Dopo la sorprendente candidatura all'Oscar - primo a riuscirci nella storia del cinema bhutanese - il regista torna a raccontare il suo paese come sceneggiatore, regista e produttore. Da martedì 30 aprile al cinema.
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. In un Paese in cui la comunicazione passa ancora attraverso la radio e i televisori con tubo catodico, funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'.
Dopo il folgorante debutto alla regia con Lunana - Il villaggio alla fine del mondo - primo film bhutanese ad ottenere una nomination all'Oscar per il Miglior Film Internazionale alla 94a edizione degli Academy Awards – il regista bhutanese Pawo Choyning Dorji torna a raccontare il suo paese come sceneggiatore, regista e produttore.
“Con entrambi i film ho cercato di toccare il valore e l'unicità della cultura e delle tradizioni bhutanesi. Il Bhutan è alla ricerca incessante di modernità, istruzione e occidentalizzazione. Molte volte, in questa ricerca, rinunciamo alla nostra cultura e alle nostre tradizioni che ci rendono così unici. Questi valori stanno scomparendo nel Bhutan urbano, e per questo sono andato nel Bhutan rurale per ritrovarli”.
C'era una volta in Bhutan - di cui presentiamo in anteprima il trailer ufficiale italiano - sarà al cinema da martedì 30 aprile distribuito da Officine Ubu.