Mark Cousins racconta un altro cinefilo, un produttore che ha saputo condurre i suoi film oltre la tempesta. Al Biografilm.
di Giancarlo Zappoli
Mark Cousins esercita la propria cinefilia facendoci conoscere (almeno in parte) la personalità di un importante uomo di cinema. Spesso le domande del critico sembrano più adatte per uno sceneggiatore o un regista ma Thomas è uno di quei produttori che amano davvero il cinema e che quindi seguono i film con la giusta dose di passione.
Cousins per raccontarcelo sceglie un taglio insolito. Probabilmente più d’uno tra gli spettatori avrebbe preferito un impianto narrativo in cui si seguisse l’ordine cronologico mentre qui il criterio è un altro. Sotto alcune voci che costituiscono i capitoli (ad esempio “Sex” o “Death”) si propongono i temi che sono al centro dei film a cui ama offrire il proprio contributo professionale sapendo di essere in grado di portarli, se non tutti al successo, sicuramente almeno sotto la luce dei riflettori.
Inusuale il ritratto quanto è inusuale la personalità di un uomo che viene giustamente associato nel titolo alle tempeste. Che sono state però, nella maggioranza dei casi, decisamente positive.