Titolo originale | Malignant |
Anno | 2021 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 111 minuti |
Regia di | James Wan |
Attori | Annabelle Wallis, Maddie Hasson, George Young, Michole Brian a White, Jacqueline McKenzie Jake Abel, Ingrid Bisu, Rachel Winfree, Paul Mabon, Patrick Cox, Marina Mazepa, Jon Lee Brody, Mckenna Grace, Patricia Velasquez, Jean Louisa Kelly, Mike Mendez, Gino Montesinos, Kalina Vanska. |
Uscita | giovedì 2 settembre 2021 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,16 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 31 agosto 2021
Dopo ogni omicidio è sempre più vicino a te. In Italia al Box Office Malignant ha incassato 438 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Madison è incinta ed è preoccupata: ha già avuto altre interruzioni della gravidanza non per sua scelta. Con il marito Derek i rapporti sono tesi e in un alterco Madison viene picchiata. Nel corso della notte Derek viene ucciso brutalmente da un assassino misterioso. Il detective Shaw della polizia investiga assieme a una collega. Un altro brutale omicidio, quello di un'anziana dottoressa, sembra essere collegato a quello di Derek. Madison percepisce un rapporto tra lei e l'omicida: addirittura "vede" i delitti. Indirizza perciò la polizia sul luogo di un terzo delitto. Madison sente che il colpevole è Gabriel, quello che da bambina sembrava essere il suo amico immaginario. Madison spiega all'ignara sorella Sidney d'essere stata adottata all'età di otto anni e ora qualcosa di oscuro e micidiale sembra emergere dal suo passato.
James Wan, in qualità di produttore e/o regista, è al centro della scena horror contemporanea. Tutto è cominciato dal successo di Saw - L'enigmista e si è poi propagato attraverso molti titoli di successo: su tutti, L'evocazione - The Conjuring e l'universo di seguiti e spin-off che da quel titolo si è generato.
Come già altre volte, per esempio con Dead Silence, uno dei pochi suoi film cui non è arriso il successo di pubblico, Wan tenta di uscire dal recinto di sicurezza che si è creato e prova la strada di un horror pseudo-psicanalitico con radici antiche, ma aspirazioni moderne. Come Dead Silence recuperava gli stilemi dei film con pupazzi e ventriloqui, questo si riallaccia agli slasher di qualche decennio fa, cercando di rimodernarne struttura e spunti.
Il mostro di turno appartiene alla categoria dei killer apparentemente invincibili e dai poteri misteriosi che popolavano gli horror di qualche tempo fa, ma la svolta narrativa che ne svela la natura ha caratteristiche almeno in parte originali e desta qualche sorpresa. Certo, la credibilità della vicenda viene messa a dura prova, ma sotto il profilo spettacolare il film tiene e l'efficacia degli effetti speciali riesce a dare sostanza al colpo di scena. La soluzione finale appare invece un po' sbrigativa.
Qualche efficace gioco visuale e qualche virtuosismo registico danno vigore ai delitti del killer e aiutano a mantenere sostenuto il ritmo. Alcuni suggestivi squarci della Seattle sotterranea forniscono uno sfondo scenografico adeguato.
La musica a volte fin troppo tonitruante di Joseph Bishara accompagna in modo efficiente i tentativi di Wan di tenere desto lo spettatore con jump scares e rivolgimenti narrativi. Qualche situazione sembra un po' forzata - come quando la protagonista viene rinchiusa in una grande cella collettiva che sembra tratta di peso da un vecchio film di women in prison - ma nell'insieme Wan sa giocare le sue carte e il film si mantiene vivace e interessante, soprattutto per chi non abbia la ferrea logica tra le sue esigenze (ma in genere chi ha tali esigenze non frequenta molto gli horror).
I personaggi sono meramente funzionali, senza troppi approfondimenti psicologici, ma adempiono al loro scopo grazie anche alla professionale prova di un cast di buona qualità.
MALIGNANT disponibile in DVD o BluRay |
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Horror “low-budget” estremo, libero e creativo, “Malignant” segna il ritorno del regista James Wan ai suoi esordi, a quelle pellicole stravaganti e personali come “Saw” e quindi con uno stile diverso che si distacca dalle sue ultime famose serie cinematografiche “The Conjuring – L’evocazione” e “Insidious”.
