnante universitaria compie degli studi sul monte Vello, sito archeologico e luogo misterioso: vi sono scomparse persone e si sono verificati avvistamenti ufologici. Recensione ❯
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Alexander Kluge, figura pionieristica del Nuovo Cinema Tedesco e dell'avanguardia, ha deciso di sperimentare con l'intelligenza artificiale cercando immagini al limite della facoltà dell'immaginario umano. Recensione ❯
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Un ritratto di 20 anni di giornalismo, di costume, di spettacolo e di cultura: la storia di Vanity Fair, settimanale di Condé Nast lanciato in Italia nel 2003. Espandi ▽
La versione italiana di una delle testate giornalistiche più note al mondo ha festeggiato nel 2023 i vent'anni di vita, dopo aver rivoluzionato con il suo arrivo la realtà piuttosto tradizionale, fino ad allora, dei settimanali cosiddetti femminili. Per l'occasione Simone Marchetti, dal 2018 direttore responsabile e direttore editoriale europeo di Vanity Fair, traccia un consuntivo dell'esperienza e il regista Cosimo Alemà incontra e filma la redazione per tre mesi, con l'intento di individuare "l'ingrediente segreto che ha permesso al giornale di attraversare questi vent'anni in mezzo a mille cambiamenti".
Dove per cambiamenti si intende principalmente l'ingresso massiccio dei social, il passaggio all'online e la conseguente rimodulazione delle strategie editoriali nonché delle abitudini di consumo dei lettori, oggi diversamente indicati da termini di marketing.
Accompagnano il racconto numerosi interventi dello staff editoriale e le immagini di backstage e di eventi organizzati dalla testata, mentre Marchetti incontra i "copertinati", cioè le celebrità, nostrane e non, che hanno avuto l'onore di associare il loro volto alla testata. Recensione ❯
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Il film biografico di Joachim Lang sul brillante ballerino e coreografo John Cranko, che lasciò il Royal Ballet di Londra e divenne famoso a Stoccarda come grande creatore di danza Recensione ❯
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Trentunesimo film animato dedicato al popolare personaggio. Espandi ▽
Il film seguiel'amicizia tra Shiro, il cane della famiglia Nobara, e un "piccolo dinosauro". La loro connessione aiuta la crescita di Shinnosuke e della Kusakabe Defense Squad. Recensione ❯
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