Blanca

Film 2021 | Drammatico

Regia di Jan Michelini, Giacomo Martelli. Una serie con Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno, Enzo Paci, Pierpaolo Spollon, Antonio Zavatteri. Cast completo Genere Drammatico - Italia, 2021, STAGIONI: 2 - EPISODI: 12

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Ultimo aggiornamento lunedì 13 novembre 2023

La storia di Blanca che perde la vista a causa di un incendio a 12 anni e che riesce a diventare una collaboratrice della polizia perché specializzato in décodage (l'ascolto analitico dei materiali audio di un'inchiesta).

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Adattamento dei libri gialli della scrittrice Patrizia Rinaldi.
a cura della redazione
giovedì 27 luglio 2023
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giovedì 27 luglio 2023

Adattamento dei libri gialli della scrittrice Patrizia Rinaldi, la fiction Blanca propone le vicende di un personaggio che perde la vista a causa di un incendio a 12 anni e che riesce a diventare una collaboratrice della polizia perché specializzato in décodage (l'ascolto analitico dei materiali audio di un'inchiesta). La serie si muove tra le indagini ei casi dove Blanca Ferrando viene coinvolta e la sua vita privata.

Episodi: 6
Regia di Jan Michelini, Giacomo Martelli.

Una seconda stagione scoppiettante, dalla comicità brillante e dai temi sensibili

Recensione di Maria Antonietta Vitiello

Blanca Ferrando, promossa come consulente della Polizia di Genova, torna al Commissariato San Teodoro con dei nuovi casi da risolvere insieme all'ispettore Liguori, l'agente Carità e il cinico capo Bacigalupo. Al suo fianco, il fedele cane guida Linneo, l'amica Stella e la giovane Lucia.

Sebastiano Russo, in carcere, sta per essere processato per il tentato omicidio della protagonista, che, contro il parere di tutti, è decisa ad aiutarlo per farlo rilasciare. Sarà proprio lui a cercare di proteggerla quando una serie di attentati alle auto della polizia getteranno la città nel caos e l'attentatore, "PoliBomber", sceglierà Blanca come pedina di un'inquietante vendetta. Intanto, una figura del passato torna nella vita della ragazza facendosi assumere come colf, mentendo sulla propria identità e sul loro legame con intenzioni non solo affettive. E Lucia, abbandonata dal padre, porterà Blanca a voler diventare per lei una figura di riferimento e a fare i conti con tutte le problematiche che una "maternità" comporta.

Blanca, prodotta da Rai Ficion e Lux Vide, si conferma come una serie innovativa che giovedì 9 novembre, con la sesta puntata finale, ha fatto il record di ascolti (share del 24,3%). Una stagione ricca di colpi di scena con la regia sapiente di Jan Maria Michelini che ha reso Blanca un personaggio ormai amato e atteso, per cui sembra confermata anche la terza stagione.

Una seconda stagione scoppiettante non solo perché ha fatto dell'attentatore "PoliBomber" il filo conduttore delle diverse puntate ma anche perché ha inserito nuove figure e tanti punti di svolta che hanno reso l'intreccio narrativo molto denso. Dopo un lavoro iniziale di quattro anni per adattare al palinsesto televisivo le storie tratte dai romanzi di Patrizia Rinaldi, si percepisce una confidenza tale con i personaggi e i loro ruoli che gli sceneggiatori sono stati in grado di aumentare la complessità della trama tenendo abilmente lo spettatore sempre sulle spine. A bilanciare e alleggerire la tensione, invece, contribuiscono i dialoghi irriverenti e al limite del politicamente corretto, per cui Mario Ruggeri, uno degli sceneggiatori, l'ha definita una black comedy. Una comicità brillante, quindi, che libera e permette di scherzare sulla cecità come se fosse una fragilità come tante. Nelle storie trattate non manca però l'intento di sensibilizzare su alcuni temi come il rapimento di bambini in zone di guerra, le lotte clandestine tra cani e la cecità stessa, evidenziando la positività di legami in grado di elaborare situazioni difficili e traumatiche.

Una scrittura complessivamente sapiente a cui si perdona qualche eccesso nella rappresentazione delle capacità della protagonista (come sentire una voce a chilometri di distanza) e di non aver approfondito del tutto le tematiche emotive che introduce (la maggiore responsabilità verso Lucia).

Dal punto di vista tecnico, anche in questa seconda stagione, l'uso dei colori, sempre brillanti e diversi, definisce la sigla, il personaggio e la serie stessa. Inoltre, l'espediente delle stanze nere, che sono il luogo della mente in cui la protagonista isola gli elementi e li combina per risolvere i casi, ricorda la serie Sherlock in cui Benedict Cumberbatch immaginava ed estrapolava dati e informazioni dall'archivio della sua mente geniale. Blanca gioca con l'immaginazione non solo per svolgere le indagini ma anche per dare sfogo al suo inconscio come in Ally McBeal: nell'incipit della seconda stagione, ad esempio, compie il suo ingresso trionfale attesa dal Presidente della Repubblica o nel rapporto con Liguori sogna scenari sentimentali come nel finale di Ufficiale e gentiluomo.

I colori anche nell'abbigliamento e lo stile sempre attillato e stretch ricordano il costume di un supereroe e, in questa stagione, avvicinano Blanca ancora di più al mondo del fumetto e della crime story. Rispetto al sonoro, come nella precedente stagione, c'è stato un trattamento del suono a 360° che permette allo spettatore l'identificazione profonda con la protagonista; nella colonna sonora, invece, si confermano i Calibro 35 che, con il loro stile funky, fanno da accompagnamento alle emozioni del personaggio principale, donandogli un carattere sensuale e fuori dalle righe.

