Titolo originale | Leave the World Behind |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Sam Esmail |
Attori | Julia Roberts, Mahershala Ali, Ethan Hawke, Myha'la Herrold, Farrah Mackenzie Kevin Bacon, Vanessa Aspillaga, Josh Drennen, Erica Cho. |
MYmonetro | 2,73 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 7 dicembre 2023
Una vacanza di famiglia viene sconvolta da due estranei sopraggiunti nel cuore della notte per sfuggire a un cyberattacco che diventa sempre più terrificante. Il film ha ottenuto 3 candidature a People's Choice Awar,
CONSIGLIATO SÌ
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Amanda, pubblicitaria, è sotto stress e sempre più misantropa. Quando convince il marito Clay a prendersi una piccola vacanza fuori da New York insieme ai due figli Archie e Rose, tutto sembra andare per il meglio. Finché alcuni avvenimenti difficilmente spiegabili cominciano ad accadere e i dispositivi digitali ed elettronici sembrano non funzionare più. Quando alla porta di Amanda e Clay bussano un uomo di colore e la figlia, dicendo di essere i padroni di casa, la tensione comincia a salire.
Da un best-seller di Rumaan Alam, Sam Esmail (Mr Robot) trae un thriller apocalittico, prodotto da Netflix e con i coniugi Obama tra i produttori esecutivi, che trae la sua forza principale da un cast di altissimo livello: Julia Roberts, Ethan Hawke, il due volte premio Oscar Maharshala Ali e Kevin Bacon in un ruolo minore.
Il grado di affezione del pubblico verso questi volti diviene il dispositivo su cui basare l'angoscia montante del thriller. Non ci si aspetta una Roberts insofferente fino all'intolleranza o un Ethan Hawke pronto ad abbandonare qualcuno in difficoltà: evidenti scelte di controcasting tese a minare la comfort zone dello spettatore e aumentare il suo grado di inquietudine. È fin troppo chiaro, però, dove la sceneggiatura vada a parare. La critica, tutta obamiana, verso le derive di un'America divisa e tendente alla paranoia portano a una situazione in cui tutto è messo in discussione e nessuna soluzione, anche la più drammatica, sia da escludere.
Su questo e sulle tensioni razziali - non è ovviamente casuale che le famiglie obbligate a convivere per far fronte alla crisi appartengano a gruppi etnici differenti - si gioca buona parte del messaggio del film, quasi ad avvertire su come il trumpismo possa scatenare i peggiori istinti, repressi ma non smantellati, dell'America odierna.
Il problema principale di Il mondo dietro di te è la sua assoluta incapacità di nascondere le carte, di velare di mistero gli avvenimenti, lasciandoli all'interpretazione individuale. Nell'adattare il testo di Alam, Esmail sceglie di mostrare e spiegare, di accompagnare la tensione crescente con interventi di regia sempre più esibizionistici sul piano stilistico - abbondante uso di droni e di movimenti di Steadicam a 360° pretestuosi - e didascalici su quello politico (le Tesla impazzite e trasformate in armi sono una scelta casuale, considerate le posizioni controverse di Elon Musk?).
La scena sulla spiaggia, in cui una petroliera si avvicina gradualmente e minacciosamente alla riva, sembra quasi un omaggio a Lo squalo di Spielberg, così come la gestione delle tensioni razziali guarda a Jordan Peele e l'atmosfera generale allo Shyamalan più "apocalittico". Ma più che attingere a influenze ingombranti ed evidenti, il problema sta nella semplificazione dei rapporti di causa-effetto, così autoevidente da annullare l'effetto-sorpresa. Non a caso il meccanismo di costruzione della suspense regge egregiamente solo fino a metà film, quando i contorni sono più sfumati e l'esito più incerto.
Si apprezza lo sforzo produttivo e alcune trovate - come l'uso "generazionale" e rassicurante di Friends, anti-depressivo naturale - ma l'impressione è più quella del pilot di una serie che di un film, come conferma l'incompiutezza dell'epilogo. Come spesso capita con le produzioni Netflix, a un grande cast e a un ritmo forsennato non sempre corrispondono forza delle immagini e sguardo innovativo, che sono componente fondamentale di quella cosa che ci ostiniamo a chiamare cinema.
