Giuseppe Di Giorgio punta ad una regia ordinata e di stampo classico a servizio della storia. Da venerdì 25 novembre al cinema.
di Rudy Salvagnini
Un misterioso assassino comincia a uccidere delle donne lasciando un messaggio: "Questa è la mia vendetta". Il commissario Soavi indaga, ma non riesce a trovare indizi tali da metterlo nella giusta direzione. Un elemento che accomuna le vittime è la frequentazione di una palestra, ma, nonostante i pressanti interrogatori a Nico, direttore della palestra, e agli altri istruttori non emerge nulla di utile. L'ex commissario Taddei, ormai in pensione, coglie delle similitudini con un caso irrisolto di cui si era occupato vent'anni prima e ne parla a Soavi. Intanto, il killer continua a uccidere.
Meno compatto e narrativamente articolato di Stem Cell, altro recente thriller di Di Giorgio, il film, non trascurando di svolgere qualche appropriata riflessione sul tema molto d'attualità del femminicidio, si concentra sull'indagine poliziesca, fatta soprattutto di interrogatori e di supposizioni alla ricerca del bandolo della matassa.
Tra gli altri interpreti si può segnalare la buona prova di Enzo Stasino nella parte del tormentato ex commissario Taddei. Molto appropriate e suggestive le musiche di Andrea Salicini Ballandi.