Blanca, anche in questa seconda avventura, ha dimostrato una crescita grazie anche al lavoro degli attori che si sono dimostrati sempre all'altezza delle loro nuove sfide; quella di Blanca riguarda le relazioni e il loro impegno emotivo e Maria Chiara Giannetta è stata in grado di mostrare bene le fragilità della protagonista, abile e geniale nelle indagini ma affettivamente impulsiva e impacciata. A tal proposito, nel finale, si concorda con quella parte dei fan che ha considerato la svolta repentina del rapporto sentimentale tra Blanca e Liguori come un facile cliffhanger alla terza stagione.

Episodi: 6
Regia di Jan Michelini, Giacomo Martelli.

Un personaggio autentico e ben costruito per una serie giovane, accattivante e a tratti irriverente

Recensione di Maria Antonietta Vitiello

Blanca Ferrando è una ragazza non vedente, esperta di decalage di file audio per il tribunale, che inizia uno stage di sei mesi al commissariato San Teodoro di Genova potendo così realizzare il suo sogno di diventare una poliziotta. Un bulldog americano femmina, Linneo, le fa da cane guida e l'accompagna nelle sue avventure che via via diverranno sempre più complesse e si incroceranno con la sua traumatica storia personale, la sorella uccisa tragicamente e la propria perdita della vista.

Composta da sei episodi, la serie diretta da Jan Maria Michelini e Giacomo Martelli si ispira ai romanzi di Patrizia Rinaldi.

L'uso frequente dello splitscreen, la salutazione dei colori e l'olofonia, ovvero una tecnica di registrazione del suono a 360 gradi che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito dall'orecchio umano, rendono questa fiction innovativa e originale per il palinsesto della RAI.

Blanca è una serie che poggia le basi su un personaggio ben costruito ed autentico: unisce sapientemente la capacità di analizzare odori, sapori e suoni alla Daredevil ad un intuito ed una sensibilità fuori dal comune, che mantiene e gioca sulle sue fragilità.

Il tentativo è quello di coinvolgere lo spettatore in un'esperienza sensoriale, uditiva e visiva che possa avvicinarlo a quella della protagonista. In linea con tale scelta stilistica, la location è Genova, una Genova in technicolor, quasi irreale, che si illumina quando piove perchè la protagonista "ha imparato a ballare sotto la pioggia" e che fa pensare a come Blanca possa immaginare e ricordare Genova. La scelta musicale, in primis con la sigla funky, contribuisce in modo determinante a creare uno stile (sia della serie che della protagonista) giovane, accattivante, a tratti irriverente. Ciò è ben evidenziato anche dall'uso dei vestiti di Blanca, tecnici, succinti e fluo e dei titoli di testa molto colorati che rivelano ancora una volta i tratti della personalità del personaggio: intelligente, a suo modo solare ed eccentrica. I suoni costituiscono, al pari delle musiche, delle sottolineature importanti sia per la trama che per i rilievi emotivi del personaggio.

L'altro punto di forza è il modo in cui viene trattato la tematica della cecità: i dialoghi e le freddure della protagonista evidenziano continuamente tutti gli stereotipi legati alla sua condizione con uno spirito critico e ironico. Evolve insieme al personaggio la capacità di sfidare i propri limiti ed elaborare il passato con una complessità emotiva e sentimentale (contesa tra lo chef Nanni e il collega Liguori) che prova ad alternare diversi registri all'interno di uno stile comunque leggero.

Maria Chiara Giannetta (che si è avvalsa delle indicazioni tecniche di Andrea Bocelli) risulta credibile nei panni di una non vedente, e in generale funziona bene quando rimane nelle corde dello stile della serie. La recitazione non solo della protagonista risulta, invece, un po' forzata soprattutto quando è nel registro drammatico, quando si esce dallo stile scanzonato di cui si vuole vestire la fiction. Il ritmo narrativo risulta sostenuto con dei colpi di scena alternati tra l'inchiesta del presente e quelli relativi al passato di Blanca che rendono lo script dinamico ed equilibrato.

La tensione ed il coinvolgimento crescono con il procedere delle puntate, per raggiungere l'apice alla fine del quarto episodio, per poi essere un po' deludente nella parte risolutiva finale che fa ricadere questa fiction all'interno degli standard Rai mentre i precedenti punti di forza vorrebbero, quasi riuscendoci, connotarla come un prodotto maggiormente innovativo.

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sabato 22 gennaio 2022
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Un cane da caccia per guidare una cieca, sguardo fisso (ogni tanto...) anziché perso nel vuoto, prima battuta "forte" (pronunciata da una signora seduta in un'incasinata sala d'attesa di un posto di polizia!): "Gli occhi invece sono la mia condanna...". Ecco, basterebbe questo... Un'operazione Rai fiction dove tutta l'attenzione è su una forma che deve [...] Vai alla recensione »

Frasi
Un uomo può cambiare amici, famiglia, lavoro, fede, ma mai le sue passioni
Blanca Ferrando (Maria Chiara Giannetta)
dalla serie Blanca - a cura di Cinzia.Fortuni@gmail.com
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 11 gennaio 2022
Rocco Moccagatta
Film TV

Blanca inizia bene, anzi benissimo. Blanca Ferrando (Maria Chiara Giannetta, rivelazione dell'anno della nostra fiction, già vista di sguincio in divisa in Don Matteo e in coma in Buongiorno, mamma!), bella come il sole, canta e balla sotto la doccia, indossa anfibi e spolverino multicolore, improvvisa passi di break dance sotto lo sguardo perplesso del bulldog Linneo, il suo cane guida.

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