Attraversato da una certa ironia, con una Julia Roberts perfetta nei panni della nevrotica insopportabile e Ethan Hawke istantanea del maschio in crisi del giorno d'oggi, Il Mondo Dietro di Te si protende verso l'essenza di microcosmo della società americana, per quanto in modo non abbastanza approfondito. Da questo punto di vista risulta essere davvero importante il personaggio di [...] Vai alla recensione »
Una di quelle rare volte in cui Netflix sceglie di sedersi ad una tavola rotonda, aprire il blocco di fogli bianchi e ideare un soggetto che vada oltre l'orizzonte del pubblico generalista. Lo definirei cosi "Leave the World Behind", senza tuttavia eccedere in complimenti che rischino di far arrossire una pellicola non meritevole di troppe lusinghe.
Ottima trasposizione dell'omonimo romanzo di Rumaan Alam, edito in Italia da La Nave di Teseo. Ottima ma non fedelissima. Il romanzo lascia più spazio al mistero ed è meno esplicativo ed esplicito. Poco male, il film prende vita percorrendo una strada diversa ed in parte autonoma, conservando appieno il messaggio di Alam. Ho letto qui diverse recensioni negative di persone [...] Vai alla recensione »
Ottimi attori, tensione, amibiente, etc..tutto quello che deve contenere un film di questo tipo. Unico e bello !
Potrebbe essere un prequel per qualcosa di più. Va bene il lasciar sospeso, ma qui alla fine...
Attenzione: spoiler qua e la... Bene: questa volta inizierò col criticare la solita becera moda molto italiota dello stravolgere completamente i titoli dei film. Non capisco che senso abbia tradurre in "Il mondo dietro di te" il più realistico (visto il soggetto del lavoro") "Lascia il mondo alle spalle".
Un film può essere girato bene tecnicamente ed essere brutto allo stesso tempo. Avere un grande cast, ma sfruttarlo male. Quando trovi in rete una serie di articoli con cui ti viene spiegato perché questo e perché quello c'è qualcosa che non va.In realtà siamo in presenza di una trama esile come uno stelo, sviluppata in 130 minuti di sceneggiatura di cui almeno una quarantina potevano essere tagliati [...] Vai alla recensione »
Un film può essere girato bene tecnicamente ed essere brutto allo stesso tempo. Avere un grande cast, ma sfruttarlo male. Quando trovi in rete una serie di articoli con cui ti viene spiegato perché questo e perché quello c'è qualcosa che non va. In realtà siamo in presenza di una trama esile come uno stelo, sviluppata in 130 minuti di sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Film orribile. L'ho visto senza saper nulla, l'avevo in lista perchè amato oppure odiato, mi incuriosiva. Comportamento dei protagonisti a dir poco irrealistico, situazione irrealistica, tutto è una farsa. Sconsigliato decisamente.
Ho apprezzato l'originalità della pellicola, dove la suspence cresce piano piano, trovo ottimamente evidenziata l'incapacità dell'essere umano a fidarsi dei propri simili, veramente un bel film, doverso dai soliti dove il bene trionfa sempre, dove gli inseguimenti e le pallottole lo fanno da padrone...spero non succeda quello che è successo per altri film.
Un cast importante con una storia probabilmente non troppo originale ma carica di tensione. Ritmo, riprese e fotografia stupendi; d'altra parte uno come Esmail è padre di un capolavoro assoluto come Mr Robot. Ci ho trovato molte cose belle dentro e lo considero un ottimo film.
Buon film . Apprezzo sempre i film dove tirano la bomba atomica,liberatoria e purificatrice
La recensione coglie indubbiamente alcuni aspetti importanti del film. Ma è curioso che non sottolinei la totale assurdità dei comportamenti dei protagonisti e dei loro dialoghi: assurdità, quest'ultima, che è nell'edizione originale, cosicché non si può darne la colpa - come a volte capita - al doppiaggio.
Novità Netflix che mi ha attirato per la componente fantascientifica, e la presenza di Julia Roberts. Con lei non ci si sbaglia mai: buca lo schermo e dà sempre un significato diverso al termine recitare. Qui è una madre che con marito (Ethan Hawke) e figli si trova nel non capire cosa succede, e quindi.... Ecco, questo è il succo del film : "come ti comporteresti se [...] Vai alla recensione »
Dare una stella a questo pateracchio è come dargli un oscar! Naturalmente "ANDRA' TUTTO BENE" come obbligatoriamente ricordano tutti i film americani dell'ultimo periodo. Il mantra che ha sostituito il "Ti voglio bene, papà". E invece non va bene niente, ma proprio niente, in questo filmaccio insensato. Una storia ridicola, raccontata peggio, e interpretata [...] Vai alla recensione »
Troppa carne al fuoco. A tratti ridicolo. Peccato che i bravi attori oggi si debbano accontentare di filmetti per lavorare.