Il lavoro di James Wan, anche questa volta, è più che apprezzabile. Il regista ha dato vita ad un film low-budget assolutamente innovativo e ben studiato. Effetti speciali, movimenti di camera ben progettati e parecchi plot twist tengono gli occhi dello spettatore attaccati allo schermo dall’inizio alla fine della pellicola. Non ci sono momenti morti, i tempi sono ben studiati con molta azione e colpi [...] Vai alla recensione »
Horror accettabile, più per la parte finale quando viene spiegata la cosa. Ma nulla di speciale. La scena della "sparatoria" finale nel centro di polizia è ridicola, bambini di 10 anni avrebbero una mira migliore... E quello che dovrebbe essere un happy end....solo a me veniva da chiedermi: dopo tutto quello che ha fatto, come se la caverà con la giustizia?!?
A meno che Wan non abbia avuto l'intento di girare e quindi realizzare un film volutamente double face, un po' come la storia che racconta, Malignant va considerata un'opera riuscita solo a metà. Perché a fronte di una prima parte, stilisticamente impeccabile, seppure non così originale nel suo fondarsi sui topos classici della narrazione horror (a cominciare dal [...] Vai alla recensione »
Il tema del doppio, da Jekyll in poi, è stato ampiamente sfruttato nel cinema di genere, ma, in modo così grossolano ed infantile come in questo horror del 2021 di James Wan, mai. La trama è strampalata, il personaggio interpretato dalla Wallis sembra uscito da un fumetto, le sequenze in cui il mostro è in azione, considerate alla luce della rivelazione finale sulla sua vera identità, risultano talmente [...] Vai alla recensione »
Il ritorno di Wan agli esordi low-budget è un'efficacemente robusta contaminazione di generi,dalla ghost story allo slasher al body horror anni'80,con sprazzi di Dario Argento(il look e l'arma dell'assassino)ed echi da "La metà oscura".Se nella prima parte c'è qualche lungaggine e il tutto sembra già ovvio e scontato,nella seconda il susseguirsi [...] Vai alla recensione »
Seattle, oggi. Madison (Annabelle Wallis) è incinta e vive con il marito violento e bipolare Derek (Jake Abel). Oltre al marito manesco, la torturano incubi a occhi aperti di orribili omicidi. Madison però scopre che le morti che vede sono realmente accadute, tanto da percepire un rapporto tra lei e l'omicida - un'ombra inquietante e minacciosa avvolta nei capelli neri - che li unisce come un cordone [...] Vai alla recensione »
James Wan sa girare/montare malignamente bene e ha fiuto per le icone horror potenzialmente indelebili. La sua messinscena, però, fa sempre i conti con cliché ed ingenuità varie che ne dissimulano la qualità. La tradizione cinematografica horror è un enorme recipiente di cui si nutre la sua mente ma, come nella simbiosi fra Gabriel e Madison, non distingue il bene dal male, dove finisce l'intuizione [...] Vai alla recensione »
Una certa pulsione blockbuster aveva serpeggiato nascosta fin dagli esordi all'interno della filmografia di James Wan, magari anche per effetto della particolare natura del cinema australiano, che nella contaminazione tra "alto" e "basso", popolare e exploitation si è sempre mosso con scioltezza. Sta di fatto che, già nei finali particolarmente spettacolari dei due Conjuring sembrava scriversi un destino [...] Vai alla recensione »
Tutto è duplice (anzi, double-face) in Malignant, a cominciare dal film medesimo. Che inizia nello stile del James Wan di The Conjuring o, meglio, di Insidious: l'avita magione sinistra, sentore di presenze oscure e di possessione, una protagonista che vede compiersi orribili delitti come se fosse lì con le vittime, un marito violento e insensibile.
L'orrore secondo James Wan è sempre una questione di "sguardo" cinematografico. Ad almeno due livelli. Il primo riguarda la sovrapposizione (im)perfetta tra personaggi (al plurale ma anche al singolare, ove necessario) e spettatore. Lo stato di passività di chi guarda trova fedele riproposizione, ad esempio, nelle vittime del primo Saw - L'enigmista (2004), costrette ad uno stato subalterno dal celeberrimo [...] Vai alla recensione »