Wood and Water

Anke, una vedova tedesca di 61 anni, dopo aver lavorato per anni in un ufficio parrocchiale nella Foresta Nera, è appena andata in pensione. Il suo più grande desiderio è quello riunirsi con i due figli nella casa al mare dove ha vissuto i suoi anni più belli. Il figlio Max, che non vede da anni, però non riesce a raggiungerla; non può infatti lasciare Hong Kong a causa delle manifestazioni organizzate dagli attivisti a favore della democrazia. La donna decide così di fargli visita. Arrivata a Hong Kong però non lo trova perché è fuori per un viaggio di lavoro. Soggiorna una notte in un albergo dove condivide la stanza con una sconosciuta e poi va a vivere nel suo appartamento. Lì inizia a scoprire un universo che fino a quel momento è stato per lei per lei totalmente sconosciuto.

Con gli occhi di Anke Wood and Water pedina, anzi affianca la protagonista e la accompagna in un viaggio intimo in cui si intrecciano i ricordi del passato e un presente totalmente incerto.

Dai luoghi familiari in Germania (la chiesa, la propria abitazione, la casa al mare), parte verso un paese totalmente sconosciuto in cui si avverte il suo iniziale smarrimento ma dove riesce a trovare un dialogo con diversi personaggi come l'indovino da cui si fa leggere il futuro, l'insegnante d'arte in pensione che è anche un attivista e lo psichiatra che le parla dello stato di salute del figlio.

Il primo lungometraggio del cineasta tedesco Jonas Bak rinuncia a dialoghi espliciti per mostrare il cambiamento da un luogo all'altro che invece si avverte soprattutto a livello visivo e sonoro. Il passaggio dalla Germania a Hong Kong è evidenziato dalle immagini della foresta a cui seguono quelle dei grattacieli luminosi. Inoltre, dai rumori del mare e del vento si passa a quelli del traffico e delle voci indistinte dei manifestanti.

Bak realizza un film volutamente dispersivo ma anche affascinante nel modo in cui filma ciò che accade. Non cerca mai di dare risposte. C'è solo l'attesa della protagonista dell'incontro con il figlio. Nel frattempo c'è tutta un'altra vita che scorre attorno a lei. Dall'immagine in cui cammina per strada con il trolley senza sapere dove andare a quella in cui è affacciata alla finestra nella casa del figlio, Wood and Water mostra il viaggio come se lo stesse vivendo lo stesso cineasta. Per questo riesce a far vivere sulla pelle di Anke la paura di un paese che non si conosce ma anche la voglia di scoprire qualcosa di nuovo.

Nelle immagini della folla delle manifestazioni, delle conoscenze occasionali, delle diverse velocità tra la vita in Germania e quella a Hong Kong, Wood and Water ha la struttura non compiuta ma libera del diario di un viaggiatore e di quello di famiglia dove l'improvvisazione coincide anche con l'ispirazione. Il regista si nasconde; è lui il figlio assente nel film e la protagonista è interpretata proprio da Anke Bak, la madre del regista. Il film è stato presentato alla 71° Berlinale nella sezione "Perspektive Deutches Kino" dove ha avuto la menzione speciale. 