Il mondo è in fiamme, quanto meno quello circostante. All'inizio, però, non è chiaro cosa abbia provocato l'incendio e quanto devastante possa essere. Prima che la cesura si manifesti irrevocabilmente, si notano solo delle difformità. Alcuni tasselli appaiono fuori posto. Una petroliera che si spiaggia sotto gli occhi increduli dei bagnanti e un numero crescente di cervi che si affaccia in un centro [...] Vai alla recensione »
Come notava acutamente Richard Brody sul "New Yorker" riguardo a Bussano alla porta, l'ultimo film di M. Night Shyamalan era innanzitutto una metafora lucidissima dei meccanismi del complottismo apocalittico, che si agita in comunità molto chiuse, siano esse thread di Reddit o gruppi Telegram, esposte unicamente a frammenti molto circoscritti di realtà esterna, del tutto scollati tra di loro, ma che [...] Vai alla recensione »
Per cercare di sfuggire allo stress di una quotidianità snervante, Amanda Sandford (Julia Roberts) decide di sorprendere il marito Clay (Ethan Hawke) con una vacanza last minute. Ha prenotato una bella casa fuori New York per qualche giorno di puro relax ed è così che Amanda, Clay e i due figli adolescenti Archie e Rose partono alla volta di quella che si preannuncia come una vacanza da sogno.
Il mondo dietro di te, il film Netflix diretto da Sam Esmail di cui si parlerà molto in questa fine d'anno, è un thriller psicologico apocalittico che inchioda alla visione dal primo all'ultimo fotogramma. L'appeal dell'opera risiede nel suo essere brillantemente misteriosa, ma soprattutto nelle inquietanti implicazioni futuribili. L'ambientazione principale in una magione da multimilionari, il cast [...] Vai alla recensione »
Amanda (Julia Roberts) e il marito Clay (Hawke) affittano una casa di lusso per un fine settimana di relax con i figli Archie (Charlie Evans) e Rose (Farrah Mackenzie). Ma la vacanza, iniziata con uno sconvolgente avvenimento vissuto nella vicina spiaggia, viene stravolta dall'arrivo nella notte di due sconosciuti: G.H. (Mahershala Ali) e la figlia Ruth (Myha'la).
Una famiglia newyorkese affitta una magione per una gita fuori porta. In seguito ad un black out, un uomo ed una ragazza bussano alla porta affermando di essere i proprietari Thriller psicologico apocalittico, prodotto dagli Obama, che pone l'accento sulle conseguenze di uno stile di vita insostenibile. La parabola eco disfattista è servita: plot inappuntabile, regia a prova di Oscar ed un cast di [...] Vai alla recensione »
Apocalisse ora su Netflix nell'interessante thriller Il mondo dietro di te, scritto e diretto da Sam Esmail, con due ottimi Julia Roberts e Ethan Hawke. La coppia (lei pubblicitaria, lui prof al college) va in vacanza con figli in una splendida villa di campagna lussuosa a Long Island per essere visitata da misterioso duo: lui porta il papillon e dice di lavorare nell'alta finanza mentre una supposta [...] Vai alla recensione »
Amanda (Julia Roberts) e suo marito Clay (Ethan Hawke) sono una coppia di coniugi middle-class che organizza una vacanza con i due figli, Archie (Charlie Evans) e Rose (Farrah Mackenzie), per rompere una quieta ma monotona routine. Lei, precisa fino all'ossessione, affitta una villa di lusso per il fine-settimana da un sito d'intermediazione alla Booking interagendo solo via telematica col proprietario. [...] Vai alla recensione »
Facciamo un po' il punto sull'Higher Ground, la società di produzione fondata dai coniugi Obama in accordo con Netflix. Mettendo da parte il business dei podcast (terminata la partnership con Spotify, è ora legata ad Audible), in cinque anni ha vinto un Oscar per il documentario (American Factory, dedicato ai tormenti della classe operaia), ottenuto una candidatura nella stessa categoria (Crip Camp, [...] Vai alla recensione »